Una seratina in compagnia del buon Claude961 (speravo che la recensione la facessi tu, o pigerrimo individuo..) un altro paio di ribaldi e tre rigogliose fanciulle (ahimè ne mancava una!) per una veloce cenetta in centro. Giungiamo sotto una pioggia torrenziale all'osteria e veniamo fatti accomodare in uno spazioso tavolo nella saletta di ingresso. Ci viene portato il menù assieme a una bottiglia di Campanone, una di Prà di bosso e ci facciamo decantare un dolcetto d'Alba che consumeremo con il secondo. Scegliamo un bis di tagliatelle al culatello su vellutata di asparagi (sempre gradevole) e gnocchi con culatello e porcini in crema di parmigiano (squisiti). E qui la tragedia: come mia abitudine, reso euforico dalle libagioni gesticolo e non pago di rovesciare riesco addirittura a rompere un bicchiere (ahimè pieno) lordando in modo indecoroso la candida tovaglia ed in parte il commensale di fronte. Il gentilissimo cameriere minimizza, ma continuerà a guardarmi con trepidazione e sospetto per tutta la durata della cena, in particolare dopo averci portato i calici per il dolcetto...
A seguire ottime ed abbondantissime tigelle con ottimi affettati (prosciutto crudo, cotto, mortadella e salame), lardo, rifiutata universalmente con sdegno la nutella (il cameriere quasi si scusa di avercela offerta asserendo che tanti clienti la vogliono..) e due prelibati stinchi al forno riccamente accompagnati da patate arrosto molto saporite e ben cotte.
Gran parte del Dolcetto trova ben presto una adeguata collocazione nel mio capace tubo digerente. Più che sazio non prendo il dolce gradito assai dai miei commensali (torta sbrisolona e crostata).
Quattro caffè ed un conto totale di 210 euro per sette persone uscite soddisfatte e satolle.

Imperdibile!!!