IL LOCALE
Sono stato in questo locale Venerdì 4 Luglio di sera, per scappare dalla calura di Modena, locale scelto da mio padre e, visto che pagava lui, a caval donato non si guarda in bocca.
L'interno del locale non l'ho visto, siamo rimasti seduti fuori, sotto al pergolato. All'interno non si accede nemmeno, si entra direttamente dal giardino, dentro ci sono stato una ventina di anni fa minimo, quindi non fa testo.... in vent'anni ne passa di acqua sotto i ponti.
Il pergolato c'è ancora, ma il di sopra è stato sostituito da tettoie in legno, per garantire massima protezione in caso di pioggia battente, comunque buon colpo d'occhio. L'aria non è afosa e veleggia un leggero venticello che in questo periodo non guasta mai, anzi....
Siamo i primi, a mio padre, classico ottantenne pseudo-spiritoso, sfugge una battutina sarcastica del tipo: "visto che siamo i primi ci farete uno sconticino", dal mio punto di vista era meglio se taceva. Non credo abbiano colto la battuta, tutt'altro.
Scegliamo un tavolo in fondo, in modo da non sederci quasi di fronte alla cucina e al forno a legna.... sì, il forno a legna, perchè in questi anni, da ristorante di una certa qualità, si è trasformato in trattoria per gnocco e tigelle, ed ora anche in pizzeria.
E per dare un tocco esotico, hanno mischiato tutti questi stili di cucina con la cucina lucana, quindi "Il postiglione" è ora una trattoria-pizzeria-ristorante nel quale si può mangiare di tutto, dalla cucina tradizionale modenese, all'alta cucina, alla pizza, al gnocco e tigelle ed infine alla tipica cucina lucana.
Molti tavoli, tutti ben apparecchiati e ben disposti, non troppo vicini, in modo da lasciare ampi spazi e per evitare che le chiacchiere si spandano tutt'attorno creando il solito fastidioso brusio. I camerieri sono veloci e premurosi, gentilissimi e non invadenti. Sono vestiti tutti con la tenuta di un locale, non Il postiglione, strano, penso, una maglietta blu con davanti scritto " I Sassi" e dietro "Ristorante Lucano", cosa che per un attimo mi fa pensare di aver sbagliato locale, non fosse per l'insegna sul davanti che era quella solita e caratteristica de' "Il postiglione".
SI MANGIA
Mia madre propende per una pizza al prosciutto cotto, dicendo che le faceva voglia perchè di solito ordina caffelatte e gnocco (i miei genitori sono degli abitué qui), e basta, mio padre chiede un piatto di tortellini in brodo (de gustibus...., piacciono anche a me, ma è il 4 Luglio e si sballa dal caldo) e non vuole altro, io e mia moglie prendiamo l'antipasto lucano (il piatto è per due persone), poi lei ordina un piatto di orecchiette con cime di rapa e noci, io chiedo una fiorentina ai ferri al sangue con patate arrosto (mi dicono che l'hanno senza osso ed io accetto). Da bere una bottiglia di gassata ed una di Lambrusco Sorbara Il Postiglione.
Avendo assaggiato tutto sono in grado di descrivervi ogni portata.
PIZZA - Non posso dire che era buona, ma nemmeno dire che era cattiva, non era ne carne ne pesce, non ho ben capito cosa fosse. Non alta, ma non sottile, bordo basso non friabile ma non morbido, il condimento una cosa strana, non credo ci fosse la mozzarella, o perlomeno ho avuto la sensazione che la mozzarella fosse mescolata con un altro formaggio morbido, tipo asiago o galbanino, il prosciutto cotto era un solo strato sotto la pseudo-mozzarella e c'era poca salsa di pomodoro, che non aveva il sapore della solita salsa da pizza. Nel complesso aveva un sapore strano un po' amarognolo.... avete mangiato mai la rustica, quel gnocco farcito con pomodoro, formaggio e prosciutto cotto che si compra al forno? Beh, questa pizza aveva più o meno lo stesso sapore, quindi non era una vera pizza e non era una vera rustica, oserei proporre di chiamarla pizza rustica a cielo aperto !!
Quando siamo poi andati via, ho visto altri avventori che mangiavano pizza, anche se in minoranza rispetto a quelli che erano lì per gnocco e tigelle o lucano, ma la loro pizza aveva un aspetto diverso, un po' più invitante....bah.
Commento finale ................ lofi.
