Serata venuta quasi per caso, decisa il giorno stesso per la sera, altrimenti qui non ci si trova più.

Ci tengo a recensire il locale in quanto sito in uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto del maggio scorso.

Già il passare dal centro di Cavezzo, ormai liberato dalle macerie, mi ha fatto pensare a quei terribili momenti che per qualcuno non sono ancora terminati.

Arriviamo a Medolla che, nella notte, sembra quella di sempre, non fosse per i container in piazza.

Un uomo fra due dame in genere fa la figura del salame, qui le donne sono tre per cui potete immaginare la mia condizione.

Si va di pizza, la mia è una zucchine gamberetti, da bere una birra media alla spina (normalissima pils), per le ragazze una piccola, un litro di coca ed una bottiglia di minerale naturale.

Pizza a pasta sottilissima, anche leggermente bruciacchiata in un paio di punti, sul bordo, ma ci sta!

Buono l’accostamento zucchine grigliate + gamberetti.

Il fatto che anche le pizze degli altri piatti finiscano senza “lasciare avanzi” è sinonimo di “pizza gradita” o ……….............................. di fame arretrata.

Io e Simona non ci facciamo mancare un bel sorbetto al caffè un po’ particolare, una via di mezzo fra un caffè freddo un po’ cremoso ed un sorbetto molto liquido .

Nell’insieme nulla di particolare, locale “alla buona”, personale gentile, servizio veloce, buona l’affluenza, serata piacevole .

In altre circostanze avrei optato per un doppio cappello, ma qui mi sento di assegnare anche il terzo ed il consiglio di andare, quando si può, a fare girare un po’ l’economia nei paesi così colpiti , non per spirito caritatevole, ma perché sono stati “meno fortunati” ed hanno bisogno anche di questo.

Consigliato!