Salve a tutti. Questa non sarà una semplice recensione di un ristorante ma il resoconto di una bellissima giornata trascorsa in splendida compagnia!
Zio tempo fa mi aveva proposto un pranzo domenicale al Melograno Rosso di Pavullo e io avevo accettato molto volentieri: in primo luogo per la compagnia, in secondo luogo perché, viste le recensioni positive, di certo avremmo mangiato bene. Non è vicino, anzi è lontanuccio, ma di domenica si può fare, avendo tempo libero e potendo indugiare a tavola.
Decidiamo per l'11 ottobre, una data che va bene a tutti. Oltre a me e Mauro, a zio e Brunella (sua moglie), ci saranno anche Pattyb e Alessandra. Molto bene, ci diamo appuntamento a Modena, peccato che ci siamo scordati della maratona d'Italia! Accidenti, gran parte delle strade chiuse, Modena bloccata, fatichiamo parecchio a raggiungere la meta. Gira e rigira alla fine ci riusciamo. Una volta riuniti e pronti, si parte! Per fortuna il tempo con noi è clemente, anzi sembra una giornata quasi estiva: c'è un bel sole, l'aria è luminosa, fa quasi caldo. Ci dirigiamo quindi verso Pavullo, una bella passeggiata su 4 ruote in luoghi che solitamente frequento poco ma che è sempre bello rivedere. In montagna il cielo sembra più azzurro, i prati sono verdissimi e i rilievi hanno un profilo dolce, dunque un bel panorama. Naturalmente non ci limitiamo a osservare il paesaggio, io e Alessandra, salita in macchina con me e Mauro, chiacchieriamo anche tanto Così ho modo di conoscerla meglio e devo dire che mi sono trovata molto bene con lei: è loquace, arguta, gentile e simpaticissima! Chissà nel frattempo che risate si sono fatti gli altri tre: zio quando ci si mette è davvero esuberante e allegro, e Patty non è da meno, meno male che ci pensa la dolce Brunella ad arginare l'esplosività dei due
Torniamo a noi. Arriviamo verso le 12.30 al ristorante. Esternamente è molto bello: un antico edificio in pietra, molto curato, a me piacciono molto le case in pietra. Se non ci sono lì.
Su un muro si nota la bandiera argentina, già perché i proprietari sono argentini e, naturalmente, la carne è la loro specialità.
Entriamo: dentro è piuttosto grande e poco affollato, arredamento nella norma, nessuna concessione all'arredamento latino-americano, ma del resto non so cosa potrebbe esserci. Ci accomodiamo a un tavolo rettangolare, subito una cameriera con la frangia tanto lunga da coprirle gli occhi (zio non le risparmierà qualche battuta al riguardo, che linguaccia lunga!) ci porta i menù. Ci sono le specialità argentine, ovvero tantissima carne alla griglia e le empanadas, ma per chi vuole c'è anche un menu italiano: diversi primi piatti, secondi tradizionali e perfino gnocco e tigelle. Insomma, vogliono accontentare un po' tutti.
Dopo aver letto il menù, quasi tutti propendiamo per la grigliata mista da dividerci; dico quasi tutti perché Ale si fa conquistare da polenta coi funghi. Prima della carne, propongo di servirci del buffet per gli antipasti. Io vado matta per i buffet, quando ne vedo uno non resisto e infatti non posso non notare il bancone con varie pirofile da cui attingere tranquillamente. Tutti accettano il mio suggerimento tranne Brunella che preferisce assaggiare le empanadas. Ma visto che anche noi siamo curiosi, le ordiniamo per più persone.
Ritorna la cameriera a prendere le ordinazioni:
5 piatti piccoli di buffet (c'è anche il grande, che costa un poco di più, ma in fondo dipende da quanto metti nel piatto)
Empanadas per 5 persone di diversi tipi, mi sembra carne di pollo, prosciutto e formaggio e forse qualcos'altro
Grigliata mista per 5 con contorno di patate, sia fritte che al forno
1 piatto di polenta coi funghi
Da bere acqua sia frizzante che naturale, alla fine saranno più bottiglie ma non ricordo quante, e 1 caraffa di vino rosso fermo della casa.
Dopo aver preso le ordinazioni, la cameriera torna con l'aperitivo offerto: un frizzantino bianco per tutti e un vassoio di gnocco fritto con fette di mortadella adagiate sopra.
