Buongiorno a tutti.
La cena di ieri sera è stata decisa all'ultimo momento, il che provoca in me non poche difficoltà e turbamenti pre- e post- cena stessa.
In ogni modo, la scelta è caduta subito sul pesce, con un'indecisione su un paio di locali entrambi in lista per essere provati. Scegliamo per uno, Locanda Marcella a Marano sul Panaro: la condizione meteorologica è veramente delle peggiori, e continuerà a peggiorare via via che ci allontaniamo da Modena per addentrarci nel Fondovalle.
Il borghetto in cui si trova locanda è splendido: ieri sera alle 20 passate, con un tempo da lupi, le nuvole basse, la pioggia battente, vedere queste piccole finestre illuminate, in una piazzatta dal sapore antico, è uno spettacolo dolce, quasi natalizio, famigliare.
Entriamo e la Locanda si rivela un bel casale ristrutturato, con pietra e travi a vista, e un calore che nasce proprio dall'abbinamento ei materiali e delle luci che li animano. Siamo solo noi due e una coppia, che finirà la propria cena dopo breve.
Siamo accompagnati al tavolo da un ragazzo molto giovane, che ci servirà tutta sera: scopriremo essere un giovane studente della Scuola Alberghiera di Serramazzoni, intento a fare un po' di esperienza sul campo, al quale perdoniamo volentierissimo quindi qualche distrazione e incertezza. Diventerà un grande maestro di sala un domani.
Come d'abitudine bevo solo io, e mi faccio portare un calice di prosecco, a cui ne seguirà un secondo. Per entrambi, acqua frizzante. Al posto del pane, viene servito un cestino con striscioline di gnocco al forno tiepido.
Iniziamo: per me, Duetto di petali di pesce spada e tonno affumicati e marinati al pepe rosa servito con julienne di finocchi e salsa di agrumi. Il piatto è composto da 4 fette sottilissime di tonno e pesce spada, e si rivela un piatto squisito, in cui sia la julienne che la salsa non coprono il sapore al contempo delicato ma persistente dei carpacci di pesce affumicato, che io personalmente adoro. Inoltre, la presenza di grani pepe rosa non si rivela aggressiva sui sapori, ma anzi, dona una nota leggermente speziata che rinvigorisce il sapore del piatto. Nota di merito per una elegante presentazione del piatto.
Chi mi accompagna sceglie Tagliatelle emiliane mantecate con salsa di crostacei servite con scampi gratinati. Anche in questo caso, splendida presentazione, un letto di tagliatelle sui cui troneggiano 4 metà di scampi, le cui carni si staccano con estrema facilità dal carapace. Le tagliatelle sono molto buone, condite con un sugo da sapore leggermente speziato (non siamo riusciti a riconoscere quale fosse quella punta speziata piacevolissima); unico dubbio è che non fossero fatte in casa.
Io sono già sazia, ma il mio commensale sceglie di cambiare strada per il secondo, e provare le coscette di coniglio disossate e ripiene di olive bardate con lardo di colonnata e cotte a bassa temperatura, servite con fantasia di funghi trifolati. Il piatto è molto buono, e più abbondante rispetto ai precedeenti: il coniglio si scioglie in bocca, tenerissimo e saporito, ma il sapore delle olive effettivamente latita; il letto di funghi su cui poggia il coniglio è buono e gustoso, l'olio utilizzato per condire è sicuramente di qualità , ma forse tra funghi e coniglio manca un po' di legame, restano entità un po' troppo separate.
Passiamo ai dolci: io non credo di farcela, troppo piena, e quindi dichiaro la volontà di assaggiare solo un boccone. Chi mi accompagnava ha fatto l'enorme sacrificio di mangiare anche la parte rimanente del mio…con estremo piacere! Io scelgo un creme caramel classico con croccante alle nocciole e salsa al caramello all'arancia: il tutto buono, manca il croccante alle nocciole che è stato sostituito da tre amaretti che in ogni modo ben si sposano con la crema. Anche in questo caso, il dubbio è che il creme caramel non fosse fatto in casa (mi diletto di cucina, specialmente dolci, e un creme caramel artigianale ha un consistenza/sapore/aspetto abbastanza caratteristici), ma in complesso il gusto era molto piacevole e la presentazione degna di nota. Il mio commensale ha scelto un Petit gateau Â? tortino di cioccolato caldo dal cuore cremoso servito con gelato alla crema: molto buono, classico tortino-trionfo di cioccolata con interno “scioglievolissimo” (perdonate la licenza poetica), accompagnato questa volta da un eccellente gelato alla crema di sicura fattura artigianale, in cui spicca marcatamente il sapore dell'uovo.
Per accompagnare i dolci, un bicchiere di ottimo moscato, veramente eccezionale.
Terminiamo la cena e spendiamo in totale 49 euro, 24,5 euro a testa, spesi volentieri.
Darei 3 cappelli, ma preferisco osarne 4 perché la cura dei particolari, la assoluta non banalità del menù in cui dominano accostamenti ricercati senza essere violentemente creativi, l'ambiente caldo e raccolto, e l'attenzione per la qualità che si nota dalle scelte di chi è in cucina, meritano premio.
La serata finisce con nubi fosche che accompagnano il nostro rientro. E con la speranza e la promessa che domani possa essere migliore.
Consigliatissimo!!
[Giorgia82]
21/06/2010