Questo è un locale nuovo, inaugurato da una settimana,e mi è sembrato opportuno collaudarlo subito per vedere se il titolare, Luca Santini, lombardo, proponeva il repertorio gastronomico della propria regione. Da qualche tempo da noi aprono, riscuotendo un buon successo, locali specializzati in cucina regionale, piemontese, romana, siciliana,lucana, e questo mi pare molto interessante, essendo un modo comodo per apprezzare una gastronomia nuova, differente da quella di casa nostra.
Il ristorante offre una cucina ricercata composta da piatti raffinati molto originali che si affiancano a quelli più classici della tradizione gastronomica emiliana e anche lombarda come il risotto con zafferano, osso buco e midollo e la sempreverde cotoletta alla milanese. Per chi è dotato di uno stomaco a prova di bomba, ci sarà in programma,in futuro, una serata dedicata alla famosa cassoeuela.
Entriamo dopo aver prenotato, il locale, non grandissimo e sviluppato su due livelli, è ormai pieno alle nove di sera, buon segno. Musica soft di sottofondo, arredamento minimal che a me personalmente piace poco ma va tanto di moda e quindi mi adeguo. Molto professionale il titolare, eleganti e disponibili i camerieri.
Iniziamo con crespelle di patate con foie gras per me : piatto ottimo, molto raffinato, decisamente particolare. Mia moglie sceglie invece gnocchi di patate con salsa di taleggio e radicchio, altro piatto da segmalare, gnocchi buonissimi e ben mantecati col taleggio ed il radicchio. Fin qui siamo da five. Poi purtroppo scontiamo il periodo di rodaggio del locale e così i secondi arrivano dopo quasi un'ora, effettivamente un po' troppo. Secondi comunque di livello,un petto d'anatra alla Pirletta per me, trattato col Porto e guarnito di frutta caramellata, molto buono, e un arrosto alla Bertuccia per mia moglie, decisamente comico il nome, ma comunque molto ben strutturato il piatto, composto da rotolo di coscia di faraona con frittatina, avvolto da pancetta e su un letto di purea di piselli e pistacchi. Una piacevole sorpresa è stato anche il vino consigliatoci dal titolare (manca ancora la carta dei vini), un Rosso del Caminone Santa Croce del 2009, ottenuto da uve Merlot e prodotto nella provincia di Lecco, di buon carattere senza essere eccessivamente pesante. Terminiamo con due caffè e le solite due immancabili grappette morbide. Conto finale 80 euro in due, con uno sconto di sette euro.
Il posto vale sicuramente una visita, non dò il massimo per i tempi di attesa forse troppo lunghi, ma è un locale che per me potrà arrivare comodamente a cinque cappelli.
Consigliatissimo!!
[Reginalulu]
22/04/2012
E per la serata della cassoeuela, io ci sono, contami pure !!!!!!