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Via Tesi 1109/b, Zocca, MO
Valutazione:
Consigliatissimo!!
Prezzo a persona:
52.50 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
(6) vai ai commenti

cuggy

ha visitato il locale il 14/07/2012 cuggy avatar
6 Recensioni scritte dal 25/07/2008 136 Punti

Lasciare la pianura nella tarda mattinata di un sabato di metà luglio, mentre un sole impietoso ed accecante è già da tempo al lavoro per rendere invivibile l’ennesima giornata del settimo, rovente ed interminabile mese dell’anno, per dirigersi verso quelle colline che foschia ed afa lasciano appena intravedere all’orizzonte, con tappa in città per unire il proprio destino a quello di un vecchio amico che si è recentemente urbanizzato, sarebbe ed è di fatto motivo di allegria, offuscata ed attenuata tuttavia da scene di distruzione che costellano la campagna punteggiata di casolari e capannoni danneggiati quando non quasi completamente demoliti dal recente duplice evento sismico.
Giunto nella caotica metropoli ed accolto da strisce un tempo bianche ed ora ormai ovunque tristemente blu, segno evidente e tangibile della benevola accoglienza che il capoluogo riserva al forestiero costretto a pagare per lasciare l’auto sulla pubblica via in balia di ladri, grassatori e vandali della peggiore specie, si riparte rapidi e garruli a bordo della nuova vettura teutonica dell’avvocato alla volta delle colline in generale e della ridente località di Zocca in particolare.
Complice un navigatore capriccioso che non trova il segnale, smarriamo presto la retta via, inerpicandoci per strette, ripide e tortuose stradine che ci regalano tuttavia il tempo per amabili chiacchiere e la vista di inediti scorci collinari, che, per gente di pianura come noi abituata a distese piatte e monotone prive di sussulti ed avare di emozioni, profuma sempre e comunque di festa e rievoca ricordi di bambini in gita domenicale con la famiglia e di giornate d’estate alla ricerca di un po’ di fresco e di aria buona trascorse consumando un pranzo al sacco all’ombra di qualche pineta.
Giunti sul luogo e lasciata l’auto in un trionfo di parcheggi rigorosamente delimitati da candide strisce di un bianco accecante, trovato con qualche difficoltà il posto, di fatto inserito al piano terra di un palazzo, veniamo accolti con gentilezza, cortesia e professionalità in un locale che, a prima vista, appare grazioso ed accogliente, anche se non molto luminoso e ci accomodiamo sul terrazzo, con vista sugli impianti sportivi del paese, su una piccola pineta e, un po’ più in là, sulle placide e verdeggianti colline circostanti, ma soprattutto in compagnia di una brezza leggera e mai fastidiosa che ci assisterà con garbo per tutta la durata del pranzo.
Il menù che ci viene consegnato non è particolarmente ricco e presenta pochi piatti, numericamente molto più fornita è la carta dei vini che presenta un buona quantità di proposte locali ed un discreto assortimento di bottiglie di quasi tutte le altre regioni, dalla quale, fedeli alla nostra terra di provenienza ed a quella in cui ci troviamo ospiti, scegliamo una bottiglia di Lambrusco di Sorbara Leclisse Paltrinieri, che ci viene servita con tanto di secchiello del ghiaccio per mantenerne adeguatamente fresca la temperatura, una variante di Lambrusco frizzante e leggera, sia nel gusto che nel colore, da noi già conosciuta ed apprezzata e giudicata adatta per il pranzo di un giorno d’estate.
L’antipasto scelto, peraltro non presente sul menù né proposto a voce dal nostro gentile ospite, ma da noi espressamente richiesto, è un tagliere di salumi e formaggi con un cestino di crescentine, scelta quasi obbligata per chi si reca in queste zone, patria d’origine di questa specialità tanto modenese quanto montanara e che ci viene servita rovente, sottile e senza mollica, forse un po’ troppo dura, tanto da renderne difficoltoso il taglio per la doverosa farcitura, con un tagliere con prosciutto crudo, salame, coppa di testa e tre diversi tipi di formaggio di diverse stagionature, oltre naturalmente ad un ciotola con un particolarmente delizioso pesto modenese.
Esaurite le crescentine e lasciato del tagliere il solo supporto di legno ed appena un pezzetto di formaggio, ci viene servito il primo scelto da entrambi, consistente in triangoli di ricotta di Rosola e basilico con pomodoro fresco, un’opzione che si rivelerà particolarmente azzeccata per la stagione, un piatto coloratissimo, leggero e delicato, sostanzialmente dei sottili tortelli di forma triangolare con un bianco ripieno di ricotta eccellentemente legati dal pomodoro fresco.
Terminata con i primi la bottiglia di vino, avvicinandosi il momento del piatto forte, scegliamo di affrontarlo in compagnia di una bottiglia di Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena Premium Cleto Carli, un Lambrusco autentico, di carattere, corposo e sicuramente più adatto ad accompagnare la costata di manzo con patate, foglie di stagione e senape che entrambi abbiamo scelto come secondo piatto di questo pranzo che non deve preoccuparsi di calorie, grassi e conto finale.
La portata è sontuosa, la carne è presentata quasi sommersa di foglie di lattuga di vari tipi cosparse di gocce di aceto balsamico, con in cima un pugno di ottime patate al forno di forma allungata e con una macchia di senape gialla sul bordo del piatto, la cottura rasenta la perfezione, la qualità della carne è indubbiamente eccellente, la quantità è quella giusta per un secondo piatto robusto, tanto gustoso quanto sostanzioso.
In chiusura, terminata ancora incredibilmente sobri anche la seconda bottiglia di vino, chiediamo, anche in questo caso al di fuori del menù, un sorbetto al limone, che ci viene però proposto, in sintonia con quanto descritto dal menù stesso che prevede tra le opzioni frutti di bosco con crema gelato, in una coppetta coperto appunto di ottimi e freschissimi frutti di bosco, fine pasto ideale per una calda giornata d’estate.
Il caffè finale accompagna le nostre ultime chiacchiere, che proseguiranno poi per tutto il pomeriggio, tra due passi per digerire nel centro di Zocca ed un prolungamento della gita in auto alla ricerca di strade in salita, così insolite da suscitare ancora curiosità in noi gente di pianura, e di altre località a noi sconosciute fino ad una sosta in quel di Montese, per un’arrampicata da ragazzini incoscienti fino a quel che resta del suo castello, raggiunto a caro prezzo, con il cuore in gola ed un fiatone da pensionati.
Giunto il momento del ritorno, riprendiamo malinconicamente la via di casa, rattristati dalla banalità di strade in continua discesa e poi piatte come la pianura che le contiene, arrivando infine in un ancora soleggiato e quanto mai afoso capoluogo, dove le nostre strade finiscono per dividersi.
Salito in auto, lascio rapidamente, senza rimpianti e senza voltarmi indietro una città certamente mai amata, ma se possibile ancora più grigia, opprimente e piena di cemento di quella dei miei ricordi di studente, allontanandomi in fretta prima che qualche suo solerte amministratore o chi per esso mi presenti il conto, oltre che per il suolo che ho osato occupare, anche per la peraltro mefitica aria che ho avuto la sfrontatezza di respirare e ritorno a quella pianura matrigna, afosa e purtroppo ora anche tremante, scossa e piena di crepe, ma che è ancora casa mia tanto quanto Modena non potrà mai esserlo.
Il conto pagato per il pranzo ammonta alla fine a 105 euro per due persone, così suddivisi:
2 coperti 4,00 euro
1 bottiglia di Leclisse 13,00 euro
1 bottiglia di Vecchia Modena 11,00 euro
1 bottiglia di acqua naturale 2,00 euro
1 antipasto 8,00 euro
2 primi 16,00 euro
2 secondi 40,00 euro
2 dolci 8,00 euro
2 caffè 3,00 euro

