Sabato pomeriggio, Modena è grigia e fredda come da troppo tempo per i miei gusti. Trovo riparo dall'aria gelida dentro un bar del centro, davanti a un buon caffè caldo e in compagnia di una carissima amica. Un pomeriggio piacevolissimo, di chiacchiere “al femminile”
Concludo la giornata (dopo una sosta, sempre appagante, in libreria) insieme alla mia dolce metà, la mia amica è troppo stanca per unirsi a noi.
Siamo indecisi su dove andare a cena, ma visto che siamo già a Modena e che non abbiamo prenotato (da escludersi quindi i localini intimi del centro, immagino affollati) ci dirigiamo al Pepperoncino. Abbiamo già provato questa pizzeria e, a distanza di pochi mesi, ci torniamo fiduciosi. Purtroppo non ha parcheggio, bisogna trovarlo nelle vicinanze e non è molto facile. Sistemata l'auto e fatta una discreta camminata, arriviamo al Pepperoncino. Pur essendo sabato sera e avendo molti tavoli prenotati, fortunatamente trovano un tavolino per noi, evviva! Del resto è ancora presto, non sono neanche le 20.00, ma il locale si riempirà in fretta.
Il ristorante è come lo ricordavo: coloratissimo, ma non pacchiano, mette subito allegria, almeno a me! Stavolta visito i bagni, abbastanza ampi, ordinati e puliti.
Ci accomodiamo nella saletta Totò, la cameriera solerte ci porta subito il menù: una lunghissima lista di pizze, dalle classiche alle speciali alle pizze fritte; piatti della cucina campana, di terra e di mare; pochissima scelta invece per vino e birra, credo solo alla spina, e non c'è neppure la Coca-cola, per cui optiamo per la Pepsi.
Scegliamo in fretta, del resto avevamo già deciso mentre camminavamo:
io ordino una pizza fritta, chiamata Sofia (8 euro);
il maritino, non sentendosi molto a posto per affrontare la pizza, va sul pesce e ordina un risotto alla marinara (10 euro);
da bere, ordiniamo come dicevo due Pepsi medie (3 euro l'una).
Dopo il giusto tempo di attesa, durante il quale vedo sfilare le pizze per gli altri tavoli, più grandi di come le ricordavo, leggermente alte e ben condite (insomma, alla vista sembrano ottime), arrivano le nostre pietanze.
Il risotto di Mauro (porzione giusta) è caldo, ben cotto e riccamente condito di cozze e pesciolini vari, gli piace molto.
La mia pizza fritta è buonissima! Si presenta come un calzone, ma fritto appunto, cottura perfetta, poco unto, molto buona la pasta. L'interno è ricco e delizioso: ricotta di bufala, ottima, fior di latte, buono e filante, pezzettini di salame, saporito, pepe non avvertito. Come se non bastasse, sopra ci avevano spruzzato del pomodoro e del parmigiano. Unico neo: la carta sotto si appiccicava un po' alla pasta della pizza e dovevo stare attenta.
Per finire, ci resta un posticino per il dolce. Lo so, è tempo di Quaresima e non dovrei, sicuramente finirò all'inferno per questo… nel girone dei golosi
Ma non resisto, la vetrinetta dei dolci è troppo invitante, l'altra volta non li ho provati, così ordino un babà al cioccolato.
Arriva poco dopo, è grande, zuppo di rum (un po' troppo per i miei gusti) e ricoperto di nutella. Favoloso! Ne cedo una parte piccolina al mio maritino
Sugli altri tavoli, intanto, vedo belle fette di ananas fresco e un'enorme fetta di tiramisù che m'ispira tantissimo. Sarà per la prossima volta
Finita la cena, ci alziamo per lasciare il posto ai clienti che sono arrivati, numerosi, e paghiamo il conto di 31,50 euro (i due coperti costano 4 euro), scontati spontaneamente a 30 euro. Ringrazio per questo: 1,50 euro di sconto non mi cambia certo la vita, ma lo considero un gesto molto gentile!
Concludendo: ambiente allegro e ordinato; servizio veloce e gentile come ricordavo; cibo buono.
L'altra volta ho dato 3 cappelli, stavolta arrotondo per eccesso e ne assegno 4.
Consigliatissimo!!
[Reginalulu]
21/02/2010
Io nemmeno me lo ricordavo che era Quaresima, mi sa che mi sbatteranno anche un pochino più giù.
Ottima la pizza fritta, concordo.
Un bacio