Ieri sono stato anch?io in questo bel locale incastonato nel pieno centro di Modena, vicino alla movida di via Gallucci.
Poco da aggiungere sull'ambiente rispetto alle illustri recensioni che mi hanno preceduto e che devo dire ho scoperto solo ora perché non mi era ancora capitato prima di leggere di questo locale.
Solo un paio di impressioni, ambiente molto gradevole e di calore, comunica un forte e inevitabile senso di familiarità anche per le ridotte dimensioni e il fare da oste umorale del giovane ragazzo che accoglie e serve ai tavoli.
Eravamo in dieci, tra colleghi di lavoro e l'idea era di primo con tigelle e fiumi di lambro.
inizio da quest'ultimo punto perché con somma gioia del palato ho apprezzato la dominanza della cantina CASALI (che io apprezzo in modo particolare) ce che ieri mi ha regalato una perla ulteriore che non avevo ancora avuto mod di sperimentare: il lambrusco SAN RUFFINO. Mai assaggiato prima, come dicevo, entra di diritto nella mia ristretta elite.
Come primi abbiamo preso tagliatelle al culatello e crema di asparagi e garganelli radicchio prosciutto e piselli (le porzioni erano 5+5, in sostanza un primo a testa , ma devo dire certamente abbondanti.In pratica è stato un bis.
Devo dire le tagliatelle, sicuramente fatte in casa, non mi hhanno comunque particolarmente entusiasmato, anche se oggi scopro essere il piatto forte della casa. I garganelli buoni, anche se forse leggermente pasticciati, per il mio gusto personale avrei fatto tirare un po' di più il sugo.
Tigelle davvero ottime, di piccolo taglio e morbide con pasta dentro.
Sicuramente tra le migliori che mi sia mai capitato di mangiare.
Non allo stesso livello il salume.
Particolarmente apprezzato il prosciutto e il salame (piccolo e ben stagionato) meno la mortadella (a mio parere Unibon che non è proprio la mia preferita) e il cotto (non di particolare pregio e che io personalmente non capisco se abbinato alla tigella, mentre lo gradisco di più con il gnocco, ma gusto mio).
Si è sentita molto la mancanza della pancetta, non presentata nel vassoio.
Sul tavolo hanno navigato sei bottiglie di vino (5 di lambrusco tra cui Sorbara, Pra di Bosso e San Ruffino, e 1 rosso Campania di tale CIRO PANARIELLO, mai assaggiato e sorseggiato per piacere verso la fine del pasto. Convincente!)
Per terminare caffè per tutti e 4 grappini di Pinot offerti ad alcuni coraggiosi.
Grappa secca di ottimo livello davvero.
Il tutto per una cifra abbordabilissima di 20 euro.
Locale per me davvero ottimo e accogliente, che meriterà approfondimenti e ulteriori visite.
Il cibo d'altra parte non è stato pienamente gratificante, ma credo che non abbiamo avuto modo per la scelta compiuta (delle tigelle) di apprezzare l'effettiva qualità di cucina del luogo, che sicuramente mi proverà in future occasioni.
Giudizio che non tratterrei tra i 3 e i 4 cappelli, ma che approssimo ai 4 sulla fiducia.
Ciao a tutti.
Consigliatissimo!!
[Rolando]
27/10/2008