Visto lo score di tutto rispetto del ristorante, decidiamo di provarlo sabato sera. Il locale è decisamente curato ed elegante, ottimo il servizio, forse un po' lento, camerieri molto professionali.Ci portano un'entrée con mousse di zucca e prosecco e poi da un menù vasto che oltre a piatti di mare ne prevede anche di terra, scegliamo due antipasti, la tartare di ricciola con verdura e lo strudel di branzino con pomodoro confit ed erbe aromatiche. Tartare ottima, ben abbinata a verdure e frutta, carne tenera e di qualità,un piatto notevole. Ottimo e delicato anche lo strudel di branzino, originale l'idea di avvolgere il pesce in una una sfoglia come uno strudel altoatesino.. Fin qui cinque cappelli senza discussione. Poi il tuffo alla Cagnotto. Io scelgo il gran fritto di pesce, già il nome, magniloquente, ti crea più di un'aspettativa, poi a questo si aggiunge il fatto che il sottoscritto ami particolarmente il fritto di pesce, Morale della favola arriva un piatto deludente con un fritto di calamari, acciughe e qualche gamberetto, poco croccante e decisamente pesante, accompagnato da una ciotolìina di salsa tartara e da bastoncini di verdure ( carote, zucchine, sedani) immersi in un bicchiere con due dita d' olio, a mo' di pinzimonio. Se a questo aggiungiamo il fatto che il piatto sia costato 24 euro, capite la mia delusione, mi immaginavo decisamente tutt'altra cosa. Non meglio mia moglie, che ordina un' insalata di pesce in cui tocchetti di branzino e cappe sante sono abbinati a verdure, bella la presentazione ma piatto di gusto decisamente scipito, a detta della mia signora. Buono invece il vino,scelto da una ricca cantina, un pinot grigio Ronco dei Tassi del 2014. Terminiamo con 2 caffè che ci vengono presentati assieme ad una piccola pasticceria, e qui si riprende un po' di quota. Morale della favola : cena con alti e bassi, locale potenzialmente di livello ma per quanto mi riguarda esperienza non del tutto soddisfacente.

Consigliato!