Ahi, in un bicchiere c'è un moscerino. Zio prontamente lo toglie e, senza batter ciglio, alza il bicchiere alla nostra salute. Facciamo tutti il brindisi, preludio di una bellissima giornata (e mangiata!). Assaggio un pezzo di gnocco: soffice, buono, con sopra la saporita mortadella. Un pensiero senz'altro gentile e gradito
Dopodichè Patty dice: “Allora, Ornella (sarei io), andiamo al buffet!”. Volentieri: in 5 ci dirigiamo famelici al banco delle delizie. C'è di tutto: verdure varie, sia gratinate che sott'olio, acciughe sotto sale, frittatine, sia olive che cipolline di diverso tipo, frittelle di baccalà e così via. Non ricordo tutto, c'era tanta roba. Ne assaggio un po', non tutto ovviamente. Devo dire che il sapore è discreto, vale a dire: buona la quantità e la varietà, migliorabile la qualità (naturalmente a mio parere personale).
Arriva un vassoio con sopra alcune empanadas: sono fagottini dalla forma di piccolo panzarotto, ripieni di diverse cose, ma purtroppo da fuori non si distinguono i tipi. Io ne assaggio uno alla carne e uno al prosciutto e formaggio, buonini.
Non passa molto tempo, e del resto il tempo vola quando si chiacchiera e si sta bene, e arrivano i secondi: polenta, cosparsa da tanti funghetti, per Ale, e sua maestà la carne per noi. Ad accompagnarli, un cestino di ottima stria, calda e croccante. Ne avrei mangiata di più se non fossi stata tanto piena.
Il secondo di Ale è un bel piattone invitante, non l'ho assaggiato per cui non posso giudicare, ma credo le sia piaciuto.
Per noi due vassoi ricchi: salsicce, costine, bistecche e chi più ne ha più ne metta. Molto buona la carne, tenera, saporita, cotta bene.
Due parole sulle patate: buone quelle fritte, invece quelle al forno erano un po' troppo bruciacchiate, non le riprenderei.
Alla fine, siamo sazi, ma non ci lasciamo sfuggire il dolce. La cameriera ce ne elenca alcuni e prendiamo tutti qualcosa (mascarpone per Mauro, gli è piaciuto molto), torta di ricotta con fragoline per Pattyb e Ale (credo sia piaciuta) e torta foresta nera, a base di cioccolata e panna, per i due golosastri del gruppo, ovvero zio e la sottoscritta. Brunella chiede invece una macedonia. Arrivano i dolci, molto grande e deliziosa la mia fetta, con una “lastra” di cioccolato che manca allo zio, come lui mi fa notare con invidia Non arriva ancora la macedonia. La richiediamo, ci dicono che la stanno facendo al momento. Meglio così, aspettiamo. Aspetta aspetta, non arriva nulla… E intanto la cameriera ci chiede se vogliamo i caffè. Le diciamo che li ordineremo dopo la famosa macedonia. Aspetta ancora, finalmente arriva! Brunella può gustarsela ma non ha fatto commenti.
Intanto zio, che per tutto il pranzo ha bevuto e ha insistito a far bere gli altri, ordina un altro quartino di vino per far bere Alessandra, dice lui E a tradimento ne versa anche a me!
E' il momento dei caffè, 5 in tutto. Per finire, ci portano e ci lasciano sul tavolo, due liquori gentilmente offerti: non fatti in casa però. Una vodka alla menta (aspetto da Tantum verde e sapore simile) e un liquore alla liquirizia, decisamente il migliore dei due!
Dopo tante chiacchiere su amori passati e futuri, su lavori e colleghi e tanto altro, dopo varie risate, decidiamo di alzarci, anche perché le sedie dopo un po' risultano scomode.
Paghiamo, 25 euro a testa, direi buono.
Per concludere la bella giornata e continuare le nostre chiacchiere, con la scusa di voler digerire il lauto pasto, andiamo in centro a Pavullo a fare 4 passi. Che desolazione, non c'è quasi nessuno, ma del resto è domenica!
Saluti di rito e si torna a casa: alla prossima!
Io sono stata molto bene. Il ristorante è carino, il servizio è abbastanza buono a parte la caduta sulla macedonia, proprietari e cameriere sono gentili; il cibo è buono, soprattutto per chi ama la carne. Certo, per chi non è della montagna forse è un po' lontano andare lì solo per mangiare; ma se con questo si fa una passeggiata panoramica ne vale la pena, per cui lo consiglio.
Un ringraziamento particolare ai miei commensali: per qualche ora ho goduto della loro splendida compagnia!
Consigliatissimo!!
[golosona]
12/10/2009