Ponte di Ferragosto. Telefonata dell'ultimo minuto dell'amica ferrarese che vorrebbe venire a fare un giretto a Modena con cena annessa. Mica facile trovare un ristorante aperto tra i preferiti! Faccio qualche telefonata ma nessuno risponde.
Tutti chiusi.
Apro internet e faccio una breve ricerca su Gusta Modena e mi affido alle recensioni dei colleghi.
Cerco un posticino in centro dove magari cenare all'aperto.
Certo però che fa un caldo infernale e magari riuscire a trovare un locale con l'aria condizionata non sarebbe male!
Troviamo aperta l'Osteria I 5 Sensi. E' alla Pomposa. E' anche facile trovare parcheggio!
Possiamo scegliere di cenare all'aperto, fronte piazzetta oppure di andare dentro e rimanere al fresco.
Dentro però c'è un odore di fritto che non ci si sta.
Ma si badi bene, l'odore di fritto non costituisce un punto di demerito, vuol dire anzi che la cucina è in piena attività e quindi è da apprezzare.
Ad ogni modo scegliamo di cenare all'aperto, almeno i vestiti non si impregnano di odori sgradevoli.
Le due cameriere sono un pochino "free", ma d'altra parte il locale è un pochino bohemienne.
La stessa collocazione, nella splendida piazzetta della Pomposa, ricorda un po' i vicoli di Parigi, nel quartiere del Marais, piena di localini affollati sotto la luce dei caratteristici lampioni.
Il menù che ci porrtano non è particolarmente ricco di pietanze ma non ci lasciamo condizionare.
Scegliamo un tagliere di bruschette per antipasto; una cotoletta in versione soft con sopra rucola e pomodorini (ma si poteva scegliere anche la variante medium e strong con addirittura sopra l'uovo fritto e la pancetta!); uno spiedino di filetto di maiale in salsa d' arancia. Il tutto accompagnato da una caraffa da mezzo litro di dolcetto d'Alba sfuso servito fresco (in piena estate ci sta).
Tutto ottimo. Il tagliere (uno in due) con quattro belle bruschette ben condite e saporite ce lo siamo sbafate senza fiatare.
La cotoletta era gigantesca e fritta alla perfezione (vedi sopra) e la mia amica, da quanta ce n'era, non è riuscita a finirla tutta!
Lo spiedino di filetto di maiale, la pietanza che ho scelto io, era morbidissimo. Ben cucinato, dolce e decorato con un filo di aceto balsamico (che non sta mai male).
Ah, dimenticavo: abbiamo preso anche due belle porzioni di patate arrosto, di quelle cucinate al forno con il burro e una spolverata di timo. Ottime.
Con una bottiglia d' acqua e due caffè il conto è arrivato a 25 euro a testa. Buon rapporto qualità/quantità prezzo.
Siamo state bene e abbiamo gradito. Lo consigliamo!
Consigliatissimo!!
[Jud Barbieri]
21/08/2013