TORTELLINI IN BRODO - Buoni, decisamente buoni, cotti un po' troppo al dente per i denti di mio padre, ma giusti per i miei, nessun tortellino spappolato, buon ripieno, buona pasta. Molto buono il brodo, tassativamente non di dado.
Commento finale ........... ottimi.
ANTIPASTO LUCANO - Mia madre mi aveva detto che era enorme e dopo quello non si mangiava più.... forse si era dimenticata che non ho la stazza del canarino..... ad ogni modo era una porzione abbondante per uno, ma non per due persone. Due piatti, il primo con assaggi di salumi e formaggi, in vero assai scarso. Tre tipi di formaggi e tre tipi di salumi, che nessuno si è preso la briga di dirci quali fossero, come se fossimo già avvezzi a questa cucina.... I salumi erano delle fettine sottilissime (tipo carta velina) di tre soppresse (o soppressate) diverse, una somigliava alla nostra coppa, una ad un salame tipo felino ed una a un salame tipo milano, tutte e tre piccanti al punto giusto, tre veline a testa per salume. Ancora meno gli assaggi di formaggio, due a testa, ognuno un spicchietto dello spessore di due millimetri e della lunghezza di quasi tre centimetri.
Mentre posso dire che i salumi erano delicati nella loro piccantezza, i formaggi si sono sciolti subito sulla lingua e non ho potuto nemmeno accorgermi del loro sapore..... forse erano buoni, ma con quelle quantità nessuno se ne può accorgere.
L'altro piatto era un piattino a comparti con varie specie di sott'oli. Le solite melanzane, buone, i soliti pomodorini secchi, buoni, i soliti carciofini, buoni, i funghi, non buoni perchè legnosi e duri, le olive piccanti, queste mondiali. E poi i lampascioni, cipolline selvatiche, buonissime, mai mangiate e mai viste.
Commento finale ...... buoni i salumi ma troppo sottili per apprezzarli, forse buoni i formaggi, ma troppo piccoli i pezzi per dare un parere, nella norma i sott'oli, ma una nota di merito alle olive e ai lampascioni.
ORECCHIETTE CIME DI RAPA E NOCI - Le orecchiette come fattura e consistenza erano perfette, buono il sugo a base di cime di rapa, col caratteristico sapore amarognolo di quella verdura, purtroppo nemmeno l'ombra delle noci, sia dal punto di vista visivo, sia dal punto di vista gustativo. Oserei dire che secondo me le noci erano solo scritte sul menù, ma nel sugo se le sono dimenticate, oppure se c'erano, erano talmente fini che non si notavano, tanto da farmi pensare "perchè metterle, se non si sentono? ". E poi la portata mancava totalmente di sale, e se me ne accorgo io che sono abituato a mangiar insipido.
Commento finale ...... passabili.
FIORENTINA AI FERRI - Come mi avevano detto mancava l'osso. La cottura non era come la prediligo e come l'avevo chiesta, cioè col sangue che esce mentre la taglio. Però non ho capito se era una bistecca rimasta lì o se hanno sbagliato la cottura. Sembrava al sangue, ma l'interno era di un rosino pallido, non da leggera cottura, ma da carne un po' vecchia.... Il sapore nel complesso era discreto, il condimento lasciava a desiderare, pepe e sale. Alta quasi due centimetri, molto tenera. Due grosse pecche, il coltello a sega, non ho osato chiederne uno a lama, conoscevo già la risposta, se ce lo avevano me lo avrebbero dato prima, e poi la bistecca si è raffreddata subito. Questo fatto mi ha lasciato basito. O hanno cotto al sangue una bistecca vecchia e hanno aspettato a portarmela che fosse pronto il piatto di mia moglie (così la ricerca di una sincronia giustificherebbe la velocità di raffreddamento della mia portata e la dimenticanza del sale e delle noci nelle orecchiette.... non posso pensare che sia veramente andata così, è fantasmagorico), oppure hanno cotto la bistecca troppo e me l'hanno portata in un piatto troppo freddo.
Commento finale ...... così e così.
PATATE AL FORNO - Qui il sale c'era, ma le patate erano un po' stoppose, poco rosmarino e aglio, anche bruttine da vedersi. Ho faticato a finirle, non perchè fossi pieno, ma perchè non buone.
Commento finale ...... mai più.
