Spinto dall'ultima, ingrata (non me ne voglia Mami), recensione, l'altra sera decidiamo di fare un salto ai Tre Mori per testare con mano -e palato- la nuova gestione.

Una considerazione è doverosa: nonostante il locale sia sempre lo stesso e di fatto non sia cambiato nulla (nemmeno tovaglie e posate come ho letto...bah...), la tipologia di cucina è completamente diversa.
QUINDI, posso capire che chi era affezionato a questo posto per quello che si mangiava, ed io ero uno di quelli, forse ora si ritroverà "spaesato".
Sono dell'idea che l'approccio che si deve avere e' semplicemente come se questo fosse un locale nuovo, e allora sicuramente regalerà una piacevole serata.

Premetto che non ero mai stato al Parigi2, quindi non conoscevo nè Tiziano nè la sua cucina.

Prenotiamo per le 20.30.
Una serie di imprevisti a Bologna ci rallentano inverosimilmente e purtroppo arriviamo alle 21.00, naturalmente avendo prima avvertito del nostro ritardo (al telefono sono stati di una cortesia esemplare).

Come detto, il locale è rimasto invariato, perciò splendido.

Ad accoglierci, una signora che ci fa accomodare dove preferiamo, e noi decidiamo per la saletta con gli "sgabelloni"

Ecco arrivare quindi Tiziano, che con molta cortesia ci porta i menù e chiede cosa vogliamo bere.

Il tempo di portarci dell'acqua con le bolle e due calici di cabernet (sono reduce dal Vinitaly e non riesco a reggerne altro ) ed eccolo pronto a spiegarci, uno ad uno, tutti i piatti più curiosi e particolari.

Indecisi, veniamo indirizzati verso un bis: tortellacci di zucca alla Tano e pierdoloni vecchia Modena.

Nell'attesa della preparazione, ci vengono offerte due buone bruschette.

I primi sono davvero buoni: i tortelloni sono di zucca, ma senza mostarda nè amaretti, con un ripieno particolare; i pierdoloni altro non sono che una sorta di "scialatielli" con verdure e pancetta.

Di secondo, un paio di filetti, uno al pepe verde ed uno Tre Mori, accompagnati da verdure alla griglia.
Ottima la carne, tenerissima e con una cottura giusta.

Per finire, una torta di ricotta dalle dimensioni notevoli.

Saltiamo caffè e digestivi (oggi proprio non ce la faccio), paghiamo un conto totale di € 71,50 e torniamo verso casa felici.

Probabilmente avranno avuto qualche difficoltà nella partenza, ci può stare.
Sicuramente hanno già ingranato bene, non sono nuovi del mestiere e si vede.
La gentilezza e la cortesia del titolare valgono solo quelle un giro ai Tre Mori.
Per il resto, ripeto, non è più la cucina ricercata di prima; ora è più tradizionale, con qualche piacevole sorpresa, e nel contesto ci sta.
Anzi, forse sarà proprio questo a far fare il salto che questo locale non è mai riuscito a fare.
Per quanto riguarda la carta dei vini, io non l'ho vista, per cui non posso giudicare.
Sicuramente la bella cantina a vista con tanto di pozzo, di bottiglie ne ha ancora un bel po' (e anche di buone, da quel che ho visto).

Per quanto mi riguarda, lo consiglio eccome.
Io di sicuro ci torno!

Consigliatissimo!!