Pane di castagne
Scritta il: 21/08/2012 Difficolta: Principiante Tempo: 20 min. + 3 h circa lievitazione + 40 min. circa cotturaIngredienti
Per una pagnotta:
200 g di farina di castagne
300 g di farina tipo 0
1 bustina lievito di birra (la mia solita è da 10 g, comunque deve essere idonea per mezzo chilo di farina)
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di sale fino
1 cucchiaino di zucchero semolato
280-300 ml di acqua per impastare (o quanto basta)
Procedimento
Stuzzicato dall’apertura della nuova sezione “prodotti da forno” e come promesso alla Dyna, sono a riportarVi un’altra ricetta che proviene direttamente (guarda caso) dal mio personale history channel.
Durante tutta l’infanzia e la prima adolescenza ho consumato tonnellate di pane e prodotti da forno di ogni ordine e grado, causa chiamiamola “deformazione professionale”, pertanto non è così difficile ricordare un odore, un colore, un sapore di questi alimenti che mi riporti piacevolmente indietro nel tempo.
Taluni di questi sapori cerco di ripropormeli anche ad oggi, anche se con un po’ di cautela visto che il metabolismo non è più suino come quello di un tempo (all’epoca si bruciavano 6460 Kcal al giorno!).
In questo caso specifico la stimolazione dei sensi avviene principalmente con l’olfatto… l’odore del pane di castagne in cottura ha dell’incredibile! Vista la poca frésca che avevo in bisàca da monello, facendo di necessità virtù era una sorta di sostanza stupefacente naturale inalare il fumo delle pagnotte che uscivano dal forno… quell’aria dolce e profumata tingeva d’allegria le mie giornate, quel sapore intenso donava l’energia per mille marachelle.
Per passare un’allegra serata tra amici, invece della solita partita a Pigugno o del gioco dellE bottigliE (inesorabilmente bevutE) proponete un originale passatempo: la snasuplata del pane di castagne! Escono le pagnotte dal forno… un burazzo sulla mazzuccone e via… aerosol di pane! Alé baràca! E subito dopo si mangia tout ensemble il pane… un momento di magica convivialità anche per il forte significato simbolico che il pane rappresenta.
Passiamo alla preparazione.
Mettete a sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida con zucchero dove riposerà per circa 20 min. (non bevetelo per evitare scene fantozziane).
In una ciotola mescolate le 2 farine, aggiungete olio, sale, mescolate ancora, aggiungete un po’ d’acqua quindi iniziate ad impastare. Poco dopo aggiungete il lievito sciolto e finite d’impastare aggiungendo acqua q.b.
Una volta creato l’impasto lasciate lievitare in luogo tiepido (sconsigliata la cuccia del cane) per circa 2 ore. Riprendete quindi la boccia, reimpastatela delicatamente un po’ per dargli la forma desiderata (operazione importante al di là della forma della pagnotta) e lasciatela lievitare per un’altra ora circa.
Infornate a forno caldo non ventilato a 180-200 °C per circa 30-40 min.; temperatura e tempo dipendono dal forno che avete (il mio cuoce a cannone quindi lo lascio a 180) e dalla forma della pagnotta (se avete fatto una boccia tamugna meglio stare sui 40 min.).
Nota 1: calibrate bene i tempi di lievitazione, con la temperatura Venusiana di questi giorni i tempi si riducono drasticamente.
Nota 2: la scelta ricade sul lievito in bustina perché normalmente è di comportamento più uniforme (minore rischio di “lievitini” morti o, detto tecnicamente, stressati), soprattutto in presenza di 2 farine diverse.
Nota 3: questa proporzione di farine in base alla mia esperienza è quella più equilibrata tra semplicità d’impasto (non tutte le donnine in ascolto hanno un braccio da discobolo), uniformità di cottura, bontà al palato.
Nota 4: spinto dalla ricerca sul prodotto, mi sono avventurato a provare a fare da solo la farina di castagne... un vero disastro, almeno per quanto mi riguarda lasciate perdere, l'én piò la fadìga che al gòst (la mia tastiera non mi consente di mettere gli accenti che vorrei sul dialetto... grrrr!)
Consigli degustazione: meglio mangiato appena sfornato (come tutti i prodotti da forno per sfruttare l’effetto camino dei Vs. nasoni), in abbinamento gradisco molto il prosciutto crudo (meglissimo un Modena Dop molto stagionato, The King of The Prosciuts) oppure uno speck (in questo caso meglio più sul giovane per apprezzarne la morbidezza)… o comunque prodotti sul salato che facciano da contrasto al dolcino del pane.
Nella remota ipotesi che ne avanzi e diventi duretto potete spezzettarlo con le mani e gettarlo in una gamella di yogurt naturale (senza zucchero o comunque non dolce, sempre per l’effetto contrasto) per fantastiche e sane colazioni.
