Sabato sera 18 Ottobre ultimo scorso: cernita mentale dei locali cittadini dove potere andare a cena (una tantum senza pizza e/o affini!). Grande revival... da Gianni alla Tramontana per uno "strafogamento" di pappe (leggete minestre strettamente Autoctone, grazie!) Ah1 Dimenticavo, AVVISO AI TANTI GASTRONAUTI da parte di una forchetta di ormai lungo corso: se e per caso temete o avete timori reverenziali per i santissimi trigliceridi e il colesterolo del Vostro preziosissimo sangue CAMBIATE SUBITO PAGINA perchè da qui al termine sarà un baccanale della nostranissima gastronomia.
Come al solito non fai in tempo a sederti che arriva un risotto mantecato ai peperoni delicato il giusto e saporito meglio; dopo l'ordinazione delle bevande: acqua gassata e non (ormai noi due siamo ex "spugne" a riposo) il Braccio Destro del Gianni arriva con il giro dei maccheroncini rigati alla panna, prosciutto e piselli.
L'altra persona con me, cenando al Buffet (non aveva voglia di minestre) si è ritrovata tanto per gradire tre piatti caldi di verdure miste, frittatine, cipolle all'agro, ciccioli frolli, gnocco fritto rovente significando appena fatto, con l'aggiunta di tutto un pò in esposizione.
Dopo questa consegna, arriva Lui: Il Gianni con una sbadilatina di maccheroni al perttine all'uovo con pancetta affumicata, panna, pomodoro. Occorre, per onestà intellettuale dire a tutti che allorquando ero un felice studente conobbi Gianni nei tempi ormai storici del Ristorante delle Ferrovie dello Stato, Ristorante Tucano di Largo Garibaldi e del Motel di Modena Est sulla Via Emilia in quanto compagno di classe di tal Roberto Armaroli, figlio dell'unico Proprietario del tre locali menzionati e coordinati in "cucina" dal Gianni, erano la metà anni 60 ( con prima a Modena di 007 Missione Goldfinger tanto per intenderci e
con l'Aston Martin originale in bella mostra al Tucano... qualche antenato ricorda?). Continuo il percorso: sempre Gianni prosegue con la bandiera per eccellenza delle "Sue" minestre: la gramigna condita e poi ripassata in padella con ogni ben di Dio. A questo punto l'appetito, che prima aveva osato farsi sentire, dopo una terapia "antibiotica" di tal misura ha iniziato ad issare la bandiera bianca della resa. Ma non finisce qui: ultimo giro di lasagne bianche croccanti in superficie appena uscite dal forno. Dopo una abbondante mezz'ora di "coprifuoco" gastronomico il Braccio Destro su ordine diretto del Gianni ci ha recapitato a me zuppa inglese e all'altra persona una coppa di mascarpone con cioccolata. UIlteriore piacevole sorpresa: il Braccio Destro dopo tanto tempo di mia assenza dal locale si è rammentato che io bevo solo caffè decaffeinato e così è stata chiusa la serata.
Cibo: Ottimo, fatto all'istante ma soprattutto NOSTRANO, NOSTRANO e NOSTRANO!!!
Ambiente: Vintage anni 60/70 ma si, modernariato.
Servizio: da pronto intervento del 118 (forse fin troppo mah!)
Prezzo: in due persone sazie e satolle €. 35,00 (confermo trentacinque/00).
Considerando che Gianni è in "trincea" da solo un quarantacinque anni circa più che dei cappelli occorrerebbe un' onorificenza al valore del Lavoro da parte della Presidenza della Repubblica. Credo la meriterebbe tutta...
Alla prossima e perdonatemi la prolissità.-
Consigliatissimo!!
[Rolando]
20/10/2008