Sono stato a pranzo in questo locale sabato a mezzogiorno per festeggiare il compleanno di mia suocera (ricorrenza alla quale non sono riuscito a mancare!!)Ambiente immutato rispetto alla precedente gestione sobrio e per nulla pretenzioso una sala grande divisa dalla zona ingresso da un muretto con sopra un bellissimo portabottiglie in ferro battuto.Bella l'idea del tavolo a centro sala apparecchiato con oggetti tradizionali, forse le pareti sono un pò vuote, ho notato una sala esterna in veranda ma vista la temperatura il gestore ci ha apparecchiato dentro, con noi due tavoli occupati e questo forse ha contribuito alla velocità del servizio; la cameriera ci ha servito in modo rapido e discreto concedendosi qualche minuto per due chiacchere tra una portata e l'altra.
Passiamo alla vera sorpresa di questo posto il cibo: abbiamo optato per rinunciare agli antipasti quindi siamo passati ai primi dove mi sono assunto la responsabilità di selezionare per tutti i commensali i classici tortelli di ricotta e spinaci con burro e salvia ripeno equilibrato e condimento ottimo proprio buoni, a seguire ravioloni di patate conditi con speck e zucchine una delizia veramente imperdibile la delicatezza delle patate abbinata allo speck binomio riuscitissimo, infine risotto alla parmiggiana con goccie di balsamico:onestamente mi aspettavo di meglio, non si percepiva il gusto dell'aceto e nemmeno del formaggio, peccato aver banalizzzato un piatto così importante.... Da bere una bottiglia di Gutturnio doc dei colli piacentini, giunto al tavolo aperto e ad una temperatura di servizio a mio avviso elevata, nonostante i più temerari sommeliers consiglino di servire anche i rossi frizzanti a temperature da rossi fermi, rimango un tradizionalista e preferisco bere rossi frizzanti così giovani almeno a temperatura di 4-8°C.
Passiamo ai secondi; io ho preso un filetto di maialino in crema di tartufo e porcini una cosa da giù di testa.... carne veramente tenera e cotta al punto giusto (rosata al centro) condita con questa meravigliosa salsa di tartufi e porcini a fette. Ho comunque assaggiato la tagliata di manzo con rucola grana e pomodorini: un manzo di prima scelta cotto proprio bene e devo ammettere in quantità abbondanti,mi sono concesso anche l'assaggio delle costine scottadito di agnello sublimi per morbidezza e sapore (mia figlia di un anno ne ha divorate tre, peccato che assomigli al papà a tavola!!!!)ovviamente patate al forno per niente unte e giunte al tavolo appena uscite dal forno quindi non riscaldate buone insomma.Qui la scelta del vino è stata più difficile in quanto ho deciso di sacrificare un pò il filetto di maialino per lasciar trionfare la tagliata di manzo cotta al sangue,quindi una bottiglia di Chianti classico etichetta San Lorenzo della tenuta Melini anche questo ahimè giunto al tavolo già aperto un vero sacrilegio..... Infine, in qualità di aspirante profondo conoscitore del nostro meraviglioso territorio gastronomico, la scelta dei dolci è ricaduta sulla degustazione di torte e crostate modenesi (crostata di amarene, di prugne, amaretti e torta di tagliatelle) tutte rigorosamente fatte in casa.In questo caso la scelta del vino è risultata essere semplice in quanto tutti abbiamo degustato le crostate: una bottiglia di moscato passito delle cantine Colosi equilibrato e a buon prezzo. Caffè e per finire Grappina distillata da Poli:Prezzo 40 eurini a persona credo spesi veramente bene......
Consigliatissimo!!
[g.falconline]
02/06/2008
Una recensione ben dettagliata e accompagnata da giudizi molto interessanti, sicuramente utile a chi legge: spero che lo faccia anche il ristoratore.