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Via Masone 16, Modena, MO
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
20.00 €
Servizio utilizzato:
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Rainman

ha visitato il locale il 10/01/2009 Rainman avatar
78 Recensioni scritte dal 09/12/2007 415 Punti

Per questa recensione non posso far altro che "battere la lingua sul tamburo", volendo citare Fabrizio De Andrè, ma in questo contesto l'espressione non avrebbe connotazione negativa e vorrebbe ribadire nuovamente la superba validità di uno dei più validi (a mio parere) locali del centro di Modena.
Senza prenotazione giungiamo all' Osteria verso le 12:20 e un cameriere estremamente garbato e solerte, ci fa accomodare in un ampio tavolo da due al centro della sala principale.
I menù arrivano dopo un tempo poco più che irrilevante, e sono invitanti e ricchi come ricordavo: si spazia dai primi piatti tipici della tradizione Modenese, fino a secondi di carne e pesce, per poi sfociare in interessanti ed intelligenti rielaborazioni della cucina tipica.
Proprio su quest'ultimo frangente decidiamo di orientare il nostro pasto, ordinando due piatti di "Tagliatelle in vellutata di asparagi con Culatello".
Nell'attesa ci viene portata una bottiglia d'acqua naturale (il pane è già in tavola).
Dopo pochi minuti arriva il cameriere con i nostri ordini.
I piatti risultano a dir poco sublimi: su di un abbondante, verde e delicato letto di tagliatelle caserecce, giacciono infatti tre saporite fette di un culatello di prima scelta, che conferiscono un sapore estremamente intrigante al palato, assieme ad altri fantastici cubetti di questo ottimo salume, che sono nascosti nei meandri della "verde e profumata boscaglia" delgi asparagi tritati finemente e delle tagliatelle.
Abbinamento culatello/asparago promosso con 100 e lode.
Non passa molto tempo e il cameriere ritira i piatti.
Non fa neanche in tempo a chiederci se è andato tutto bene che glielo diciamo noi, carichi di entusiasmo.
Visto che, nonostante le porzioni ciclopiche, c'è ancora un pò di spazio, decidiamo di ordinare un secondo in due.
Miriamo sulle "Frittelle di Fiori di Zucca con cuore di Mozzarella e Acciuga".
Il cameriere torna dopo poco con il piatto.
Le dimensioni delle frittelle (è bene sottolinearlo) sono molto grandi e la forma è cilindrica.
Ci sono 4 frittelle al posto che tre (che vi garantisco, per una persona bastano e avanzano)e sono contornate da una fresca insalata verde.
Le frittelle non sono affatto unte e il sapore mozzarella/acciuga non è invadente, anzi, conferisce al piatto quell'indescrivibile tocco di sfiziosa originalità, che è il segreto della loro fragranza e bontà.
Con due bottiglia d'acqua, due coperti e due caffè , il conto risulta essere di appena 24 euro : una cifra onestissima e molto ben spesa.
Fa dispiacere vedere il locale un pò vuoto: i mangiatori modenesi dovrebbero valorizzare e comprendere appieno quei luoghi ormai estinti, come le Osterie del Centro.
Personalmente non posso, neanche volendo, dare meno di 5 cappelli al locale e all'esperienza di Sabato, che mi ha riconfermato nuovamente quanto il locale sia perfetto, sia nella posizione, che nell'ambiente, che nel servizio, che nel cibo.
Consigliatissimo.


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Rainman

Imperdibile!!!

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[Patrizio]
15/01/2009
Caro Rainman, senza voler entrare nel dettaglio del Locale da te recensito, (non lo conosco), desiderei fare un appuntino circa la "fruibilità" del Centro Storico da parte dei Cittadini.
A mio modestissimo parere, dato anche dalla vetustà della mia carta d'identità, (quasi in rima, no?)dai primi anni "70" i nostri Amministratori locali hanno iniziato e tutt'ora perseverano nell'isolare e quindi quasi "ghettizzare" quel capolavoro di strade, monumenti e diverse architetture, con annessi e connessi che nel corso dei secoli si è consolidato nella dicotomia "Centro Storico". Non è che con lacci e lacciuoli di ogni carattere e sorta, peraltro legali e studiati ad hoc, tendenti fondamentalmente al NON accesso al C.S. si aiuta e soprattutto si incrementano le attività commerciali (leggi ristorazione). Pertanto molto verosimilmente se il locale non ha gigantesche frequentazioni nonostante l'ottima qualità somministrata, ciò è dovuto in massima quotaparte a quanto sopra esposto. E qui invito gli Astanti a riflettere un poco.
Alla prossima con un grosso saluto!!!
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@ patrizio: quali sono i lacci e lacciuoli?
a cosa ti riferisci precisamente?
io ammetto che molto spesso ho intenzione di andare in c.s. sia per aperitivo o per cena-pranzo,ma spesso data la scomodità e il tempo da avere tra ricerca di parcheggi più tratta a piedi che essa comporta cambio rotta.
io pago volentieri i soldi del parcheggio, ma ci fosse posto...
se devo poi giungere sola la sera col buio e col parcheggio lontano, mi passa molto seriamente l'entusiasmo, e il centro resta un mancato bersaglio.
poi almeno fosse vivo il tragitto da compiere per andare dalla macchina al posto anelato..
la via emilia e le viuzze che si snodano accanto ad essa presentano dei bei tratti di NULLA e silenzio dove non è piacevole transitare.

