"Mangi...quando passo". Incuriosito da questa formula particolare di cui avevo letto in altre recensioni, decido di portare mia moglie a cena all'Osteria del Pesce Pazzo. Ambiente decisamente marinaro, bianco e azzurro i colori delle pareti, reti da pesca che penzolano dai muri. Ci fanno accomodare nel tavolo più infelice, quello di fronte alla cucina da dove escono frenetici i camerieri,tutti peraltro molto simpatici e divertenti, ad annunciare il piatto che portano. I tavoli oltretutto sono un po' troppo vicini: morale della favola, il contesto in cui ci veniamo a trovare pur essendo originale, è un po' troppo rumoroso.
Decidiamo di ordinare diversi piatti da spartire in due.
Cominciamo con l'insalata di polpo e patate, buona, tenero il polpo, non legnoso come capita a voltre di sentire. A seguire frittelle di bianchetti, non male, anche se c'era più pastella che bianchetti. Si continua con cappe sante gratinate, la nota stonata della cena : piccole, di sapore non eccelso, ne abbiamo assaggiate di migliori. Proviamo anche la catalana di gamberi, discreta, ed anche i gamberoni al sale, buoni.
Terminiamo col fritto misto di pesce, porzione abbondante, sufficiente per due, fritto leggero, ottimo.
Come vino scegliamo un buon Chardonnay del Collio Vidussi 2010.
Terminiamo con un sorbetto ed un caffè per madame ed un limoncello per me.
Dal conto finale ci vengono abbuonati 5 euro.
Il posto è indubbiamente particolare e meriterebbe almeno una visita. Il rapporto qualità prezzo discreto, i piatti, alcuni decisamente buoni, altri un po' meno. Non è certo un locale da cenetta intima tete-à-tete, ma non ne ha naturalmente neanche la pretesa. Il giudizio finale rimane comunque positivo.
Consigliato!
[ruuffooo]
19/02/2012