Ieri sera, avendo una coppia di amici di Reggio Emilia in visita a Modena, ho deciso di prenotare un tavolo per 4 persone da Enzo, ristorante noto per la cucina tipica modenese/emiliana. Non essendoci mai stato, è stata anche l'occasione per sperimentare un nuovo ristorante, visto che mi è sempre stato consigliato da amici.
Arrivati sul posto, notiamo subito l'ambiente decisamente retrò ma allo stesso tempo tipico dei posti più tradizionali rimasti inalterati nel tempo. La cucina e le sale sono al piano rialzato, quindi entrando devi fare una rampa di scale passando a fianco dei bagni del piano terra che, purtroppo emanavano un forte odore dolciastro di deodorante che ci ha subito fatto ricordare gli autogrill.
L'incipit non è stato dei migliori in quanto i camerieri che ci hanno accolto educatamente non si ricordavano della prenotazione ed abbiamo perso alcuni minuti per trovare il tavolo nonostante il locale non fosse per nulla stracolmo di gente.
Ci sediamo e ordiniamo subito da bere (2 bottiglie di acqua e 1 di lambrusco di sorbara) e nel mentre scegliamo i piatti: maccheroni al pettine e pappardelle al sugo di lepre per le signore, tortellini in brodo (di cappone come specificato nel menù) e tortelloni di ricotta e spinaci per noi uomini. Decidiamo inoltre di spizzicare qualcosa prima ordinando un antipasto di frittate miste che arrivano dopo un quarto d'ora di attesa.
L'antipasto si dimostra discreto e onesto con circa 6 pezzi di frittate tipiche con la cipolla e un'altra variante con gli spinaci.
Arrivano, dopo un altro quarto d'ora abbondante, i primi. Le paste, a detta delle nostro compagne, sono discrete ma poco saporite come i tortelloni del mio amco. Nota dolente è il mio piatto di tortellini in brodo, decisamente deludente prima di tutto per il brodo tiepido, trasparente, insipido e totalmente inconsistente che diventa freddo sulle ultime cucchiaiate. Anche i tortellini sono insipidi e il ripieno all'interno risulta un macinato grossolano di carne con un forte accento di noce moscata. Nessuna traccia di parmigiano o prosciutto all'interno del pesto.
Non particolarmente soddisfatti dei primi, decidiamo di ordinare un paio di secondi da dividerci quindi ci orientiamo per: tris di carni all'aceto balsamico con purè e tris di arrosti con patate al forno. Ordiniamo e per avere le portate dobbiamo aspettare una buona mezz'ora. Fiduciosi nella lunga attesa arrivano i secondi. Gli arrosti ordinati dai miei amici sono discreti ma tiepidi, quasi freddi così come il mio tris di carni all'aceto balsamico presentato con 3 cm quadrati di purè all'interno dello stesso piatto. Le carni tiepide non particolarmente saporite sono ricoperte da una glassa collosa all'aceto balsamico piuttosto acidula e fredda. L'impressione è più di un piatto mediocre arrangiato con avanzi piuttosto che di qualcosa di lavorato e presentato in modo decente.
Con i secondi arriva anche il pane, in questo caso 4 pagnottine minuscole roventi stile lydl, probabilmente appena scongelate al microonde.
Volendo provare i dolci, anche se abbastanza delusi del resto, ordiniamo un paio di mascarponi con barozzi ed ecco la doce sorpresa. Chiudiamo la cena nel migliore dei modi, i due dolci sono eccellenti e ben presentati. L'abbondante pezzo di barozzi all'interno della coppa è da dieci e lode. Chiudiamo con il caffè e il conto: 25 euro a testa, sicuramente abbordabile soprattutto per un ristorante in pieno centro quasi sotto la ghirlandina.
L'esperienza nel complesso non è stata particolarmente appagante, sinceramente preferisco spendere qualcosa di più ma avere una qualità migliore sia nella presentazione ma soprattutto, nella qualità dei cibi. Altra nota dolente è la lentezza del servizio. Considerando che il locale era pieno per metà per tutta la serata, noi siamo entrati alle 20 e 45 e ne siamo usciti alle 23 e 30 un po' sfiniti; sinceramente, un po' eccessivo.
Penso che non ripeterò l'esperienza. Due cappelli per l'onestà del prezzo.
Buono
[GROG]
08/02/2009