Siamo il solito gruppone familiare che di tanto in tanto, quando gli incastri degli impegni familiari e delle varia figliolanza lo permettono si ritrovano attorno ad un tavolo il sabato sera.
Salto nel buio per la scelta di questo San Carlo di Monteombraro guidati dal ''sentito dire'' che fanno i borlenghi il sabato sera.
Avutone conferma telefonicamente prenotiamo, arriviamo perfino in anticipo alle 20.15 di un sabato sera sferzato da un brezza non indifferente.
Il ristorante è accogliente soffitto in legno e muri in pietra, ci sono 5-6 tavoli occupati con non piu di 3 persone per tavolo, la nostra tavolata campeggia al centro della sala piu' grande, devo dire che dopo il nostro arrivo giurerei che non è arrivato nessun altro avventore o almeno qualche sporadico tavolino da 2, questo ci permette di godere di una cena in un ambiente familiare (forse eravamo noi che disturbavamo gli altri commensali)....bando alle ciance...la nostra ordinazione è come sempre, in questi casi, molto semplice, gnocco tigelle borlenghi annessi e connessi.
il gnocco e le tigelle vengono portati non in quantita eccessiva ma con un giusto timing, per assaporare con calma prodotti sempre caldi, affettati lardo formaggi ecc sono di buona qualità, senza eccellere, ma sono anch'essi ben bilanciati tant'è che siamo arrivati alla fine senza dover chiedere rinforzi, buonissimo lo spezzatino alla cacciatora di capriolo anche se un po' troppo salato.
capitolo borlenghi: inizialmente arrivano un po' a rilento, vengono serviti su piatti di plastica usa e getta e tendono ad essere un po' freddini, al morso ed alla masticazione risultano un po' troppo ''compatti'' giusta la calibratura del condimento. Anche qui a detta di alcuni commensali sembra eccessiva la percezione di salato. come sempre nel finale borlenghi a go-go per il rallentamento delle richiesta degli altri tavoli.
io non bevo vino, ma sono state ordinate due bottiglie di lambrusco campanone, piu svariate acque, 7 sorbetti e altrettanti caffè. Come ormai uso da tempo dividiamo salomonicamente il conto per le teste, avendo ormai tutti dei figli che mangiano come gli adulti, il tutto fa 17.50 euro a testa, prezzo che ritengo equo per quanto usufruito.
La mia classifica personale vede al primo posto il gnocco fritto, seguito dalle tigelle ed un gradino sotto i borlenghi. Locale presumo a conduzione familiare che vale comunque la pena di tenere in considerazione per una cena in tranquillità.
Consigliato!
[Reginalulu]
21/04/2011