Per quanto fossimo entusiasti, io e la mia ragazza, per aver "guadagnato" il Gusta Premio dell'Hostaria il Baüscia, penso fosse difficile immaginarsi un'esperienza tanto emozionante, romantica e gustosa.   Sono assolutamente certo che la mia valutazione in merito alla cena di Giovedì sera in questo locale sia nettamente influenzata dal fatto che, in vita mia, non mi è mai capitato di vivere un'esperienza di coppia così bella, forse anche perchè non c'eravamo mai potuti permettere di spendere certe cifre in coppia.   Ma partiamo dall'inizio. Esami e riabilitazione mi impongono di ritardare la prenotazione della cena di ben un mese da quando abbiamo guadagnato il voucher. Chiamo per mettermi d'accordo con il proprietario il giorno stesso, tanto era facile prevedere che di Giovedì sera non ci sarebbe stato il pienone. Come mio solito prima di certe esperienze, nei giorni precedenti non riesco a pensare ad altro, e addirittura la notte mi sogno lo svolgimento della cena.. A volte emozionante (non come poi si rivelerà), a volte tragica o fantascientifica, del tipo che Castelnuovo viene preso d'assalto dagli alieni o cose così. Fin qui tutto normale insomma.   Giunti sul posto inizialmente fatichiamo un po' a trovare il locale, nel centro centrissimo di Castelnuovo, di fianco alla Piazza Principale.    Parcheggiamo poco lontano. Nonappena lo individuiamo girato un angolo, restiamo entrambi immobili a bocca spalancata (e non solo per la fame). Immagine molto bella, esterni stilosi con un'illuminazione decisa ma che da molta atmosfera. Entriamo nel Ristorante che si rivelerà completamente privo di gente, fatta eccezione del proprietario Santini che ci accoglie con molta cortesia, e veniamo immediatamente fatti accomodare.   Il locale è bellissimo, arredato con tanta eleganza e stile, suggestivo e moderno. L'atmosfera è calda e rilassante, perfetta per una bella cena romantica. La musica jazz mista di sottofondo è assolutamente al bacio.   L'oste, davvero elegante e capace, farà tutto quello che mi pare possa essere possibile per rendere il più magica possibile la serata. Cordiale e presente, mai invadente, e soprattutto molto professionale in ogni minimo dettaglio, nonostante mi sia capitato in passato che davanti a una coppia di ragazzi giovani il cameriere si "lasciasse un po' andare".   Il menù autunnale, ancora in fase di rodaggio, ci viene subito portato, e sarà presto seguito dalla carta dei vini. E' stato veramente difficile scegliere ogni pietanza, poichè tra le scelte possibili (7 antipasti, 9 primi, 9 secondi, 7 dolci) era impresa ardua andare ad esclusione, almeno per me che mangio tutto. Il voucher ci offriva la scelta di una pietanza di ciascun tipo a scelta, e per ognuna di esse abbiamo fatto a metà, mangiando entrambi di tutto. Quasi sempre abbiamo dovuto ricorrere ai consigli dell'oste, anche perchè diversi piatti hanno chiaramente uno stampo creativo.   Dopo aver scelto Antipasti e Primi, mi faccio consigliare anche il vino, dato che per l'accompagnamento della cena l'ideale sarebbe stato un rosso, ma la mia ragazza non apprezza i rossi troppo corposi e "impegnativi". La proposta si rivelerà eccellente: un pinot nero "Gottardi", di Mazzon, quindi Altoatesino.  A me è piaciuto tantissimo, avrei voluto berne più di 3 bicchieri ma dovevo portarci sani e salvi a casa, ma cosa ancor più importante è piaciuto anche a lei che raramente ha buoni rapporti coi vini rossi (ma anche poca esperienza). I complimenti per la scelta se li è meritati tutti.   Prestissimo arriva il cesto del pane, che consiste in due differenti tipi, entrambi belli caldi appena usciti: delle piccole "pagnotte" simili esternamente ai nostri scarpacioli, prelibate, e dei grissoni ricurvi, molto buoni.   Gli Antipasti arriveranno molto presto, giusto il tempo di spendere due chiacchere in merito al vino e apprezzare il "pane". Inizia lo spettacolo: entrambi i piatti sono presentati molto bene e con stile. Un piatto gigantesco porta l'originalissimo Spiedone di Ciük, un piatto a mio avviso assolutamente imperdibile per chiunque dovesse passare per questa Hostaria: un  Grosso spiedo lungo più di mezzo metro con carpaccio di manzo e maiale arrotolato con pancetta, e accompagnato da una squisita salsina alle prugne.  