Era almeno una decina d'anni che non entravo in questo locale, che allora era una birreria, e che oggi è stato completamente ristrutturato e arredato come una taverna greca: con i colori appropriati alle pareti(bianche), tavoli e soprattutto sedie (di un gradevolissimo color azzurro mare).
Siamo in tre, che dopo congrua prenotazione (consigliabilissima, il locale è quasi sempre strapieno),arriviamo verso le 20.30, parcheggiamo di fronte al locale, entriamo e veniamo accolti da una ragazza che ci accompagna al tavolo riservatoci, ci lascia i menu, e, dopo qualche minuto, viene a prendere le ordinazioni: decidiamo per 3 menù degustazione(c'è un po' di tutto),acqua gassata e una bottiglia di bianco di Santorini, che ci fanno preventivamente assaggiare (buono, secco e piuttosto robusto).
Dopo un po' cominciano a portarci gli antipasti: crocchette di verdure, polpettine di carne, involtini di riso in foglie di vite (ottimi), salatini diversi di sfoglia con formaggi, feta, salsa di cetrioli con aglio, yogurt ed olive nere, insalata greca ecc.:tutto quanto molto gradevole e di sapore molto fresco.
Dopo un po' di riposo ci portano anche i secondi: moussaka (purtroppo decisamente non brillante), spiedini di carne di pollo e di agnello, piccole salsicce e kebap con un contorno di insalata con yogurt,cetrioli, cipolla, feta, pomodori ed olive. Ci sono anche un paio di cartocci con pomodori e feta aromatizzati e caldi: discrete le carni e benissimo l'insalata e i pomodori caldi.
Nel frattempo dobbiamo ordinare una seconda bottiglia di vino (come le prima, buona) e un'altra di acqua.
Intanto il ristorante si è riempito completamente e comincia ad essere piuttosto rumoroso: chiediamo perciò se ci portano anche gli assaggi di dolci (compresi nel menù) perché siamo tentati fortemente di andarci a riposare le orecchie all'esterno del locale!
I dolci sono mooolto dolci: alla base c'è sempre il miele, e anche negli assaggi di torte secche lo zucchero non manca; ma è una caratteristica della cucina greca, e così devono essere.
Alla fine chiediamo il conto: 103 euro, poi arrotondati a 100: direi appropriato, soprattutto per quanto si è bevuto, ma anche per quanto si è mangiato; bene anche per le varie portate (no per questa moussaka: ne ho sentite di ben più buone, ma in Grecia!), buono il rapporto prezzo/qualità.
Da ripetere l'esperienza, che direi che valga tre cappelli: è tutto piuttosto gradevole e almeno diverso dalla solita cucina emiliana, pur rimanendo nell'ambito dei sapori mediterranei.
Consigliato!
[sgaraus]
08/04/2009