Consigliatissimo!!

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[Reginalulu]
16/07/2012
bè....bellissima cuggy. Una descrizione della città assolata e calda, degna di un romanzo. Complimenti!emoticon
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[carolingio]
16/07/2012
Più ancora del caldo, condivido la spossatezza e la triste malinconia che ti prende in città per le strisce bianche di una volta, al posto delle blu attuali...emoticon

qui da me i "grassatori" ha fatto di peggio, hanno già inventato le strisce giallo-blu, ben più temibili di quelle blu... emoticon

... però, mica male anche il conto di questo posto eh... emoticon
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[joy]
17/07/2012
Bella recensione emoticon complimenti per la descrizione attuale del territorio dove viviamo emoticon
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[Zemian]
17/07/2012
Molto bella la prosaica descrizione dell'esperienzaemoticon.

Ed anche elegantemente caustica, visti i riferimenti corrosivi a ciò che non aggrada.emoticon
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[Gerry]
18/07/2012
Enfatico il conto ed enfatica l'ossessione critica di una Modena che non si comprende perchè "brutta" e desolata, al di là di un piano parcheggi estremamente criticabile e strutturato per diventare prelievo diretto e, quindi, meno equo di altre forme.
Ma non credo che i paesotti della Bassa, a cui va anche il mio ricordo di "novese", possano vantare virtù amministrative molto migliori del capoluogo. La nascita, nell'Italia dei campanili, non alimenta solo ataviche tradizioni ma, ahimé, moderne tenzoni che sento un poco asfittiche.
Le strisce, si sa, dividono ...
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[tranzollo]
01/08/2012
Modena per diversi motivi non sarà di grande appeal, ma anche i paesi della nostra Bassa...E' proprio il caso di dire che se Sparta piange, Atene non ride. La verità è che la Val Padana, con buona pace del povero Bossi, è una delle zone meno entusiasmanti dello stivale, lo dico a malincuore perchè nella "Padania" ci sono nato e ci vivo.Ma mi accorgo della differenza tutte le volte che vado in vacanza in Toscana, in Liguria, ma anche nel nostro Sud dove pur con difficoltà di vario tipo si riesce a vivere sicuramente meglio e più a misura d'uomo.