Un vecchio amico che non vedo da un po’ e che abita lontano può raggiungermi a Modena per una cena prima di tornare a casa. Per agevolarlo negli spostamenti, prenoto in un locale vicinissimo al casello autostradale, l’Antica Trattoria Ponteguerro. Non ci sono mai stata ma dalle recensioni positive desidero provarla e poi voglio far assaggiare al mio amico la cucina modenese e soprattutto, su sua richiesta, le tigelle.
Il ristorante ha un ampio parcheggio, visto che a pranzo ha anche molti camionisti, esternamente è molto semplice, l’interno invece è graziosissimo. E’ un antico rustico ristrutturato molto bene, a parer mio, unendo tocchi moderni, come le ampie vetrate, con arredi da vecchia casa di campagna. Capita perciò di vedere appesi al muro attrezzi da contadini o vecchie scale a pioli, l’insieme è bello. E’ anche molto grande e alto, grazie al soppalco che ospita alcuni tavoli, separato da una ringhiera in ferro battuto. Il resto lo fanno le pareti, gialle e luminose, l’altissimo soffitto in legno, i tavoli sufficientemente distanti tra loro e apparecchiati in modo semplice. Ci sono anche una veranda esterna e, all'ingresso, il bar e un bancone-vetrina dove sono esposti magnifici salumi!.
Noi (siamo in tre) ci accomodiamo a un tavolo ampio vicino alla porta finestre aperta per cui si sta bene, nonostante la giornata calda, grazie anche all'aria condizionata puntata alla giusta temperatura.
Sfogliamo il menù, ci sono diverse proposte, tutte della cucina modenese. Ordiniamo gnocco e tigelle per tre e, da dividerci, una cotoletta petroniana. Da bere, acqua e mezzo litro di lambrusco, gradevole.
Il servizio è attento e veloce, le cameriere sono giovani e gentili.
La cotoletta si presenta molto bene: è la versione senza salsa di pomodoro, per cui risulta un po’ asciutta, ma è comunque molto buona, la carne è tenera e fritta benissimo, croccante al punto giusto, il condimento di prosciutto e formaggio è generoso e buono. Insieme alla carne, chiediamo una porzione di patate vecchia modena, passate in forno con aglio e rosmarino. Sono molto buone, sode e non troppo unte.
Gnocco e tigelle sono accompagnati da un vassoio di salumi (crudo, coppa, pancetta, salame e mortadella, tutto fresco e buono), da un ottimo intingolo caldo di salsiccia e ragù, da una ciotolina di sottoli squisiti su nostra richiesta e dall’immancabile pesto con parmigiano. Se si vuole altro, come pinzimonio o marmellate casalinghe, basta chiedere.
I pezzi di gnocco sono leggerissimi, chiarissimi, soffici e gonfi, poco unti, mi piacciono molto. Buone anche le crescentine ai cereali, particolari e deliziose: non sono molto alte ma fortunatamente sono abbastanza morbide. Per finire i salumi chiediamo un rinforzo di crescentine.
Non rinunciamo ai dolci dato che sono fatti in casa e hanno un bellissimo aspetto (siamo vicini al tavolo dei dolci, uno spettacolo!): un’enorme fetta di crostata alle prugne per il mio amico, mascarpone con torta barozzi per mio marito (lo assaggio anch’io, fresco e ottimo) e per me semifreddo allo zabaione con aceto balsamico, insolito e molto buono.
Tra una chiacchiera e l’altra il tempo passa veloce e ci accorgiamo che siamo rimasti solo noi, le cameriere stanno sistemando il locale, non ci fanno assolutamente fretta ma è ora di andare.
Concludiamo con tre buoni caffè e paghiamo un conto di 79,5 euro, spontaneamente scontato a 75. Alla cassa scambiamo 4 chiacchiere col titolare e sua madre, molto cordiali e simpatici entrambi, e assaggiamo il loro nocino, gentilmente offerto, non troppo forte e delizioso.
E’ stata una piacevolissima serata, tutto è andato bene, il mio amico ha apprezzato moltissimo cucina e ambiente e io mi sono ripromessa di tornare, anche per assaggiare i primi piatti che ho visto sfilare e che erano davvero invitanti!
Imperdibile!!!
[tata]
06/09/2016