tu di preciso cosa criticavi?
i parcheggi?ztl?
la disposizione dei pubblici esercizi ristoranti,bar,wine bar-enoteche,birrerie ecc?
o la scarsità di questi pubblici esercizi?

la questione mi interessa e molto, perchè non mi so spiegare come un centro storico così raccolto-piccolo riesca a sembrare vuoto e sinistro e poco piacevole da girare nelle serate che dovrebbero pullulare di gente, e che in altre cittadine non troppo distanti trovo molto più brulicanti di persone e che danno una sensazione di maggiore vitalità e anche di conseguenza serenità.
la cosa non venga fraintesa come polemica gratuita, che in compagnia di sicuro si nota meno, però posso assicurare che passeggiar da sola la sera per il centro di modena non fa venire naturale il fischiettare trotterellando.


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[GROG]
16/01/2009
Quando frequentavo l'università ero fuori una sera sì ed una sì. Si girava dappertutto, centro storico e no. Vi ricordo che allora, e parlo della metà degli anni 70, era già in vigore la limtazione del traffico in centro, eppure i locali erano pieni, c'era in giro un sacco di gente fino a tarda notte.

Mi ricordo delle volte si usciva dal ristorante, che c'era allora appunto in via Masone, alle 3 di notte, e c'era in giro ancora un sacco di gente.

Volete sapere perchè non ci si va più?

Perchè andare a mangiare fuori oggi è un lusso (da quando c'è l'euro tutto è lievitato), perchè il centro storico è abitato da una popolazione strana che modenese non è, perchè abbiamo paura a girare da soli per le strade di notte, soprattutto le donne (oggi come oggi un posto sicuro per vivere è la galera, i delinquenti sono quasi tutti fuori)..... perchè col passare degli anni l'amministrazione locale è sempre più latitante e non si interessa alla valorizzazione reale del centro storico (non serve abbruttire le piazze per attirare la gente).

Senza andare troppo indietro nel tempo, ricordo che all'inizio degli anni novanta avevo una morosa che era maniaca per girare in bicicletta per Modena di notte, stavamo fuori notti intere e non succedeva nulla, si era tranquillissimi.

Non sono solo le barriere che fermano la gente.....
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[Patrizio]
16/01/2009
Caro Tigellinaboilerdilardo ecc... (è bello come pseudo)condividendo a pieno ciò che molto ma molto delicatamente e signorilmente afferma il sommo Grog entro con più cattiveria nel tema lacci e lacciuoli.
Allorquando i "burloni" che a far data dall'Aprile 1945 amministricchiano questa città, in nome e cognome di un principio tutto loro che afferma che le proprietà sono un furto al proletariato, nei loro piani economici SEMPRE programmati, hanno deciso di desertificare tutto ciò che non china il capo a loro e, nella fattispecie del caso i "torvi" addetti al commercio (noti affamatori di popolo) ivi compresa anche la ristorazione (voglio evidenziare che Modena purtroppo è un caso a se stante,vai a vedere in altre Province Emiliane o Romagnole e toccherai con mano le macroscopiche differenze.
Pertanto gli EROI che tentano di "sbarcare il lunario" entro la cinta delle mura ducali, sono nelle condizioni dei martiri di Fort Alamo, assediato da torme di Messicani inferociti. D'altronde rammenta che sono un quasi vecchietto che ne ha viste e toccate tante per cui CERTAMENTE NON HO LA VERITA' in tasca. Il dubbio è sempre la piccolissima luce che porta poi alla verità.
Mi congedo e ti saluto caramente.