Ciao, sono un nuovo utente, anche se visito GM da almeno 1 anno.
Da poco mi sono trasferito per lavoro a Carpi e devo (sigh!) mangiar fuori tutti i giorni ( fra Modena, Carpi e la Bassa).
Ho mangiato, con tre amici, in locale appena aperto (penso da max una settimana)che si chiama "Da Giorgio".
Ho un ricordo lontano di questo posto, risalente agli anni 80, ma è un ricordo bello, fatto di tagliatelle e bolliti, un vecchio oste e un vecchio cuoco.
Premetto che di solito sono guardingo alle riaperture di vecchi locali: di solito sono meglio i ricordi che la nuova proposta e spesso la tradizione emiliana è travisata o ignorata.
Inoltre, da buon italiano, non mangio quasi mai nei ristoranti degli alberghi (non c'è un motivo, ma capita così)
Il locale.
E' in pieno centro storico, in una via stretta, ma quasi all'angolo con un viale importante.
Appena si entra ci si tuffa in arredi anni 70/80 con tanto di tovaglie colorate e quadri naif (misti a pagliaccetti in vetrina)
siamo accolti da un gentile cameriere.
Oltre a noi stanno mangiando una dozzina di persone.
L'ambiente appare pulito ed ordinato, il bagno (molto anni 70, piastrelle comprese)è pulito.
La cucina e semiavista e s'intravede 1 cuoco (con le vere senbianze da cuoco)
Il menù.
E' un vero salto nella tradizione: non c'è spazio alcuno per piatti strani o di "moda" e noto nei secondi il carrello dei bolliti!
Mangiamo.....
Chiediamo al cameriere di far fare al cuoco, siamo curiosi e affamati:
- antipasto di fritto misto all'italiana (non lo mangiavo da anni)
- salame (forse mantovano) molto buono con stria alta e bassa
-coppa (forse mantovana, ma a Carpi capita) decisamente buona
- primi piatti in versione bis:
tortelli di zucca (burro e salvia)
lasagne
Nota sulle lasagne: valgono da sole un cappello, erano anni che non trovavo un prodotto così; non unte, altezza giusta, ragù impeccabile, vera besciamella.
A questo punto, quasi "stesi" chiediamo il carrello dei bolliti e sorpresa è il cuoco che esce e comincia a inforcare e tagliare una bella varietà di carni (nel dettaglio io ho mangiato testina, zampone, cotechino, lingua e un assaggio di stinco!)
e contorni classici, semplici ma buoni. Nota di merito alla salsa verde e alle mostarde.
Mentre taglia il cuoco parla e ci trasmette sicurezza e voglia di proporre la sua cucina, ma lo fa con modestia e simpatia.
Emilio (abbiamo saputo il suo nome) ci lascia e torna ai fornelli.
Dolci
E' stata dura, ma siamo riusciti ad assaggiare zuppa inglese e tiramisù. Fatti in casa sicuramente, ottimi prodotti.
Vino
La carta è molto scarsa, ma siamo in una trattoria, poche le etichette conosciute e ci buttiano (lo faremo per tre volte) sul Lambrusco "L'Acino" perchè nessuno di noi ama il Salamino carpigiano.
Caffè e liquori
Costo della mangiata: il conto non è dettagliato (nota di demerito) e il forfait della ricevuta (fatta a mano) è di euro 85,00 (nota di merito! visto quello che abbiamo bevuto)
Credo che comunque la spesa media sia intorno ai 20/25 euro.
Fin quà solo lodi (meritate), le uniche note di demerito sono per il maledetto televisore acceso (ma senza audio, a cosa serve?) e la mancanza del menù all'esterno del locale, che oltre ad essere obbligatorio ti aiuta a scegliere il locale!)
Scusate le troppe parole, ma è la prima recensione!
Complimenti a GM.
ps:
sulla scheda del locale compare la parola "tigelle", ma è una bugia!
Consigliatissimo!!
[ema]
06/02/2009