Non ho l'abitudine di festeggiare San Valentino poiché non la considero una festa, però era da tanto tempo che io e il mio lui non andavamo a cena insieme, perciò ho prenotato in concomitanza con San Valentino.

Arriviamo puntuali alle 20.30, l'ambiente è molto intimo sia perché la sala è piccola sia perché per l'occasione tutto il locale era illuminato da luci soffuse. Ci accomodiamo al nostro tavolo: tovaglia rossa, petali di rosa (finti) e menu di San Valentino pronto per essere consultato. Il ragazzo che prende le ordinazioni è molto gentile e desumo che sia anche il titolare, comunque ordiniamo:

1 crostini con crema di gorgonzola e asparagi
1 polpette padane
1 pappardelle al pesto con scampi
1 pappardelle al ragù piemontese
1 sformatini di scampi e funghi
1 rosa di parma (arrosto farcito con prosciutto crudo)

Da bere:
1 acqua naturale
mezzo litro di Lambrusco

Come entrée ci viene offerto un bicchiere di prosecco e un piattino di salame. Dato che io non mangio carne cedo l'intero piattino alla dolce metà
Per quanto riguarda il cibo, beh, i miei crostini erano spaziali! Veramente ma veramente buoni, il gorgonzola era ottimo ed era ben bilanciato con gli asparagi, nel senso che il formaggio non copriva il sapore delicato dell'asparago. Erano tre crostini ma io mi sarei mangiata mezzo metro di pane farcito in quel modo!

Il primo purtroppo non mi ha fatto impazzire...la pasta e il pesto erano insipidi, però i due scampi che guarnivano il tutto erano ottimi. Freschi, cotti il giusto e saporiti. Le pappardelle al ragù del mio lui invece sono state divorate in poco tempo, segno che gli sono piaciute

I secondi arrivano dopo una breve attesa e sono molto buoni. Non so come fosse l'arrosto del mio moroso perchè non l'ho assaggiato, ma lui l'ha gradito molto, tant'è che ha ripulito il piatto dal sugo con un pezzo di pane (non è chic, ma quando una cosa è buona c'è poco da fare!). I miei sformatini erano mooooolto buoni, mi hanno fatto dimenticare il primo così così. Erano molto morbidi, la consistenza ricordava le mousse, i funghi erano tagliati a fettine sottili e il sapore degli scampi spiccava nonostante l'inconfondibile sapore del fungo. Buoni buoni davvero.

In teoria dopo i secondi eravamo già a posto, ma la gola ha prevalso, perciò abbiamo ordinato anche due dolci. Per me bonèt, tipico dolce al cucchiaio piemontese. Per lui mousse al cioccolato bianco con pistacchi e scaglie di cioccolato. Non avevo mai mangiato il bonèt quindi ho voluto sperimentare, purtroppo però non amo i dolci liquorosi e lì c'era del rum, quindi ho fatto cambio col moroso al quale invece è piaciuto molto. In cambio mi sono presa la sua mousse che invece era eccezionale: dolce al punto giusto, morbida senza lasciare la sensazione di grasso sul palato.

Conto: 75 euro. Direi un prezzo giusto sia per qualità che per quantità di cibo ingerito. E poi il titolare mi ha regalato il calendario da avvinazzati che mi piaceva tanto. In pratica un calendario da tavolo composto da quattro bottiglie di Lambrusco

Consigliatissimo!!