Finalmente in Valpolicella!
La trasferta per il pranzo a conoscere Carolingio era in programma da moltissimo tempo, e finalmente mercoledi' son riuscito a portare a compimento il proposito
Arrivo, con colpevole ritardo, nel bel centro di San Pietro in Cariano dove Carolingio mi aspetta (riusciro' ad essere puntuale, prima o poi?) e mi conduce su per le bellissime colline circostanti.
Grazie ad un tir che tenta di inerpicarsi per la stessa nostra strada, decisamente troppo piccola per lui, il ritardo cresce, ma il gentilissimo gestore ci accoglie senza scomporsi minimamente.
Il locale e' disposto su due livelli, al piano di sotto e' pizzeria e al piano superiore (ma essendo sul lato della collina risulta essere il piano terra, venendo dalla strada) e' dedicato al ristorante (nonostante la denominazione "trattoria", l'eleganza e il set-up dei tavoli me lo fanno chiamare "ristorante" )
Scegliamo un tavolo accanto ad una ampia vetrata dalla quale si ammira lo splendido panorama delle colline circostanti, e in lontananza si percepisce, la' in fondo, la pianura padana, e in mezzo a quella bassa foschia c'e' anche Modena. Nei giorni di cielo limpido, mi dice Carol, si può vedere distintamente il monte Cimone.
Non riesco a trattenere una considerazione sulle prospettive: da qui si "vede lontano", e penso a casa, dove le cose più lontane che vedo sono il condominio di fronte, e non riesco a non collegare la prospettiva intesa come effettiva visione dei luoghi, con la visione che si ha delle cose, delle persone, del mondo.
Strappo una risata al mio nuovo amico con questa stramba considerazione, che e' quasi un miracolo se uno che nasce e cresce nel piatto chiuso della pianura cittadina possa, in controtendenza col suo "visto", crescere con una visione del mondo appena più che condominiale.
Fortunatamente il gestore interrompe il mio vaneggiamento con le ordinazioni:
opto per tagliatelle alla fagianella e medaglioni di filetto di maialino in salsa ai 4 pepi. Carolingio, che conosceva bene il locale ma non aveva ancora assaggiato quei piatti, raddoppia. Aggiungiamo all'ordinazione una porzione di verdure.
Da bere, oltre ad una bottiglia d'acqua (che e' sempre buona educazione ordinarla ), un valpolicella classico Bonacosta di Masi, anno 2009, che si rivelera' uno splendido accompagnamento sia col primo che col secondo. Mi ha spiegato Carol che quel vino viene barricato per alcuni mesi in legno, ma l'aroma del barricato non prevale, e io l'ho trovato davvero molto gradevole.
L'ambiente soft, coi tavoli ben distanziati, ci consente di chiacchierare in modo molto tranquillo e abbiamo l'occasione di scoprire molti punti di convergenza su tanti argomenti, il che rende davvero piacevolmente intensa la conversazione.
I tempi di servizio sembrano assecondare i nostri, e la breve attesa e' riempita, oltre che dalle chiacchiere, anche da una bella ciotola di ottimi grissinoni e panini fatti in casa.
I primi son perfetti, tagliatelle fatte in casa, spesse, irregolari e giustamente ruvide, e il sugo gli si attacca che e' un piacere, gustosissimo ma non invadente il ragu' di fagianella, cotte perfettamente (per il mio gusto). La porzione non e' da camionista, ma e' quella che preferisco: se il primo e' troppo, poi mi schianto sul secondo
Il cortesissimo gestore ogni tanto appare e ci riempie i calici. La cosa normalmente mi imbarazza un po' , ma non in questo caso: la sua cortesia e discrezione sono davvero impeccabili, e si percepisce che il gesto non e' di convenienza, ma perché vuol far sentire a proprio agio i commensali, e fa davvero piacere.
Dopo un'altra quota di chiacchiere arrivano i secondi: i medaglioni sono piuttosto alti, e la razione si rivelera' quindi piu' che giusta. La salsa bernese ai quattro pepi (rosa, verde, nero e bianco) e' leggermente piccante, carne tenerissima e gustosa, un secondo perfetto che riprenderei assolutamente!
Ho assaggiato appena un po' del contorno (che tra l'altro ci hanno portato in porzione da due anziche' da uno), patate al forno, carciofi, catalogna, cipolle al forno cotte col vino e castagne: queste ultime mi son piaciute particolarmente, non avevo mai sentito questo accostamento tra cipolle e castagne, l'ho trovato ottimo.
Un buon caffe' ed un piattino offerto di sbrisolona fatta in casa, strepitosa, che ho dovuto assolutamente assaggiare, anche se ero gia' pienissimo.
65 euro il conto totale, che mi sembra giusto per quello che e' stato mangiato e bevuto, in quel contesto.
Saluto e ringrazio Carol, con cui e' stato un vero piacere condividere belle idee, questo ottimo pranzo e l'altrettanto ottima conversazione, e torno verso le mie prospettive di bassa cittadina
Consigliatissimo!!
[Reginalulu]
31/12/2010
Prima o poi andrò anche io a conoscere Carlo e l'affascinante posto in cui abita....e di cui tanto sento parlare