Ritorno nella trattoria che era dell'amico Frittella, che nel frattempo ha cambiato gestione. Ora il locale si dedica ad una cucina emiliano-piemontese ed è anche pizzeria. La sala è sempre la stessa, piccolina, con tavoli ravvicinati,con un po' di confusione, però caratteristica. I titolari sono gli stessi del locale omonimo di Castelvetro che penso sia ormai chiuso da tempo.
Cominciamo con una tartare di fassona al coltello con tartufo, decisamente buona, anche se il tartufo non era dei migliori, e con un crostino con salsiccia e toma piemontese,buono anche quello. Si prosegue con una bagna cauda per me ed un pollo al lambrusco per madame. Discreta la bagna cauda, anche se ne avevo sentite di migliori, e discreto anche, secondo mia moglie,il pollo al lambrusco.Il tutto accompagnato da un notevole Barbaresco Punset biologico DOCG del 2004, decisamente la cosa migliore della cena.
Terminiamo con due caffè.
Il prezzo finale risente naturalmente della scelta del vino (30 euro); non si mangia male, per la verità, ma avevo aspettative diverse. Forse sarebbe meglio che alcune specialità particolari piemontesi venissero meglio valorizzate, tralasciando magari altri piatti emiliani che obiettivamente si possono trovare in qualsiasi altro locale.
Consigliato!
[zingaraia]
12/12/2011
vi siete trattati bene.