"Se qualcosa non va per il verso giusto, devi sforzarti di farcela andare. Se pensi che potrebbe piovere, alla fine pioverà..." (Clint Eastwood)
A me la pioggia piace.
Sarò l'unica? chissà
Di solito con la pioggia sto rintanata in casa o nel mio ufficio (che poi è accogliente come una casa) con un bel sottofondo di musica rigorosamente triste e malinconica, circondata dai libri che amo.
Ma oggi, pioggia o non pioggia, il cuore mi dice che è meglio uscire e vedere gente, per non rischiare il già precarissimo equilibrio mentale.
Quindi passo da Selvaggia e decidiamo di provare la Nuova Osteria i Cinque sensi alla Pomposa.
Mentre arriviamo, a piedi, la pioggia ci risparmia, ci bagna solo qualche goccia, piacevole, delicata.
Ci accoglie l'amico Frittella, che per qualche tempo fa il "supervisore" (come si è definito) e lo abbracciamo senza risparmiare le braccia e i baci.
Ci presenta come si conviene ovvero, terroristicamente, come dei "boss di gustamodena" (non ce ne voglia il vero e unico Boss) a Gianluca e al suo staff.
Non dobbiamo incutere molto timore comunque
Ci accomodiamo fuori, che tanto non pioverà (le ultime parole famose) e ordiniamo, dopo aver visionato la lavagnetta all'entrata che accoglie il menù.
Scegliamo :
2 antipati : insalatina di rucola con funghi freschi e scaglie di parmigiano
2 primi: uno gnocco al ragù per me e un tortellino in brodo per Selvaggia
1 bottiglia d'acqua e un quarto di rosso fermo sfuso
Tanto per cominciare.
Il servizio sulle prime fasi si dimostra un tantino lento, ma non voglio davvero misurarlo oggi.
Certamente c'è da prendere confidenza con il luogo, fuori e dentro e le persone che continuano a spostarsi non sapendo se piove o no.
I tempi della cucina sono invece fenomenali, perchè a circa 5 minuti dall'ordinazione abbiamo già le nostre insalatine sul tavolo.
Squisite. Sublimi.
Un piatto semplice, appena condito...ma ingredienti di primissima qualità.
La rucola bella soda, i funghi freschissimi, il formaggio saporito.
Un mix di sapori discreti, che vengono completati da una generosa aggiunta di olio extravergine di oliva superlativo.
Non è semplice fare bene i piatti semplici, ma questo era davvero perfetto.
Dopo aver scarpettato con l'olio senza ritegno, arrivano i primi.
Gnocchi con il ragù buonissimi: ragù saporito, buona aggiunta di pomodoro per nulla acido.
I tortellini davvero, davvero da gara. Brodo compreso.
Ne ho assaggiati alcuni perchè, come dice Selvaggia, il tortellino si apprezza con il tempo
Intanto tuona e rituona e tutti gli altri avventori si sono messi al coperto.
Tranne noi, ovviamente, che ci intratteniamo con Frit a chiacchierare e a bere (nòvità assoluta).
Quando si scatena il temporale abbiamo appena scelto il dolce: una fetta di Tarte Tatin (una sorta di torta di mele rovesciata).
La pioggia cade obliqua e ci costringe a cambiare sede, rifugiandoci all'interno.
Io, in puro stile avvinazzati, mi ricordo di portare dentro il bicchiere di vino, ma non la borsa, che viene recuperata dal prode Frittella.
Il tartaten ci viene servito in piatto caldo. Anche qui la qualità si percepisce: le mele sono fantastiche.
Con il dessert Gianluca ci allunga de bicchieri di Mesicaseu, passito di Moscato, fatto da uve stramature, facendosi amare all'istante.
Il passito è e c c e z i o n a l e !
Me lo bevo tutto, ben sapendo che i miei neuroni ne subiranno un colpo non trascurabile.
Per oggi abbiamo finito (non senza un certo dispiacere) di mangiare e bere.
L'impressione è che questi ragazzi "spaccheranno" senz'altro.
Perchè c'è la passione, che si avverte ovunque, perchè il posto è senz'altro indovinato, e perchè ci sono i consigli di Frit, che secondo me non sono da trascurare.
La pioggia non cade più.
Rimane nell'aria il piacevole profumo delle pietre bagnate, la sensazione di galleggiare in un mare di goccioline d'acqua e la testa un po' più leggera.
Mezza alticcia e con la pancia bella piena mi viene in mente, oggi, che mi manca il suono di una risata, che non sento da tanto.
Poi Selvaggia che mi fa vedere i suoi pantaloni preferiti in una vetrina scaccia anche questo pensiero....
Andiamo a lavorare.
"Gli occhi non sanno vedere quello che il cuore vede
La mente non può sapere quello che il cuore sa
L'orecchio non può sentire quello che il cuore sente
Le mani non sanno dare quello che il cuore da "
(Jovanotti - Temporale)
Consigliatissimo!!
[carolingio]
01/06/2011
Complimenti per il vino salvato dalle acque ... c'è una scuola a riguardo...