A fine cena mia madre è stesa dalla pizza- gnocco-rustico e boccheggia, quindi ordina un'altra bottiglia d'acqua per mandare giù quello strano mattone. Mia moglie, da buona golosastra propende per un tiramisù, mio padre al quale il brodo ha aperto i boccaporti dello stomaco che ora reclama cibo solido, ordina la frutta (ananas), io che ho sentito tutto e che non mangio ne la frutta ne il dolce ordino un caffè deca.
TIRAMISU' - La mia signora, nota divoratrice di dolci, stranamente lo mangia a rilento, solitamente lo avrebbe ingollato in un battere di ciglia, il che significa che qualcosa non va. Al ritorno mi confesserà la carenza di mascarpone e l'abbondanza di pan di Spagna.
Commento finale ...... sunso.
ANANAS - Mio padre ha subito storto il naso al primo boccone e siccome ha un naso prominente e la mossa non mi è sfuggita, alla sua offerta di assaggio ho glissato. A detta sua non sapeva assolutamente di nulla, come mangiare un ananas di cartapesta, senza succo, stopposo.
Commento finale ...... tamugno.
CAFFE' DECA - Buono, proprio buono.
VINO - Sorbara di Paltrinieri, vino bevibile, senza infamia e senza lode, targato 'Postiglione'.
Di Sorbara aveva solo la scritta sull'etichetta, per il resto sembrava decisamente un Grasparossa. Portato a temperatura giusta, si è bevuto bene, d'accordo, ma aspettandomi un colorito più pallido, sono rimasto deluso. Non volevo la corposità e la densità del vino di collina, volevo la leggerezza e la sobrietà delle uve di pianura.
IL CONTO
Al momento del saldo avverto mio padre di dirmi esattamente cosa ha speso, sennò non posso fare la recensione, lui non batte ciglio, paga e mi dà il foglietto del conto, dicendomi: abbiamo speso poco. Rabbrividisco ricordandomi della battuta dell'arrivo, non l'hanno proprio preso alla lettera, anzi, direi per il ****. In tutto euro 70,40; non sarebbe troppo se avessimo mangiato in quattro più o meno le stesse cose, ma nel modo in cui abbiamo mangiato noi, mi sembra esagerato.
4 coperti 6 euro, 2 bottiglie di acqua gassata da tre quarti 4 euro, il Sorbara Postiglione 7,50 euro, lo striminzito antipasto lucano 10 euro, i tortellini in brodo 7,50 euro, le orecchiette 6 euro, la pseudo-fiorentina 12 euro, le patate 3,50 euro, la pizza-rustica 5,50 euro, il tiramisù che impoma 3,50 euro, il deca che mi ha consolato 1,40 euro, l'ananas (un quarto tagliato a mattonelline) che stompa 3,50 euro.
E' esagerato perchè abbiamo speso 70 euro per 2 antipasti, 2 primi, 1 secondo con contorno, 1 pizza, 1 dolce, 1 frutta, 1 caffè, 2 acqua e 1 vino, praticamente come se avessimo mangiato in due. 35 euro a testa, un po' troppo per quel cibo. Mi hanno riferito che se mangi gnocco e tigelle con tutti gli annessi e connessi, in due persone paghi massimo 30 euro, meno della metà di quello che abbiamo speso noi.
E poi c'è il mistero della ricevuta. Me ne sono accorto prima mentre lo guardavo per fare la recensione. Foglietto classico da ricevuta con stampa in marrone. In alto intestazione a due facce, a destra compare la scritta Ristorante Lucano - I Sassi - di Matera - Specialità della cucina lucana, a sinistra immagine fotografica dei Sassi di Matera (suppongo). Sotto questa intestazione compare (sempre stampa di tipografia) la ragione sociale del locale: Da Malgarein di *********** - Via S.Damaso 3 - S.Damaso (MO), numeri di telefono, mail, codici vari e p.IVA. Ancora più sotto, timbrato in blu scuro in stampatello compare DA MALGAREIN - di ************* - IL POSTIGLIONE tel. 0536/945307 - Via Abetone Sup. n. 143 - S.VENANZIO DI MARANELLO (MO) - C.F. e p IVA. Ancora più sotto finalmente compare la stampata da macchinetta della cassa dell'elenco dei costi.
Io però a questo punto mi chiedo: ma io in quale ristorante ho mangiato quella sera ? Ai Sassi ? Al Malgarein ? Al Postiglione ?
Buffo vero?
Poteva andare meglio..
[spingi]
13/07/2008
riguardo tuo padre...davvero impavido, Grog!...