Non posso resistere a lungo al richiamo di un nuovo kaitenzushi.
Domenica sera, pranzo non proprio domenicale, prendiamo al volo l'occasione per rimpinzarci: arriviamo al locale alle 20 e ci accomodiamo al nastro, indirizzati dalle cameriere verso un angolo poco discreto e anche poco comodo, ma ce ne rendiamo conto quando ormai ci siamo già appropriati delle sedie e ...del gari.
L'apparecchiatura è minimal: troppo minimal. Non so dove mettere il gari e nemmeno il wasabi una volta prelevati dai barattolini in cui li fan girare sul nastro, se non direttamente nel piattino della salsa di soia. Che cosa assurda, il gari io lo mangio "liscio". Devo rubare un piatto? Bho. La salsa di soia è la kikkoman verde: bene per la pressione arteriosa, ma avrei preferito la rossa, sono giovine e in forma e mi piace il gusto della salsa tradizionale. Ma insomma chissene, sciolgo il mio wasabi nella salsa, ordino l'acqua e mi preparo all'assalto.
Non ricordo più l'ordine di quel che ho mangiato, elenco a caso (e l'elenco, mamma mia!, è lunghissimo)
-udon: ne ignoro il condimento, ma tanto passano sempre gli stessi, non è che la scelta sia vasta. Buoni.
-edamame (le fave): buone! Non le avevo mai mangiate prima, simpatica sorpresa.
-riso alla piastra: con piselli e prosciutto sarebbe il riso alla cantonese di un qualsiasi cinese take away, ma tutto sommato buono.
-purè russo: l'ho soprannominato così, non ho la più pallida idea di cosa sia questa crema di patate con verdure e, forse, un po' di maionese. Mha, non ne vale la pena.
-tempura di totano: fredda, troppo fredda.
-tempura di mela: l'ho scoperto dopo averla mangiata O_O a parte l'effetto sorpresa, buona, croccantina col cuore morbido e dolcissimo.
-nigiri sushi di salmone: il riso è poco convincente, si sfalda in più pezzetti che restano incollati alla mia mano.
-nigiri sushi di polpo: polpo duretto, riso vedi sopra.
-nigiri sushi di pesce bianco: per il riso vedi sopra, buono il pesce (orata?)
-makizushi vari: per il riso, vedi sopra. Buono col salmone, simpatico con salmone e rucola, ho saltato quelli di surimi perchè non è il mio preferito, ho tentato di evitare la maionese che nemmeno mi piace, sono stata alla larga da quelli fritti con la salsa rosa che però ho fatto assaggiare al moroso -e da quel momento ne è stato alla larga anche lui. Ho notato una netta prevalenza di uramaki (i maki al contrario, senza alga fuori), magari per non spaventare gli occidentali novellini.
Niente rape.
-zuppa di miso con tofu: il miso non l'ho sentito, il dashi men che meno. Acqua calda con tofu e alghe; l'ho finita lo stesso perchè il piatto a metà è sacrilegio.
-gamberi alla piastra: buoni! Molto pepati, perfettamente in linea con le mie perversioni gastronomiche.
Impressioni: le cameriere sono gentilissime, ma il kaitenzushi è più che deludente. Solo salmone e gamberi e surimi, in tutte le salse. Ho visto girare un maki con il tonno, ma il colore mi ha fatto desistere dal provarlo.
Insomma il prezzo è bassissimo forse per attrarre la clientela. Io sinceramente preferirei pagare un tot a piattino, pur di trovare più varietà e qualità. Il kaiten è interessante, infatti, perchè ti permette di scegliere secondo la voglia del momento cosa mangiare, valutando l'aspetto dei piatti, prelevando solo quelli effettivamente stuzzicanti, provando preparazioni che alla carta sembravano poco invitanti, e soppesando di volta in volta l'entità dell'appetito rimanente. E' divertente!
Trovarsi di fronte sempre lo stesso rotolino, gli stessi tre sfilacci di cotoletta e la stessa banana fritta toglie al kaitenzushi ogni attrattiva.
Due cappelli per la cortesia e per il prezzo: in due con un'acqua grande 32 euro. Potrebbe essere un ottimo richiamo per chi non si è mai accostato alla cucina giapponese un po' per diffidenza un po' per il prezzo. Io però non ci tornerò più, finchè la proposta non verrà cambiata.
Buono
[furzeina]
21/05/2009
Premetto che ci sono stato a pranzo,e mi dicono dalla regia,che a pranzo c'è più scelta, soprattutto il giovedi!
Un salutone!