Visto il tempo uggioso, decidiamo di andare a mangiare una pizza al coperto prima di andare alla festa di Lesignana per assistere ad una bellissima serata boogie e swing. Ci ricordiamo che, vicino alla festa, c’è questa pizzeria che, da fuori, sembra bella e ci dirigiamo lì ma purtroppo devo dirvi che la mia recensione è molto diversa da quella precedente.

L’arredamento della pizzeria è bello, piuttosto nuovo e tutto in legno scuro. Appena entrati il pizzaiolo dal bancone ci indica i tavoli dove possiamo accomodarci. La sala è piccola, ci sono solo 8 tavoli ma sono ben distanziati tra loro. In compenso il forno per le pizze è enorme e la cucina (che si vede perché le porte sono aperte), è davvero grandissima. L’aiuto pizzaiolo (che presumo sia addetto anche alla sala) viene a chiederci il bere e a portarci i menu. Ordiniamo due birre medie che risulteranno acquose, leggerissime e piuttosto insapori. Il menu comprende pizze, primi e secondi ma noi siamo lì per la pizza e ordiniamo una Autunno per il mio moroso (con varie tipologie di funghi, speck e salsiccia) e una bufalina per me (con pomodorini e bufala).

Nel frattempo, essendo in un tavolino nell’angolo, noto qualche imperfezione nella preparazione della sala, che non era perfettamente in ordine. Arrivano le pizze: la mia è bianca (anche se sul menu non era specificato), con sopra 5 pomodorini di numero e sotto è completamente bruciata, proprio nera. La pizza del mio moroso è anch’essa completamente bruciata sotto e i funghi non sono per nulla di nostro gradimento. Vediamo che le pizze portate al tavolo a fianco al nostro sono nere sotto e quindi deve essere uno standard. La mia pizza, al centro, è anche secca mentre il bordo è abbastanza alto ma piuttosto “pieno” e pesante, tanto che la digestione ne risentirà a lungo. La pizza del mio moroso è un po’ più morbida, probabilmente grazie alla presenza del pomodoro. Il gusto di entrambe le pizze è anonimo nei condimenti. Ordiniamo anche un’ acqua gassata, servita in bottiglietta di plastica.

Paghiamo 28 euro e, delusi, andiamo alla festa. Il voto che vorrei assegnare sarebbe zero ma lascio un cappello per l’arredamento e perché oggi mi sento buona

Poteva andare meglio..