"Primavera non bussa lei entra sicura come il fumo lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano." (De Andrè - Un chimico)
Primi giorni di primavera, il sole splende e comincia a far caldo.
I ragazzi a scuola non hanno più voglia di far nulla, si tirano fuori le giacche leggere e ci si veste di chiaro...
In ufficio provo ad aprire qualche libro, ma non si accende niente.
E allora prendo la macchina e vado in centro.
Io amo il Centro di Modena, sempre, ma in particolare lo amo in primavera, quando i raggi di sole si insinuano tra i palazzi disegnandoli d'oro.
Parcheggio agevolmente vicino a Canalchiaro, faccio un pochino di shopping e passo a prendere la mia amica Monica, che chiude il negozio alle 13.
Come sempre, essendo due calcolatrici (;)) ci chiediamo dove andare.
Entrambe abbiamo voglia di stare fuori.
E allora ci incamminiamo, come sempre, chiacchierando delle nostre vite, senza renderci conto di dove stiamo andando.
Ci ritoviamo in Piazza Grande e lì, dopo poche esitazioni decidiamo di sederci al Caffè Concerto.
Sono le 13,40 e non c'è più molta confusione, si può parlare senza urlare, cosa che non è sempre possibile in questo posto.
L'ambiente mi piace, è moderno, ma caldo.
Il tavolo ci viene apparecchiato subito con tovaglietta usa e getta, posate e bicchiere di plastica.
Ho sempre trovato che certi particolari stonino con la ricercatezza dell'ambiente, che richiederebbe una maggior cura di questi dettagli.
Io e Monica ci lasciamo attrarre dal ricco buffet che prevede sia piatti caldi che piatti freddi.
Monica prende una zuppa di patate e cipolle con crostini.
Io spazzolo qualcosa da ogni piatto di portata: insalata valeriana con prosciutto cotto e pezzetti d'arancia (molto buona), carne salada con finocchio ed aceto balsamico (e qui farò il bis), prosciutto crudo, mozzarella, grana, arrosto di tacchino e straccetti di pollo fritti.
Monica mi segue, dopo la zuppa, con un piattino misto delle stesse cose.
Da bere acqua naturale, nessuna di noi ha voglia di bere (Io poi son reduce dalla gara dei Lambruschi della sera prima.....;)).
Monica si serve anche di un piattino di panna cotta, tiramisù e crema catalana.
Io passo, i dolci al cucchiaio non sono i miei preferiti...
Mangiamo quasi in silenzio, fuori c'è il sole ma nessuna di noi due ha propriamente la primavera nel cuore.
Io provo anche a lanciarmi in qualche profilo psicologico delle persone lì intorno, ma Monica non risponde e si ripiomba nella malinconia primaverile.
Dopo i 2 caffè che paiono risvegliarci ci alziamo e paghiamo i 30 euro totali che ci aspettavamo.
Una passeggiata nella bella Modena silenziosa e invitante di sole ci rigenera e a Monica torna la voglia di parlare un po'.
Lo facciamo ancora camminando fino alla macchina.
Prima di andare via regalo a Monica qualcosa che fu regalato a me, una bella canzone di Nicky Nicolai che dice (forse l'ho già citata)
"Tutto passa
Tutto passa e anche questo passerà
Forse un giorno riuscirò ad allontanare
Quella nuvola che ha spento il nostro sole
E ritornerò a sorridere "
Io so che è vero, perciò.....
Consigliato!
[carolingio]
22/03/2010
Su con la vita Regina! Un abbraccio forte, anche se non ti conosco!
E poi, guarda, ti lascio questa poesia (che ho scritto peraltro parecchi anni fa):
LA VITA, LA VITA INFINE
Sarà la vita
che mi chiamerà
a scottarmi nelle sue terme,
ad impaurirmi come un gesto,
una mano di seta,
a chiudermi nei suoi getti di zolfo:
la vita e la terra
che non riescono
a prendermi
o che mi hanno già imprigionato.
Sarà lei
a volere i baci della gente,
il suo crotalo di gesso
ad attanagliarmi
tra la sabbia,
i sassi,
piccole discese,
sempre più chine,
sarà la vita,
la vita infine.