Dopo lunghe ed estenuanti trattative riesco finalmente ad accordarmi con cioz (in arte Simona). Funghetta ha un improvviso problema e tigellinaboilerdilardo non è a Modena. Mi tocca di uscire solo con una femmina, invece che con tre. Non c'è problema per il GROG, se può riuscire ad intrattenere tre donne, lo può fare anche con una….
Appuntamento davanti al locale, prima ad un orario, poi anticipato perché entrambi ci siamo liberati, la novità (per me) di un locale nuovo? conoscere un utente che fino ad oggi era solo uno strano nick? oppure la fame?
Fatto sta che arrivo prima io, parcheggio davanti al fantomatico Cin Cin Bar, e incomincio a sbirciare dentro. Ã? enorme, diviso in due saloni, quello dove si entra con banco-bar e tavolini per mangiare “normalmente” e poi quello del “nastro”. Per chi, come me, non l'avesse mai visto, è uno spettacolo strabiliante.
Le apparecchiatute della prima sala sono belline e discrete, tutto verte al grigio, ho notato la differenza tra locali che propongono esclusivamente cucina cinese e quelli che propongono prevalentemente cucina giapponese. In quelli cinesi c'è un'ostentazione smisurata della loro arte, fino alla pacchianeria. Entrare nei loro locali fa quasi scappare da ridere, la mistificazione indiscreta della Cina. Lampade di carta, oggetti appesi, vasellame, decorazioni terrificanti, musica mielosa che ti rompe dopo cinque minuti, immagini di draghi dappetutto….. Mentre nei locali dove propongono cucina giapponese, troviamo pochi colori, di solito sfumature del grigio, arredamento quasi minimalista, musica discreta di sottofondo “Lounge”, piacevole, li definirei quasi “Tecno”. Anche qui si respira questa aria moderna.
Ci avviciniamo al nastro e ci sediamo comodi. Arriva una bellissima ragazza che nel “suo buon italiano” ci chiede cosa prendiamo da bere, ovviamente elle al posto di erre. Per me mezzo litro di bianco in caraffina e per cioz una bibita.
Incominciano ad arrivare i primi piatti, anzi, piattini. Allora, questo nastro trasportatore, appunto, trasporta piccoli piattini tutti contenenti una piccolissima porzione di qualcosa, tipo un pezzo di sushi, due gamberetti ai ferri e giù di lì, chi è seduto guarda cosa arriva, decide se prenderlo o no, se lo vuole abbranca il piattino, se lo porta davanti e mangia il contenuto, poi mette il piattino vuoto di fianco o dentro a degli spazi adibiti appositamente. Ci sono poi alcune portate dove non si prende tutto, ma solo una parte, poi il piattino viene rimesso sul nastro. Il giochino è divertente. Prendi mangi e metti via, prendi mangi e metti via, così non ti accorgi quanto mangi. Ogni tanto una ragazza passa e porta via la pila di piattini vuoti e….. e tu mangi. Il nastro va di continuo, io sono seduto ad un capo, dalla mia parte i piattini arrivano, fanno dietro-front e ritornano alla partenza, quindi abbiamo più tempo per prenderli al volo.
L'altro capo del nastro è direttamente dietro al banco-cucina, dove un cinese-cuoco lavora come un forsennato, alzando ed agitando due coltellacci strani, tipo spalma-spalma della Nutella come quando ero cinnazzo io, con una bandana bianca con un geroglifico rosso al centro della fronte, mi ha ricordato Toshiro Mifune in uno dei tanti film dove ha recitato la parte del kamikaze. Ci mancava solo che ogni volta che calava un coltellaccio urlasse “Banzai!!!”.
Credo che la ragazza sia passata da me minimo una decina di volte per portare via pile di piattini ogni volta. Alla fine sei sazio per forza. La varietà delle portate dipende dalla quantità degli avventori. Inizialmente eravamo solo noi due, poi col passare del tempo, il locale intorno al nastro si è riempito.
Noi intanto abbiamo mangiato di tutto, con prevalenza sushi e tempura, questi sono i soli nomi che conosco, cioz gentilmente ha provato a istruirmi sulle varie portatine, arabo, arabo puro per le mie orecchie.
