La posizione è ottima, sia dal punto di vista climatico che da quello culturale, da qui infatti si può godere della brezza proveniente dal Panaro e si può ammirare la maestosità della rocca ottocentesca di Vignola che svetta proprio sopra le nostre teste
situato dove prima c’era un circolo ricreativo per anziani è stato rivisto in stile vagamente western, con grandi tavolate e panche scure, poi una nota fantasiosa con altri tavoli ricavati da grandi botti servite da sgabelli forse un po troppo alti, mi sembrava di essere un gufo sul trespolo,
un piccolo palco rialzato e coperto, sull’idea del privè tipo disco, ai due estremi l’isola del bar e quella della cucina
il servizio è affidato a ragazzi giovani, molto giovani, veloce e attento, anche se la serata non fa testo perché saremo massimo 8 in tutto il pub, il menù non è molto ampio e soprattutto la parte della stuzzicheria comprende quasi esclusivamente patatine fritte, olive all’ascolana, hamburger, insomma tutta roba surgelata che non necessita di particolari competenze in cucina
il mio socio ordina una birra media mentre io mi butto su un calice di Teroldego, che arriva in un’ampio calice, il vino sarebbe anche buono ma è decisamente troppo caldo, ok che vuole servito a temperatura ambiente ma qui si esagera, a contatto con le labbra regala una sgradevole sensazione di calore
in linea di massima il locale è carino, niente di eccezionale ma carino, la fascia di clientela che ambisce di poter attrarre è quella dei giovani/giovanissimi e da quello che mi è stato raccontato sembra che sia riuscito
Consigliato!
[MOne]
15/07/2012