ANTONIO MAZZIERI
Dialetto di Lama Mocogno
Al fónz
Andèr ai fónz, par chi gà sta pasiun,
l'è, a v'asicur 'na cosa pròpia bèla,
ch' é n'as próva più grèn sudisfaziun
'd quènd un cuzlòt e mòstra la capèla.
A n'av só po' déscrévér l'émoziun,
ché un brivid l'av fa angnér só par la pèla,
se mai, a l'impruvis sóta a un maciun
és dascróv una gròsa zupadèla.
Dal vólt é n's cata niént, ma égh vól paziènza :
'd l'aria e s'in ciapa sémp'r, és fa dé mòt
par fèr calèr la pènza, e un quèich funzai,
cun un bèl cavagn pién, én mènca mai
da pségh cumprèr un chilo o du 'd cuzlòt
p'r an fèr la figuraza ad turnèr sènza.
A funghi
Andare a funghi, per chi ha questa passione,
è, vi assicuro, una cosa proprio bella,
perché si prova una gran soddisfazione
quando un ovolo mostra la cappella.
Non vi so poi descrivere l'emozione,
come un brivido fa correndo lungo la pelle,
se mai, all'improvviso sotto al fogliame
scopriste un grosso porcino.
Delle volte non si prende niente, ma ci vuol pazienza:
dell'aria se ne prende sempre, e si fa del moto
per fare calare la pancia, e un qualche fungarolo,
con un bel cesto pieno, non manca mai
per comprare un chilo o due di ovoli
per non fare la figura di tornare senza.
RECENSIONE
Avanzi finiti. Bene. Approfittiamo della buona giornata e partiamo per quel di Lama Mocogno, pranzo in loco. Mia moglie decide per questo locale, non ci siamo mai stati, ma per origini lamesi dei genitori, vuole andarci a tutti i costi.
Telefono e prenoto, siamo già arrivati, ma non si sa mai. Una gentile voce giovanile prende la mia prenotazione.
Alle 13 meno un quarto arriviamo, parcheggio sulla Giardini davanti alla macelleria, c'è posto, poi mi incammino giù per la strada in discesa per una decina di metri e dopo aver superato qualche gradino che mostra le macchie del sale antigelo, entro direttamente nel locale.
Sale ben arredate con mobilio in arte povera, tavoli tutti apparecchiati a buona distanza fra di loro. Presenza di varie stanze, che quando usciremo, saranno tutte piene. Intravedo il balcone, dove d'estate suppongo si possa mangiare godendo del fresco e di un discreto panorama, non mancherò di provarlo….
Veniamo accolti da una giovane cameriera mora con coda di cavallo, che ci conduce direttamente al nostro tavolo, che, purtroppo, come ci accorgeremo dopo, è in una posizione infame, in mezzo a due stanze, di cui una con televisore.
Mi siedo e noto il telecomando, che appoggio da un lato, dopo una decina di minuti arriverà un altro avventore, che si impossesserà dello stesso e mi costringerà a seguire, in successione, il telegiornale di RaiDue, la storia di “Quelli della Domenica” con la Ventura, Rai Motori e, dulcis in fundo, la trasmissione su Canale5 della D'urso……… Purtroppo, questo inconveniente, costerà al locale mezzo cappello. Almeno l'avventore avrebbe potuto chiedere a chi era già seduto se gradiva o no la televisione, visto che nessuno si era preso la briga di accenderla…..
Mentre comincio a mangiare i Fagolosi e ad assaggiare il pane con pasta leggermente integrale (forse fatto in casa), dopo rapida consultazione della carta dei vini, invero abbastanza ricca, arriva la ragazza e ci chiede cosa vogliamo da bere: acqua gas e una bottiglia di Muller Thurgau Astoria http://www.astoria.it/it/prodotti/giovani/default.asp?Prodotto=1).
I beveraggi arrivano repentini ed io, conoscendo già alcuni prodotti della Ditta Astoria, me ne verso un goccetto per assaggiare questo bianco leggermente frizzantino…………..un'apoteosi. Buonissimo, mi ha ributtato indietro nel tempo, quando con i ragazzi GM andammo a quella degustazione, a Carpi, dello Chef Becchi, in quell'occasione bevemmo anche dello Chardonnay Ateyon Loacker 2006, beh, questo Astoria gli somiglia parecchio, ma “molto parecchio”!!!!