carne buonissima e morbida che si stacca con estrema facilità.. Una vera delizia, lo divoriamo con piacere, quasi litigandocelo. L'altro antipasto, il Tomino in camicia, è un formaggio Tomino composto assieme a una carne che fatico a ricordare in modo da formare un piccolo recipiente, con il bordo croccante e con all'interno una prugna. Buono, ma purtroppo per lui lo spiedone gli ha proprio rubato la scena. Iniziare meglio di così era difficile, ma iniziamo già a renderci conto che arrivare in fondo a questa cena completa mangiando tutto sarà veramente dura, tanto erano abbondanti già gli Antipasti.   I primi verranno portati separatamente (questione di mezzo minuto), e presto scoprirete perchè. La precedenza va agli gnocchi Chiavennaschi, non di  patate, ma non saprei definirne la composizione esatta, conditi con burro e salvia e formaggio fuso. Molto buoni. Bello il piatto, con sopra una ciotola marrone (e bollente) e dentro di essa gli gnocchi. L'altro primo segue l'esempio dell'antipasto rubando la scena al collega: giunge al tavolo con fiamme accese sopra di esso, che piano piano si placano. Immagine molto carina! Si trattava di un risotto "Cardenal Mendoza", con porri e brandy Spagnolo (che suppongo si chiami appunto Cardenal Mendoza), il quale appunto bruciando ne lasciava soltanto l'aroma. Era veramente ottimo.   Questa splendida cena giunge così ai secondi, arrivati anch'essi con eccellente tempistica rispetto agli altri piatti (anche se parlare di tempistica forse non è molto equo in questo caso, c'eravamo solo noi!). La scelta è stata veramente difficilissima, soprattutto perchè immediatamente ho scelto, appena l'ho letto, il filetto di struzzo come primo secondo. L'altro dopo una lunga consultazione sarà "la Milanesona". Parto da quest'ultima, che a dir la verità si è rivelata molto terra-terra anche se decisamente buona, forse mi ero semplicemente creato delle aspettative esagerate su questo piatto. Una bella cotolettona di manzo con l'osso, bordo croccante e gustoso, carne molto buona. Piatto accompagnato da un pugno di barbabietole (credo). L'altro secondo, il Filetto di Struzzo, è stato decisamente il vincitore assoluto della serata, un po' perchè piatto di presentazione bellissima, carne rosata e tenera, sopra a una bruschetta bella morbida, e ricoperta da una crema di gorgonzola e pistacchi tostati, con attorno alcune verdurine ad accerchiarla. STREPITOSO, c'è poco altro da dire. Ammetto che forse sono stato un po' influenzato dal fatto che fosse la prima volta che assaggiavo la  carne di struzzo, e le cose nuove e sconosciute mi mettono entusiasmo, ma quella carne era veramente buonissima.   Finiti i secondi siamo sull'orlo dell'esplosione, ma tentiamo un ultimo sforzo per i dolci. Scegliendoli sempre dietro consiglio.   Uno è "Le gigiette", dei piccoli muffin cotti ad alta temperatura, resi quindi leggermente croccanti ai bordi ma sofficissimi all'interno, accompagnati da una tazzina con zabaione. L'altro la " pera Lucida", cioè una pera cotta ricoperta di cioccolato e ripiena di mascarpone. Sia chiaro, i dolci erano buoni, ma sebbene creativi e presentati benissimo, come bontà forse non all'altezza delle altre pietanze della serata, anche se non nego che l'errore possa essere mio: Quando li mangiavo ero sull'orlo dell'esplosione.   Pieni, troppo pieni, rifiutiamo ringraziando sia caffè che liquori, e anche delle carinissime caramelle in una tazzina, offerte come "salutino".   Il costo a testa è stato di 60 €uro, prezzo che può sembrare alto, ma facendo due conti ci si accorge che hanno contribuito non poco un vino "tosto", da 30 €, e i due secondi da 18 € l'uno. Poi, senza dubbio, abbiamo mangiato troppo, oltre al limite direi. Ogni portata era abbondante, quindi direi che con un antipasto e un primo ci si riempa senza problemi (anche perchè quando abbiamo iniziato i secondi eravamo già "lì").   Dimenticavo! Anche una bottiglia d' acqua Naturale, la San Bernardo, che per me è da sempre l'acqua più buona di tutte. Per me anche questi seppur "dettagli", contano.   Il motivo per cui a parer mio non ci sia da discutere in alcun modo sul voto finale, è che per me è la più bella esperienza del genere della mia vita, intendendola come cena romantica di coppia. Ok, non ho dei confronti all'altezza, ma è stato meraviglioso, vivere una cena così prelibata in un'atmosfera così magica.. Impagabile. Imperdibile, appunto. E ci mette del suo anche la suggestiva passeggiata nel grazioso centro di Castelnuovo.   Un ringraziamento al bravissimo Santini per l'ottimo lavoro, e naturalmente a GustaModena per aver reso possibile questa indimenticabile esperienza!

Imperdibile!!!