E' un sogno che si è avverato e si vede che in questo sogno si è messo tanto amore. Si vede dalla cura nei piccoli particolari, nella pulizia, nelle piantine vive poste sui tavoli, nelle tendine alle finestre, nei cuscini, nel tovagliato, nel profumo che si sente entrando nelle toilette. Si vede dalla presenza discreta di questa alta signora di mezza età, che potrebbe essere scambiata per alto atesina dal look, col suo grembiulone e che si accorge se un ospite gradisce e offre un bis o si "permette" di aggiungere delle amarene sciroppate se vede che il bambino te le ha mangiate tutte. La signora Donatella è proprietaria, cuoca, cameriera e da sola porta avanti tutto il locale. I tavoli sono pochi e i coperti limitati, il menù predilige le paste fatte a mano, al torchio e ripiene e alcuni secondi che vengono preparati giornalmente. La qualità delle materie prime è tangibile e tutto viene fatto come a casa. Noi abbiamo optato per due porzioni di tortelloni ricotta e spinaci, uno al ragù e uno burro e salvia e una porzione di maccheroncini al torchio con ragù d' anatra; a seguire una porzione, abbondante, con un mix di pollo fritto al limone e coniglio arrosto con patate. I tortelloni sono la pietanza che mi ha soddisfatto di meno, la pasta era buona, consistente, ma il ripieno era un po' anonimo, non era nè verde come alla maniera reggiana nè con tanta ricotta come alla moda modenese, non si sentiva tanto il parmigiano, insomma, ho mangiato di meglio; dei due erano migliori quelli col ragù che mi ha ricordato tanto il ragù della nonna solierese che non c'è più (si vede che in questa parte della provincia lo fanno così). Mio marito dice che i suoi maccheroni sono squisiti, e in un attimo li spazzola via. Col secondo andiamo benissimo, il pollo fritto al limone è da urlo: purtroppo si sente che è stato riscaldato e non fritto al momento, ma è buonissimo, la panatura ha quel retrogusto aspro del limone, la carne deve avere marinato perchè è saporita e molto tenera, le patate al forno vincono l'oscar delle migliori patate che abbiamo mangiato fuori casa, da sempre, croccantine fuori, morbide dentro, dose abbondante di aglione, unte e sapide al punto giusto: anche queste ricordano molto da vicino quelle della mia nonna. Il coniglio è buono ma più nella norma. Sono sazia ma se tanto mi dà tanto devo trovare posto anche per il dolce, così accettiamo due porzioni di semifreddo alla zabaione con amarene sciroppate per me e sotto spirito, un po ' alcoliche, per mio marito. Il semifreddo ha la consistenza quasi di un gelato e l'abbinamento con le amarene sciroppate fatte in modo artigianale da un suo fornitore è eccezionale. Due bottiglie d' acqua e un caffè. Prima di uscire ci attardiamo a fare due chiacchiere e veniamo a conoscenza del sogno avverato, del fatto che la signora fino a qualche anno fa facesse tutt'altro mestiere, della filosofia del locale, del fare le cose come si deve cercando di mantenere i prezzi calmierati, accontentandosi, perchè dietro non c'è solo lavoro ma tanta passione e amore. Passione e amore che prenderanno forma nei laboratori per i bambini delle scuole che ha in mente di realizzare, per fare educazione alimentare e fare crescere delle generazioni che sappiano scegliere e riscoprire i cibi semplici genuini della nostra tradizione. Siamo stati bene, abbiamo mangiato bene e abbiamo conosciuto una bella persona, di certo ritorneremo. Se pensate di andare la sera telefonate perchè non sempre è aperto.
Consigliatissimo!!
[PIPPI]
15/07/2014