Debbo ringraziarla per aver cercato di istruirmi sull'arte culinaria giapponese, ma io sono stato un pessimo allievo, non ricordo più nulla. Ricordo solo i sapori. Debbo dire che in complesso ho mangiato bene, visto che sono un esperto di nipponico (balla colossale). Ovviamente la qualità non è paragonabile ad altri locali che ho testato, tipo Higashi o qualche altro prima di entrare in GM. Ad ogni buon conto i cibi sono più che mangiabili, anzi sono buoni, ed è un posto dove tornerei volentieri.
Ah, quasi dimenticavo. Grande cioz, un maschiaccio travestito da ragazza. Finalmente qualcuno mi ha illuminato sul wasabi. Incredibile. E pensare quello che ho passato e sofferto, quello che ho pianto e quello che ho smadonnato. Vi ricordate la descrizione della “mia prima volta con Wasabi”? No?
Beh, ve la ricordo io:
“….Il WASABI. E un ricordo terrificante si fa largo nella mia testa. Avete mai assaggiato il wasabi? Beh, questa innocua pastina verde non solo è piccantissima, ma è devastante se non state attenti. IO NE SO QUALCOSA. Quando ho preso il sushi take-away, a casa ho aperto il tutto e mentre mi gustavo quegli scazzapocchi, mi salta agli occhi una pastina a forma di pallina verde buttata lì in un angolo. La sfioro con la punta del coltello, è floscia, non la identifico e siccome sono una volpe, col coltello la tiro su tutta e me la conficco in bocca, senza pensare le do una masticatina e la butto giù………………………AAAAAAAAAAAAAAA…………………………. urlo cavernicolo che debbono averlo sentito fino a Tokyo.
Avete presente nei cartoons quando qualcuno mette in bocca del nemico un candelotto di dinamite e questo scoppia?????????? Ecco, la stessa cosa. Ho provato la stessa sensazione. Non una cosa piccantissima, ma ho provato il boato. Come se mi fossero scoppiate le budella. Ho percepito lo spostamento d'aria nello stomaco, la vampata che risaliva lungo l'esofago, l'impeto dell'espulsione del fuoco e il contraccolpo che mi ha spinto i bulbi oculari fuori dalle orbite. In quel momento mi sentivo come se mi si fossero rizzati tutti i peli del corpo, poi mi sono sentito spossatissimo, ma felice, non so perché, respiravo a pieni polmoni e mi sentivo leggero. Una reazione a catena terribile e piacevole al tempo stesso…..”
Se volete rileggervi la recensione (a vostro rischio e pericolo), la trovate qui: http://www.gustamodena.it/visite.php?cod=3636.
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Dunque dicevamo, ah, cioz. Ecco, lei mi ha insegnato come ci si comporta col Wasabi. Non è colpa mia, la mamma non mi aveva insegnato niente. C'è voluta una nave scuola, cioz!!!! Dunque, non bisogna fare come ho sempre fatto finora, prenderne una quantità millesimale e spalmarla sul pezzo da mettere in bocca, ma metterla in una ciotolina, versarci sopra la salsa di soia e mescolare finchè non si sono ben amalgamate….. miracolo!!!!! E pensare che era così semplice ed ovvio. E pensare quanto ho sofferto io… così il wasabi diventa più che commestibile, piacevole. Si prende il pezzo di boccone e lo si “puccia” nella salsina soia-wasabi. Buonissimo.
Alla fine, dopo più di un'oretta che spiattiamo e chiacchieriamo di tutto e di più, ci areniamo e ce ne andiamo. Io prendo il solito deca…. Che divertimento farsi capire, proprio deca non capiscono cos'è, ma poi me lo fanno e pure buono. Pranzo da me offerto a cioz, per ripagarla di tutti gli insegnamenti, anche perché io sono della vecchia scuola, se un maschio esce con una donna, questa non deve pagare. Ecco perché di solito voglio uscire con due o tre donne, così divido alla romana e spendo meno…. con i tempi che corrono…
Menù a prezzo fisso 12 euro per il “piattinamento”, bevande a parte. In tutto 31 euro.
Direi che sia l'ideale per un pranzo veloce e diverso dal solito, fin divertente, per cui 4 cappelli mi sembrano più che giustificati.
Locale pulitissimo.
Consigliatissimo!!
[crucheta_potapota]
27/05/2009
grande grog mi è venuta fame, e non sono manco le 10...
:)
gracie