Sebbene la serata prometta pioggia, la Papera (leggete la moglie) decide di andare a mangiare qualcosina fuori. Considerato l'amore per la pizza magari napoletana, ed avendo in precedenza letto diverse recensioni del locale in qquestione, ci dirigiamo colà con tante speranze...
Il locale, non lo frequentavo da quando si chiamava La Gola, a mio parere è un poco sovradimensionato con parecchi addetti ai lavori che con molta gentilezza ti instradano al tavolo pappatorio. Dicevo tavolo in legno con sopra una tovaglietta posta in diagonale che tende a scivolare in qua ed in la con navigazione perigliosa dei bicchieri a rischio frantumazione fuori dal perimetro. Una signorina ben paludata in divisa ci porta il menù della casa.
Optiamo per una pizza margherita per il povero io, un polipo in insalata per la Papera e il tutto bagnato con acqua naturale come si conviene agli addetti del Viale del Tramonto.
Arriva il tutto in tempi rapidissimi e iniziano le danze delle mascelle: la pizza ha una buona pasta, il bordo alto quanto necessita con un oceano pacifico di pomodoro e fior di mozzarella in quantità farmaceutica (espressa in milligrammi). Fortunatamente io vado matto per il pomodoro, pertanto se non da guinnes la trovo buona. Il polipo della consorte disteso su un letto di insalatina, naviga in abbondante succo di limone con modestissime gocce di olio ed inoltre è abbastanza tosto come cottura; pazienza.
A corollario dell'evento (essa, la moglie) chiede una zuppa inglese per togliersi il saporino del limone polipesco. Arriva un mattoncino della predetta freddissimo con un colore indefinito tendente al rosino (alchermes forse? Mah!)
Morale non un soddisfacimento massimo, ma tant'è.
Lo scontrino fiscale n. 011 recitava così:
n. 2 coperti €. 4,00
Acqua €. 2,00
Margherita €. 5,00
Polipo €. 8,00
Dolce €. 4,00
Poteva andare meglio..
[Reginalulu]
08/11/2011