Che freddo! Brrrrr, ecco mia moglie di là dal Canalgrande. In bicicletta! Come farà? Sembra che abbia avuto una dritta da Piggo in persona per il nostro piccolo appuntamento dell'una. Via Gallucci, ed in un vicoletto segreto un signore tutto vestito di bianco sfida il gelo avanti e indietro: è lo chef della Bonissima!
Anche senza caminetto acceso, l'interno ha un sapore antico, fra travi di legno, mattoni scuriti e mobili della nonna. Che bel calduccio! Si sta proprio bene. Ordiniamo e aspettiamo, nel separé in fondo, al riparo dietro collezioni di vecchie bottiglie. Caspita! Sono piatti o sono zuppiere? I tortellini in brodo arrivano in porzioni davvero giganti, giurassiche, mai viste prima.
E sono anche squisiti! Che delizia, mentre fuori i vecchi muri della città rabbrividiscono nel gelo dicembrino! Qui al calduccio, salsice e fagioli si crogiolano come bagnanti abbronzati in un Mar Rosso di sugo in umido, su cui si stagliano come scogliere fette di pane abbrustolito dorate di gocce di olio extravergine come riflessi del sole del sud. E meno male che ne abbiamo ordinata una porzione sola, di questo Mare sconfinato! Il troppo buono non è mai troppo, certo, ma ormai il tempo tiranno ci reclama: al lavoro! 30 euro, con l'acqua minerale, e ci sarebbero stati anche caffè e liquorini che lo chef ci offre, ma non c'è più tempo. A presto, alla prossima volta!
Imperdibile!!!
[Apicio]
09/12/2008