Abbondando generosamente nelle dosi, questa colazione è utilissima per il carbo-loading dei ciclisti (infatti è la mia colazione).
Come alcolici in abbinamento brancolo nel buio, direi sempre la birra di castagne (e sempre ribadisco che non l’ho mai provata…).
Durante tutta l’infanzia e la prima adolescenza ho consumato tonnellate di pane e prodotti da forno di ogni ordine e grado, causa chiamiamola “deformazione professionale”, pertanto non è così difficile ricordare un odore, un colore, un sapore di questi alimenti che mi riporti piacevolmente indietro nel tempo.
Taluni di questi sapori cerco di ripropormeli anche ad oggi, anche se con un po’ di cautela visto che il metabolismo non è più suino come quello di un tempo (all’epoca si bruciavano 6460 Kcal al giorno!).
In questo caso specifico la stimolazione dei sensi avviene principalmente con l’olfatto… l’odore del pane di castagne in cottura ha dell’incredibile! Vista la poca frésca che avevo in bisàca da monello, facendo di necessità virtù era una sorta di sostanza stupefacente naturale inalare il fumo delle pagnotte che uscivano dal forno… quell’aria dolce e profumata tingeva d’allegria le mie giornate, quel sapore intenso donava l’energia per mille marachelle.
Per passare un’allegra serata tra amici, invece della solita partita a Pigugno o del gioco dellE bottigliE (inesorabilmente bevutE) proponete un originale passatempo: la snasuplata del pane di castagne! Escono le pagnotte dal forno… un burazzo sulla mazzuccone e via… aerosol di pane! Alé baràca! E subito dopo si mangia tout ensemble il pane… un momento di magica convivialità anche per il forte significato simbolico che il pane rappresenta.
Passiamo alla preparazione.
Mettete a sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida con zucchero dove riposerà per circa 20 min. (non bevetelo per evitare scene fantozziane).
In una ciotola mescolate le 2 farine, aggiungete olio, sale, mescolate ancora, aggiungete un po’ d’acqua quindi iniziate ad impastare. Poco dopo aggiungete il lievito sciolto e finite d’impastare aggiungendo acqua q.b.
Una volta creato l’impasto lasciate lievitare in luogo tiepido (sconsigliata la cuccia del cane) per circa 2 ore. Riprendete quindi la boccia, reimpastatela delicatamente un po’ per dargli la forma desiderata (operazione importante al di là della forma della pagnotta) e lasciatela lievitare per un’altra ora circa.
Infornate a forno caldo non ventilato a 180-200 °C per circa 30-40 min.; temperatura e tempo dipendono dal forno che avete (il mio cuoce a cannone quindi lo lascio a 180) e dalla forma della pagnotta (se avete fatto una boccia tamugna meglio stare sui 40 min.).
Nota 1: calibrate bene i tempi di lievitazione, con la temperatura Venusiana di questi giorni i tempi si riducono drasticamente.
Nota 2: la scelta ricade sul lievito in bustina perché normalmente è di comportamento più uniforme (minore rischio di “lievitini” morti o, detto tecnicamente, stressati), soprattutto in presenza di 2 farine diverse.
Nota 3: questa proporzione di farine in base alla mia esperienza è quella più equilibrata tra semplicità d’impasto (non tutte le donnine in ascolto hanno un braccio da discobolo), uniformità di cottura, bontà al palato.
Nota 4: spinto dalla ricerca sul prodotto, mi sono avventurato a provare a fare da solo la farina di castagne... un vero disastro, almeno per quanto mi riguarda lasciate perdere, l'én piò la fadìga che al gòst (la mia tastiera non mi consente di mettere gli accenti che vorrei sul dialetto... grrrr!)
Consigli degustazione: meglio mangiato appena sfornato (come tutti i prodotti da forno per sfruttare l’effetto camino dei Vs. nasoni), in abbinamento gradisco molto il prosciutto crudo (meglissimo un Modena Dop molto stagionato, The King of The Prosciuts) oppure uno speck (in questo caso meglio più sul giovane per apprezzarne la morbidezza)… o comunque prodotti sul salato che facciano da contrasto al dolcino del pane.
Nella remota ipotesi che ne avanzi e diventi duretto potete spezzettarlo con le mani e gettarlo in una gamella di yogurt naturale (senza zucchero o comunque non dolce, sempre per l’effetto contrasto) per fantastiche e sane colazioni.
Abbondando generosamente nelle dosi, questa colazione è utilissima per il carbo-loading dei ciclisti (infatti è la mia colazione).
Come alcolici in abbinamento brancolo nel buio, direi sempre la birra di castagne (e sempre ribadisco che non l’ho mai provata…).
[PIPPI]
2012-08-21
avevo appena postato una torta con la farina di castagne nella sezione bimby, ma chiaro è tutt'un'altra cosa
ti saprò dire
grazie