Se penso a quante volte ci sono passato davanti snobbandolo, memore di brutti ricordi del passato per colpa di una vecchia gestione davvero sgradevole. Saranno stati i primi anni novanta. Il Carducci non era altro che una modestissima trattoria mascherata da pretenzioso ristorante. Bene, l'altro giorno, stanco dei soliti posti dove faccio pausa pranzo, prendo coraggio a due mani ed entro con un amico. D'accordo, l'arredo è discutibile ma, come si dice a Modena: "Ragàz, ché as magna béin!". Piatto di culatello davvero speciale e Tagliatelle verdi fatte in casa al ragù proprio buone. Un lambrusco -voto 10- di una cantina molto off-Sorbara: Cantina Zucchi. E per finire, ta-daaaaaaa: la zuppa inglese. Era da tanto tempo che non mangiavo una zuppa inglese così, sembrava una di quelle che facevano le nostre nonne di Modena. Il gestore è un'incrocio tra Elio delle Storie Tese e un personaggio di Alan Ford. Ha un umorismo tutto suo ma a me risulta simpatico (e il mio grado di intolleranza nei confronti di chi vuol far il simpa a tutti costi è pari a zero, come può testimoniare Gì il boss di Gustamodena). Voto alto, non il massimo per l'arredo un po' così. Ma se volete far una pausa pranzo spendendo il giusto, il Carducci è il posto ideale. Se non ricordo male ho speso un po' meno di venti euro. Nocino offerto. Bella storia. Peace.
Consigliatissimo!!
[gi]
15/02/2008