Nella mia pluriennale carriera di mangiatore di pizze, ho scoperto che queste delizie create dal genio partenopeo, contano almeno tante tipologie quanto le razze umane.
Vi elenco le più comuni:
Pizza musica: questa pizza trova il suo habitat naturale nei locali alla moda del nord italia e si presenta sotto forma di ostia sottilissima e secca, appunto come la carta musica sarda.
Il nuovo trend è stato lanciato dalla pizzeria “Sono Figo” di Turago Bordone, ed è la versione “puzzle”, che consiste nel portare la pizza musica al cliente già frantumata in mille pezzi, costringendo il suddetto a ricomporla perfettamente come la figura sul menu.
Spesso il coefficiente di difficoltà è superiore alla soluzione del cubo di Rubik in otto secondi, ma la buona riuscita del puzzle però, permetterà all'affamato tordo, di gustarsi una pizza al salamino piccante, pompelmo e marusticani. E' necessario prestare attenzione alle schegge di crosta accuminata che possono volare in sala.
Pizza pan di stelle: questo esemplare ha la stessa consistenza friabile di un biscotto del Mulino Bianco, ed è perfetta da pucciare nel caffelatte a colazione.
La caratteristica peculiare di questa pizza è la quantità abnorme di briciole che lascia nel piatto, rendendovi vulnerabili a qualsiasi colonia di formiche operaie che si trovasse nel vostro raggio di azione.
Viene solitamente abbellita con granelle di cioccolato e zucchero filato, venendo spesso usata come sostituta della classica torta di compleanno.
Causa una deleteria secchezza delle fauci, che può essere combattuta ponendo mezzo chilo di mozzarella di bufala campana sulla base, donandole così la tipica sembianza da caciucco livornese.
Ottima da usare al posto dei savoiardi nella preparazione della Zuppa Inglese.
Pizza canotto: è la regina delle pizze infingarde, perchè si presenta bella voluttuosa come la pizza napoletana, con un gran cornicione ed un aspetto invitante. Peccato però, che nasconda nel suo interno un'arma diabolica.
Infatti, questa subdola creazione, ha la capacità di gonfiarsi come un canotto della Calligaris al contatto con i primi succhi gastrici che provano a corroderla, rendendovi un ibrido tra un palloncino di Doraemon e Vito Catozzo. Si è saputo di un ragioniere di Mondovì, tal Gastone Ramello, che è stato scambiato per un pallone metereostatico francese dopo aver ingurgitato una pizza canotto ai fiammiferi e speck! E' stato abbattuto dai gruppi “anti TAV” che ne consideravano l'impatto ambientale, insostenibile.
Pizza a vassoio: questa tipologia di pizza è ultimamente molto in voga nelle pizzerie poco frequentate. Consiste in un tondo ampio e non troppo sottile con la crosta molto alta. La sua peculiarità è quella di essere fatta con la pasta della settimana precedente che, a causa dello shock termico derivato dall'uscita del forno, prende la consistenza di un controsoffitto in cartongesso. Questo indurimento consente ai camarri più sgamati di usarla per portare le bevande e le altre pizze.
Ormai tra i pizzaioli egiziani sta prendendo piede la moda, lanciata da Ahmad Lapizzhad della pizzeria “Tutankamon” di Barcellona Pozzo di Gotto, di farcirle a forma di scritta di “Heineken” o “Teneroni di Casa Modena” oppure “Forza Messina”.
Pizza Brooklin: è uno degli esemplari più usati negli ultimi anni. Questa pizza ha la caratteristica di prendere le sembianze di Mr. Fantastic dei Fantastici 4 man mano che si raffredda. Solitamente si presenta grande, abbastanza alta e fragrante al primo taglio, salvo diventare una colla appiccicosa e invadente modello blob ai tagli successivi. I bambini ne vanno pazzi. Pensate che Marta Cinfrignini, una bimba di sei anni di Mercatello sul Metauro, è riuscita a fare otto palloncini uno dentro l'altro separando ogni ingrediente per ogni palloncino! Sconsigliata per chi non possiede uno stomaco adeguato e dotato di succhi solventi. Viene frequentemente usata per il riparo dei pneumatici da neve Pirelli N4.
Pizza Cocker (o ad “Orecchio di elefante”): concepita da una mente diabolica. Questa pizza è solitamente sottile e poco croccante, ma il tutto viene aggravato dal fatto di essere ingolfata all'inverosimile di ingredienti. Questo sovrappeso le dona la tipica postura con l'angolo centrale all'ingiù e tutta la farcitura sul piatto o, peggio ancora, sui vostri pantaloni. Questo esemplare costringe lo sprovveduto fruitore a prendere le movenze di un mangiatore di spade e si contano ormai a migliaia i casi di sciatica e colpo della strega causati da questa tipologia di pizza.
Sconsigliata al gusto “salsiccia, piombo e patate novelle”.
Pizza lenzuolo: sottilissima ma non secca, bensì elastica. Questa pizza ha le dimensioni di un letto a due piazze e si presenta nella versione estiva, coperta di rucola e fiori di campo, oppure invernale in velluto e grasso di prosciutto. La Pizzeria “Sogni d'Oro” di Castelnuovo Parano, la serve alla sua clientela direttamente a letto, in coordinato ad una squisita tisana alle acciughe ed erba spagna.
Da alcuni anni viene usata come allenamento per gli sbandieratori del Palio di Siena.
Pizza doubleface: diffusissima nelle pizzerie da asporto, ha la caratteristica di essere completamente strinata e ustionante nella parte superiore ma ancora cruda e tirona nella parte inferiore.
Recentemente il signor Palmiro Buttazzoni di Spilimbergo è stato ricoverato al reparto grandi ustionati di Udine per aver ingurgitato senza le dovute precauzioni una pizza doubleface con castrato, zucchine trifolate e coriandoli. Con questo tipo di pizza non è importante la farcitura, anche perchè diventa irriconoscibile e bruciato qualsiasi ingrediente. Alcune pizzerie la sfornano solo margherita per contenere i prezzi. La presenza della mozzarella “a chiazze” è fondamentale per una buona ustione, in quanto vi si attaccheranno dei malocchi incandescenti direttamente sulla basella facendovi recitare uno dei più bei rosari che la vostra memoria ricordi.
La pizza di Emilio invece è proprio buona, mantiene una discreta fragranza anche durante il raffreddamento e gli ingredienti usati sono sempre buoni e generosi. Non è napoletana ma è consistente, leggera e cotta nel forno a legna.
Bravo Emilio.
Stasera abbiamo preso una Fantastica (melanzane fritte, salsiccia, salamino piccante e scaglie di grana), una bianca con prosciutto crudo ed una marinara.
Il tutto per quindici euro.
Si trova nella stradina dietro a dove c'era la Cremeria sulla Giardini.
Consigliatissima.
Adìo Zèmian.
Consigliatissimo!!
[GROG]
16/09/2009