Eravamo rimasti positivamente colpiti da una delle nostre ultime, rare, novità locali trovate. Così, appena se n'è presentata l'occasione, il falchèto ha suggerito di tornarci.
E l'occasione è arrivata. Volevo capire bene da mio figlio che cosa pensa di fare da grande (a parte suonare la chitarra senza soluzione di continuità) e, come spesso accade da noi, gli proponiamo di parlarne mangiando fuori assieme.
Con lui c'è anche la morosetta, Giorgia.
Non vorrei ripetermi nella descrizione del locale, su cui mi sono soffermato nella precedente recensione. E' bellino, in una cascina isolata, in mezzo al verde, dopo un viale di vigneti, vicino all'Adige.
Ordiniamo anche stavolta il Custoza sfuso della Cantina omonima, mezzo litro, sempre 12,5° stimati. A differenza della cena precedente, adesso il Custoza è come si deve, non si sente che abbia preso aria, è leggermente mosso, opportunamente fresco e non freddo, un filo salinato, profumo di viole... evvài!... eccezziunale per me!
Due acque, una gasata e una naturale. Sul tavolo riconosco stavolta gli splendidi grissini di Belluno Veronese, croccantissimi, buonissimi, anche in versione con la cipolla, diversi da quelli che c'erano la volta precedente (molto buoni anche quelli, ma questi sono un'altra cosa!).
Non prendiamo i primi, ma, ricordando l'immensità delle verdure e dei secondi, ci buttiamo subito lì. Io e Stefano ci facciamo portare due mega filetti di manzo alla griglia. Tenerissimi, gustossimi, grandissimi. Mi faccio anche dire dalla proprietaria/cameriera dove vanno a prendere la carne. E' qui vicino a noi, buono a sapersi, gentile anche a rispondermi. Ero incerto se prendere la costata di puledro, ma poi so che i cavalli di solito vengono dall'estero (in questo caso, mi dicono, dal Canada) e le cose che arrivano da troppo lontano a me non hanno mai tanto sconfinferato.
La Giorgia prende una tagliata di manzo con porcini e grana. Ottima a suo dire, tenerissima (non avevo dubbi), piatto enorme, porcini tantissimi e freschi. Mia moglie prende il luccio con la polenta; l'avevo già assaggiato la volta prima e lo assaggio ancora, molto buono.
Le idee per l'Università, Stefano mostra di averle ben chiare, non occorre neanche discutere perché senza che gli dicessi niente, lui ha già scelto, e bene secondo me. L'uscita dalla maturità lo ha reso più sereno e consapevole. Idem, per idee chiare, anche la Giorgia, anche se... è ancora troppo presto per far certi pensieri...
Un po' prima dei companatici, a mo' di antipasto (buon tempismo della proprietaria/cameriera), e un po' assieme, arrivano i contorni. Straordinari in quanto a bontà, e parecchio copiosi.
C'è un vassoio pieno di zucchinetti tagliati per il lungo, impastellati e fritti trenta secondi prima. Penso che gli zucchini fritti (e ancora di più le fiore) siano tra le cose che mi piacciono di più. E questi erano veramente superlativi.
In un altro vassoione ci portano patate al forno (buonissime), zucchini tagliati a fettine sottile alla griglia, indivia pure alla griglia e pomodori gratinati.
In un altro vassoio ancora, melanzane al funghetto, pomodori alla griglia e carote tagliate per il lungo e saltate in una specie di salsa maionese, la cui esatta composizione mi risulta difficile individuare, ma era squisita.
Verdure fantastiche, non abbiamo avanzato niente ed era tanta roba.
Il conto totale è di 85 euro, mi sembra il giusto.
Stavolta, l'incertezza riguarda solo il fatto che non è una cucina difficile o creativa, per il resto, nulla che non andasse più che bene, anche i locali sono carini, non di lusso, ma curati. Sono leggerissimamente generoso nel giudizio complessivo, perché non c'è una via di mezzo e perché lo merita, veramente, il clima e il servizio sono stati dei migliori. Ma in ogni caso, chi legge, capisce, dalle due cene che ho fatto io, che è un ottimo posto da provare, assolutamente.
Riprendiamo la macchina e, con un po' più di tranquillità sul futuro bolognese di mio figlio, stiamo ad ascoltare i due piccioncini che... ci-ci-ci... pissi-pissi... ci-ci-ci... nel sedile di dietro dialogano tra loro sottovoce, con fare complice, tipico dei vent'anni... noi (io e il falchèto) non potremmo più farlo... dobbiamo parlar forte e chiaro, perché altrimenti c'è il rischio di non capirsi... eheheheh... per la possibile sordità incipiente che a volte, senza accorgersene, comincia ad arrivare dopo i cinquanta...
Imperdibile!!!
[joy]
15/08/2010
Passato questo caldo e dopo aver smaltito un pò, mi sà che un giretto in cerca di carne me lo concederò