Assomigliano al ciuffo di qualche mio alunno che ha litigato col cuscino nelle ultime ore di sonno, per la preoccupazione di una verifica o di un’interrogazione, e che poi, senza pettinarsi, si è gettato sul capo una smanata di gel tirando verso l’alto, facendo molto Goku.
Un sussulto di preoccupazione della nostra terra, stanca, questo parevano i Sassi di Rocca Malatina visti dal cortile dell’agriturismo, autorevoli ed imponenti.
La corte è proprio bellina, ancora in fase di completamento della ristrutturazione, ma l’edificio principale è terminato, è tutto di pietra a vista, con gronde e tettoiette in legno, nonché un bel gattino grigio che fa subito fare le fusa a... Cioz!
Ma noi, su indicazione dei gestori dell’agriturismo, andiamo dalla parte opposta, ci fanno fare il giro dei ponticelli di legno, un’oretta e mezza di discesa e risalita all’ombra di un bosco di faggi (che speravamo più fresco), passando e ripassando i ruscelli che poi, più avanti, si buttano nel Panaro.
Io e Furz siamo in coda nella salita del ritorno, abbiamo la scusa dei ginocchi malandati.
Ci catapultiamo all’interno dell'agriturismo alla ricerca di acqua fresca, perché il caldo fuori è notevole: carino anche dentro, dove predominano ancora la pietra e il legno e dove ci raggiungono anche Golosona e Mauro, che non hanno fatto la camminata.
I bagni sono nuovi e puliti.
Da bere, oltre all’acqua (saranno 5 le bottiglie da litro di minerale gasata, alla fine!), seguiamo la voglia di bianco del Furz e la non-voglia di Pignoletto di Cioz. Il risultato è un bottiglia di Ortrugo frizzante della Cantina Pusterla di Vigolo Marchese, bottiglia che verrà poi raddoppiata.
Avevo già bevuto un Ortrugo fermo un paio di anni fa, che mi pareva più profumato, ma non è male neanche questo, del 2010 e leggerino (11,5°), vivace e lievemente aromatico.
Non passa molto tempo da quando siamo seduti a tavola, che arrivano gli antipasti.
Una ciotola di ricotta, molto buona… ma per sei persone... non molto grande (ad occhio circa 12 cm. di diametro)... forse ne potevano portare un’altra...
Una ciotolina di marmellata di mirtilli, una ciotolina da circa 6 cm. di diametro... di quelle che ti danno per fare la colazione alla mattina in albergo... vivaddio... buona la marmellatina... ma vivaddio...
Un cesto con dodici gnocchi fritti, fatti, mi sembra, con farina integrale, che avevano un ottimo sapore di strutto. Io non me ne intendo molto di gnocchi fritti... ad esempio, mi chiedevo perché tutti li apprezzano “non unti” quando sono fritti nello strutto... come fanno a non essere almeno un po’ unti?
Comunque a me parevano molto buoni e “NON PARTICOLARMENTE UNTI”
Assieme ci è stato portato un piatto con “numero sei” fette, spesse, di prosciutto crudo, buono.
A mio modestissimo avviso, se il prosciutto lo tagliavano più fino, di fette ne portavano diciotto e si mangiava meglio... però è solo un parere personale, determinato forse dalle ultime mie vicende spagnole, dove sono stato imbottito di prosciutto tagliato grosso, che non riesco ad apprezzare a pieno.
Per non risultare eccessivamente critico, dico che ho la sensazione che queste siano disattenzioni non volute, anche perché, dopo che ci siamo decisi, su nostra richiesta è stato subito raddoppiato sia il cesto con gli gnocchi sia il piatto con... “NUMERO SEI” fette di prosciutto
Il servizio è veloce e cortese, ogni nostra richiesta viene esaudita in men che non si dica.
Tra una chiacchiera e l’altra arrivano i primi, in porzioni stavolta molto abbondanti.
Rosette: io non le avevo mai mangiate (non esistono dalle mie parti), la cottura delle lasagne mi è sembrata perfetta, buona pure la besciamella e buono il crudo cotto dentro. Forse un po’ indietro di sale, cerco di ovviare col parmigiano grattuggiato.
Tortelloni verdi alle noci: buoni anche questi, solo che la cuoca deve avere un suo problema personale col sale, che manca quasi del tutto anche qui. Per me una manna, perché all’ultimo controllo avevo la minima un po’ alta
Risotto con i funghi: io non l’ho mangiato ma la Marta risulta poco contenta. Il riso usato appariva parboiled... non Carnaroli... e poi probabilmente in parte precotto... i funghi poco saporiti... insomma...
La Ornella Golosona vedo però che non fa una piega e deposita nel suo piatto sia un bis di tortelloni che un bis di risotto, rastrellando per benino il vassoio...
Furz abbozza un tentativo per apprezzare l'ipotesi di ordinare un secondo, ma viene subito incenerito dalla sua dolce metà
Fuori dalla finestra noto che il ciuffo dei Sassi sembra più arruffato, così addolciamo il nostro pasto con un vassoio pieno di piccoli bocconcini di torte, non capisco se fatte in casa, comunque gustose, una crostata di marmellata di mirtilli (mi sembra di mirtilli) ottima, una di cioccolata, buona, una di ricotta, ottima, una di limone, buona. Per lo meno questo è il mio giudizio. I cubettini non erano enormi, ma per me va bene così.
Non va bene così per Ornella, Mauro e Marta che ordinano un supplemento dolce. Ho sentito il commento solo della “mousse” di cioccolata del falchèto: “budìn fato co le bustine...” Lei è sempre drastica... ma l’ho assaggiato anch’io e non era il massimo.
Caffè per quattro, il gestore ci vuole offrire una grappa, ma decliniamo gentilmente l’invito per via della guida.
23 euro a testa il conto, che a me sembra giusto.
Gli aspetti positivi, per me, superano quelli negativi, che pure non mancano. A tutto ha supplito la compagnia, che è stata da cinque cappelli, e che è proseguita per parecchio all’ombra degli alberi del cortile, sotto un tiepido venticello.
Si dice che il tabacco fa male, ma stavolta devo dire che quello egiziano (motivo originario dell’incontro) ha fatto bene, almeno per il momento dello scambio. Si riuscisse a non esagerare, sarebbe questa la funzione originaria del tabacco che aveva per i Sioux: stare insieme come abbiam fatto e scambiarsi quattro opinioni in tutta tranquillità, interrotti solo dal passaggio di due eleganti cavalli marron, guidati da un fantino e da una ragazza, e partiti proprio dall’agriturismo.
Consigliato!
[Reginalulu]
15/08/2011