Spesso capita di uscire con i ragazzi di Ca'Cerfogli, e quindi la domanda nasce spontanea: dove si portano a mangiare Ivan e Davide?
Di certo non a mangiare i funghi.
Ovvio, o da Riccardo a Moscheta, oppura a mangiare il pesce.
Incuriositi dalle tante belle recensioni (e dall'ottima pubblicità che avevo fatto la prima volta che ci sono stato a cena), decidono di andare al San Nicolò.
Ritrovo al casello di Carpi e dopo pochi minuti siamo davanti al locale. In formazione d'attacco, i due fratelloni, il sottoscritto e l'ottimo Maestro, nuovo compagno di avventure.
Il locale, nonostante sia lunedì, è quasi pieno.
Appena entrati veniamo accolti con la solita gentilezza e premura di Antonia e del cameriere e veniamo fatti accomodare in un bel tavolo nella prima sala.
Ad aprire quella che sarà un'ottima cena, ci viene offerta una bottiglia di Franciacorta satain Gatta, insieme ad una entree costituita da una salsa in gelatina piccante di mela e da una fetta di pancetta.
Scelta da Ivan la bottiglia che avrebbe poi accompagnato i piatti della serata, un memorabile Cervaro della Sala 2006 di Antinori, decidiamo di partire con i "Viaggi".
Anche in questo caso, è quasi impossibile ricordarli tutti, ma farò del mio meglio:
- crema di porri e patate con code di mazzancolle, polipo e crostini
- cappesante gratinate
- cappesante grigliate
- scampi nostrani marinati
- tartare di tonno
- frittelle di baccalÃ
- insalata di polipo
- risotto agli scampi e curry
- raviolotto con cappesante e gamberi
- minispiedi di gamberi
- chateaubriand di tonno e verdure
- ostriche con aceto di xerex
Tutto ottimo, dalla prima all'ultima portata. Pesce eccellente, alcuni abbinamenti interessantissimi, chateaubriand eccezionale.
Grande professionalità e cortesia anche dello chef Becchi, che usciva dalla cucina per presentarci i piatti più particolari e che ci ha offerto una bottiglia di Cotes du Rhone 2006 per accompagnare il tonno e le ostriche (abbinamento eccellente, anche se ai più dalle nostre parti un rosso con una tagliata di tonno e con le ostriche farebbe forse storcere il naso - ma ci stava davvero bene!).
Per finire in bellezza, sferis al fondente con gelato alla crema e Saba, Barolo Chinato di Ceretto e caffè.
In conclusione, una cena memorabile.
Piatti eccellenti, con materie prime di qualità indiscutibile presentati ottimamente, in un locale davvero accogliente e con un servizio all'altezza.
Conto finale, 45€ a testa (e sono stati davvero dei signori).
Inoltre la compagnia è stata ottima, e questo non ha prezzo.
Complimenti a Maurizio, ad Antonia e a tutto il loro staff.
Ci si rivede di sicuro presto.
Imperdibile!!!
[barbe]
23/04/2008
a parte le due ultime portate.
L'ultimo tonno memorabile è stato quello del "Fonda Europa" verso Barcellona (un trancio spettacolare, alto, come una fiorentina, grondava sangue ed aveva un filo nero...), per le ostriche... storgo un po' il naso...
Per quanto rigurda l'accostamento del rosso (e che rosso, se si parla du Rhone) con il pesce ti devo dire che l'esperimento ne vale la pena. Ho azzardato più di una volta in tali "rischi", l'unica incognita la possibilità che il tutto prenda il gusto di "freschin" (quello che senti se lavi male i piatti dove hai servito le uova), ma
val la pena di sfatare l'usanza di bere del bianco con il pesce se chi ti consiglia sa il fatto suo.