La prima cosa che mi ha colpito di questo agriturismo è la bellezza del posto: si tratta di un antico convento restaurato, completamente in sasso e immerso nel verde. Io ci sono stato di sera, ma consiglio vivamente di andarci a pranzo per apprezzare pienamente il fascino del rustico immerso nel verde.
Una volta parcheggiata la macchina nell'ampio parcheggio sottostante si sale da una scalinata per raggiungere l'entrata; varcate le mura si entra in una piccola corte dove si affacciano due caseggiati. Avevamo prenotato per sei (tre coppie, una di queste era Gio' con la sua "gentil donzella delle Matildiche terre"), il cameriere ci ha fatto accomodare in una sala rustica, piena di oggetti del passato alle pareti, travi di legno al soffitto, muri in pietra, tutto molto suggestivo...
Il menù è fisso e consiste in antipasto, due primi, due secondi e dolce. Come vino abbiamo preso con i primi una bottiglia di lambrusco Campanone (freddo di frigo: il vino rosso può andare in frigo? Chiedo consiglio ai più esperti), non l'avevo mai sentito e devo dire che è buono anche se molto diverso dal Sorbara che sono abituato a bere; con i secondi abbiamo preso un Sangiovese, anche questo molto buono.
Come antipasto hanno portato gnocco fritto con affettati misti e crostini con i funghi; gnocco fritto molto buono, non unto. A seguire i primi: tortelloni ai funghi, molto buoni e ben conditi, maccheroni al torchio al ragù di cinghiale, appetitosi e buonissimi. Di secondo hanno portato scaloppine ai funghi con fagiolini e cinghiale in umido con tigelle; nota di merito per gnocco e tigelle, difficile trovarne di così buone. L'unica cosa che non mi ha soddisfatto pienamente erano le scaloppine perchè erano di maiale (sono decisamente più buone quelle di vitello) con appoggiato sopra un sughetto di funghi che non legava granchè con la carne. Come dolce un vassoio con sei pezzetti di torta al cioccolato e sei di crostata. Tutte le portate vengono servite con vassoi che il cameriere lascia sul tavolo: ognuno può prenderne la quantità gradita e devo dire che le porzioni sono perfette: nè troppo abbondanti, nè troppo scarse.
La sala aveva, oltre al nostro, un altro tavolo da sei e un tavolo da otto con due bimbi decisamente rumorosi, finchè anche la loro mamma non si è spazientita. C'era un solo cameriere, più che sufficiente dato che il menù è fisso e non ci sono problemi con le ordinazioni. Prezzo pagato decisamente basso: 22 euro a testa, con il vino siamo arrivati a 24, sicuramente conveniente per l'abbondanza e la qualità del cibo servito. Unica pecca le scaloppine ai funghi: per questo dico quattro e non cinque cappelli!
Consigliatissimo!!
[ *utente bannato*]
02/09/2008