Venerdì sera sono tornato in questo accogliente ristorante Giapponese con compagna e pargoletto di due mesi.
L'ambiente come scritto in precedenza è accogliente e se avete bisogno di extra-privacy, come nel nostro caso, visto il pupo piangente, potete chiedere di sedervi in uno degli appartati cubicoli. I camerieri sono disponibili e moooolto gentili e servizievoli come tradizione vuole.
Passiamo al cibo: abbiamo preso nigiri, sashimi di vari tipi, i gunkan o cestini, udon, zuppa di miso birre e acqua.
Tutto buono anche se di provenienza freezer, direi che è così in tutti i ristoranti giapponesi d'Italia che ho provato. Altra nota dolente è la standardizzazione, come già avviene per i ristoranti cinesi, dei piatti e dei gusti dei vari ristoranti giapponesi presenti in Italia; gli chef giapponesi sono famosi per i loro piatti firmati, perchè non osare un po' di più invece che impoverirsi creando una cucina fittizia priva di quella esoticità che dovrebbe essere propria delle cucine etniche.
Cerco di concludere la mia denuncia: vorrei che in Italia ci fosse la possibilità di assaggiare una "VERA" cucina giapponese o cinese. Perchè non esistono, per esempio, ristoranti etnici stellati Michelin sul territorio Italiano? Cosa che succede per Olanda o U.S.A., forse vista la "povera", si fa per dire, tradizione culinaria di questi stati, ma anche per la stessa Francia, indiscutibile per forza e tradizione culinaria.
Vorrei finire il delirio dicendo che forse parlo da ignorante, forse sono io a non conoscere i ristoranti che cerco, o forse è solo troppo presto o forse non c'è nessun vero interesse da parte degli Italiani per un ristorante Giapponese VERACE!
P.S.: abbiamo speso 63 EURO.
Consigliato!
[squarza]
09/06/2008
una cucina giapponese, ma parlando in generale di cucina non italiana, di qualità costa e costa parecchio.
Purtroppo per una persona come te che proverebbe cucina di alto livello giapponese, ce ne sono almeno 100 che non sanno o non volgiono distinguere tra una cucina straniera di qualità ed una che assomiglia ma che in realtà è molto più assimilabile al concetto del fast food.
basta pensare alla media dei ristoranti italiani che trovi all'estero, per capire che è una tendenza non italiana ma molto più generalizzata.
quella della ristorazione è per prima cosa un'industria, e il fatto che le parole territorio, materia prima, slow food stiano diventando cavalli di battaglia, non significa che a conti fatti questa sia una tendenza generalizzata, soprattutto quando si parla di cucine sconosciute.
Ci sono Chef come il grandissimo Moreno Cedroni della Madonnina del pescatore di Senigallia che ha unito gli influssi della cucina orientale/giapponese alla fantasia ed al territorio italiano ed è un grandissimo matrimonio di profumi, sapori e colori.