Arriva poi solerte la titolare che ci elenca i piatti che la cucina propone, optiamo entrambi per l'antipasto e un primo, io per un secondo e contorno, mia moglie solo contorno e dolce.
- Carpaccio d'oca con frittelline di patata (avevano un altro nome ma proprio non me lo ricordo) e mousse di tartufo nero, fenomenale, tre sottili fettine di petto d'oca affumicato, con intensa mousse di tartufo nero in cui intingere questi strani ovuli di patata gialla fritta, veramente saporitissimi e gustosissimi, ottima l'oca.
- Crostini di funghi porcini, non li ho sentiti, mia moglie commenta che erano abbastanza buoni anche se il pane era troppo strinato.
- Tortelloni di ricotta con funghi porcini (mia moglie), veramente buoni, ne ho sentito uno, ottimo il sugo, ma soprattutto freschi e fatti in casa, la mia signora li ha mangiati con molto gusto perché “finalmente sento la pasta sotto i denti…..”
- Tortelli di zucca con l'aceto balsamico. Molto molto gustosi, buoni i tortelli, ripieno fenomenale, zucca dolce ma non troppo, poi il tocco magico di un aceto decisamente pregevole. Una vera sopresa, da provare anche a casa.
- Patate fritte, arrivano bollenti, non tagliate a fiammifero come siamo tutti abituati, ma a tocchetti. Buone.
- Fiorentina toscana, 700gr di peso con osso, cotta al sangue (me lo hanno chiesto), arriva su un tavolino con ruote, adagiata su una piastra rovente che continua a cuocerla…. La cameriera la fa a pezzi con un bel coltello affilato, come la invidio, considerato che io invece ho un bel coltello per metà a sega…..
La carne è tenerissima, hanno portato anche una ciotolina di olio contenente sale e rosmarino, per ungerla mentre la si mangia. Sarebbe stata più buona se avessi potuto tagliarla con un coltello a lama liscia, ma ho dovuto accontentarmi. Altro mezzo cappello in meno.
- Funghi porcini trifolati, tagliati a pezzetti e molto teneri, funghi “freschi”, non secchi. Molto buoni, anche se li avrei preferiti non tritati.
Finita la carne, mi dedico agli ultimi sorsi del Muller, in attesa del caffè, mentre mia moglie addocchia una cospicua coppa di mascarpone sul tavolo vicino, ma invece ordina la zuppa inglese.
Il dolce è della serie “brutti ma buoni”, non si presenta come una fetta di zuppa inglese tradizionale, ma un ammasso strano coperto di polvere di cioccolato, che non ci diceva niente, però, a detta della signora, molto buona.
Due caffè, ottimi e conto.
La spesa è stata così ripartita:
01,50x2 coperto
05,00x1 crostini
07,00x1 carpaccio d'oca
08,50x1 tortelli funghi
08,50x1 tortelli zucca
24,50x1 fiorentina
03,00x1 patate fritte
05,00x1 porcini trifolati
02,00x1 acqua gas
14,00x1 muller thurgau
04,00x1 dolce
01,00x2 caffè
Al momento del pagamento la titolare ci ha offerto, bevuto solo da mia moglie che ne è rimasta entusiasta, un liquorino fatto a base di fragoline di bosco.
Il totale è stato di 86,50 €.
COMMENTO FINALE
Che dire, ci ritornerò di sicuro questa estate, mia moglie è rimasta molto contenta.
Abbiamo mangiato benissimo, il locale merita certamente di essere visitato anche per l'ambiente bello sereno e tranquillo, il servizio è stato ottimo, la carta dei vini è fornitissima e, direi, neppure esosa.
Meriterebbe 5 cappelli, purtroppo i due inconvenienti, televisore e coltello a sega, che calano ognuno mezzo cappello (quest'anno via solo mezzo cappello per il coltello a sega), mi portano a dichiarare solo quattro cappelli. Questa estate vedrò di sedermi in balconata senza televisore e, mangiando magari qualcos'altro, forse riesco ad arrivare a cinque.
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
Consigliatissimo!!
[joy]
03/01/2010
Bella mangiatina GROG, per iniziare bene il nuovo anno