C'è una via, nel centro di Bologna, che alcuni di noi chiamano "quella delle villette a schiera"; è abbastanza improbabile, infatti, trovarle altrove, in quanto troppo moderne per la storicità della città.
Siamo in via San Rocco, stradina chiusa in parte al traffico che collega via del Pratello a via Riva Reno, a pochi passi dai Viali.
Proprio a fianco a queste villette, in una zona in cui è stata praticata una profonda riqualificazione, c'è questo locale, che molto probabilmente, per la struttura e l'aspetto, in tempi passati era un'officina meccanica o qualcosa di simile.
Casa Monica.
Ha aperto ormai da qualche anno.
Ne ero rimasto incuriosito notandolo un giorno che ero in zona, ma vuoi perchè non capitava mai l'occasione giusta, vuoi perchè nessuno me ne aveva mai parlato, ancora non ero riuscito a visitarlo.
Leggendone per caso in modo molto favorevole su un quotidiano poche settimane fa, mi sono convinto fosse arrivato il momento giusto per provarlo a cena.
Arriviamo come da prenotazione intorno alle 20.00.
Riusciamo a trovare un posto a pochi metri, ma dico subito che parcheggiare non è il massimo della facilità: siamo in centro, in una zona a traffico limitato, quindi a meno che non si disponga del pass, prima delle 20.00 non se ne parla di entrare.
C'è da dire che a pochi minuti a piedi si può tentare la fortuna in via Riva Reno, zona ricca di strisce blu e accessibile a tutti.
Siamo fra i primi, e possiamo scegliere in quale tavolo sistemarci.
Come detto, la struttura ricorda quella di un'officina: volta molto alta, perimetro regolare, porta d'entrata ricavata in un grande portone in ferro e vetro.
L'ambiente è molto piacevole, caldo grazie a diverse tonalità pastello che si alternano a righe nelle pareti, le luci sono soffuse. I tavoli, in legno scuro come le sedie, per circa 40 coperti, sono posizionati a giusta distanza l'uno dall'altro. Bella anche la vetrina bianca in arte povera dove sono posizionati calici, piatti e alcuni distillati.
Appena fatti accomodare, riceviamo i menù, la carta dei vini e ci viene chiesto che tipo di acqua vogliamo.
Nell'attesa, viene offerto un calice di prosecco ed una ciotolina di patè di olive nere da spalmare sul pane caldo (costo del coperto, 2,50 euro).
Il menù non è fisso, cambia ogni giorno.
Presenti quattro scelte per portata, due di carne e due di pesce.
Diversi piatti interessanti, non banali e non classici.
Da notare che tutti i prezzi non sono pieni, ma frazionati a 90 centesimi (classica tecnica di vendita per dare l'impressione di spendere meno - 9,90€ nell'immaginario collettivo è di gran lunga "meglio" che 10€).
La carta dei vini è raccolta, una pagina e mezzo, con poche scelte per le varie regioni.
Decidiamo di cominciare con un antipasto ed un primo, anche per capire la quantità delle porzioni. Poi nel caso si vedrà.
Andando entrambi sul pesce, abbiniamo ai nostri piatti un Sauvignon Lahn di San Michele Appiano.
Partiamo con un'insalata di polpo alla gallega, sedano bianco, carote, paprika dolce e lime per me, un carpaccio di branzino con finocchio, ravanello e arancio per il mio ospite.
Entrambi piatti freddi.
Bella la presentazione, a cominciare dal piatto di portata e della composizione visiva.
Buono il mio polpo, piacevole il retrogusto che rimane del lime. Il difetto è che il polpo è tagliato a rondelle sottili: in questo modo se ne può usare molto meno facendolo sembrare tanto, ma il sapore svanisce troppo in fretta. Fosse stato a tocchetti, sarebbe stato decisamente superiore.
Molto buono il carpaccio, invece: quattro belle fette, condite da un ottimo olio.
Passiamo quindi ai primi piatti.
Rimanendo sul pesce, entrambi scegliamo gli spaghettoni del pastificio Cavalieri con bottarga di tonno Marzamemi e broccoli.
Il fatto che venga specificato sul menù che il tempo di cottura impieghi 18 minuti fa capire che la preparazione sia espressa.
Qui la porzione è decisamente abbondante: due bei piatti fondi, colmi.
Gli spaghetti sono ottimi, la cottura è perfetta e al dente come piace a me.
Piacevole l'abbinamento di gusti, con i broccoli sbollentati che si amalgamano perfettamente alla pasta. Buona e profumata la bottarga grattugiata, anche se a pezzetti sarebbe stata perfetta.
Siamo già sazi, quindi decidiamo di fermarci.
Fra i secondi, avrei scelto sicuramente un trancio di tonno al sesamo, che ho visto passare nei tavoli vicini e che, dall'aspetto, era molto invitante.
Ci alziamo per pagare nel momento in cui la sala si è completamente riempita, e considerando che è un lunedì sera, direi che il posto piace molto.
Il totale è di 66,10 euro, maledetti decimali, scontati a 66 tondi, così composti:
2 coperti, € 5,00
1 vino, € 18,50
1 acqua, € 2,00
2 antipasti, € 18,80
2 primi, € 21,80
La qualità delle materie prime c'è tutta.
Il locale e la pulizia, anche.
Il servizio delle due ragazze in sala, preciso e sorridente, meno quello del titolare.
Insomma un posto piacevole, dove vale la pena fare un giro, almeno per provarlo una volta.
Poi si vedrà.
Consigliato!
[joy]
02/03/2011