E' poco più di un anno che frequento GustaModena. Ho sempre avuto la passione per la buona cucina e io stesso amo cucinare, un'attività che trovo allo stesso tempo creativa e ricreativa. I miei avi gestivano un ristorante piuttosto rinomato nella mia città natale, tra la fine dell'ottocento e la prima metà del novecento, e conservo ancora alcune singolari ricette di allora, che forse susciterebbero interesse anche oggi.
Amo mangiare in compagnia, e chi mi conosce sa che la mia casa è sempre aperta agli amici e sono sempre pronto a cucinare per loro.
gastronomia e convivialità sono per me un binomio inscindibile e sono state per me ragioni più che sufficienti per decidere di frequentare questo forum.
Eppure, se dovessi spiegare oggi i motivi della mia adesione, le cose appena elencate andrebbero in secondo piano rispetto alla ragione che più di ogni altra mi unisce al progetto di GustaModena. Forse sono ancora schiavo dei miei sogni giovanili, di un'utopia che inseguirò invano per tutta la vita: l'idea di far parte di una comunità che ha valori condivisi.
A mio parere questa seconda identità di GustaModena ha preso maggior forma nell'ultimo anno, e si è manifestata con alcune migliorie volute ed elaborate dal patron del sito. L'introduzione delle linee guida delle recensioni è stata una svolta importante, e non solo perché definisce le nozioni minime indispensabili che occorre trattare per fare cosa utile agli altri utenti, diminuendo i margini per gli interventi spot.
Nelle linee guida sono ben spiegate alcune norme comportamentali che definscono una netta linea di demarcazione tra questo forum e tante rappresentazioni degenerative del livello di qualità dei mezzi di comunicazione, nessuno escluso: dalla televisione al web.
Oggi è di moda proporre le manfestazioni più deteriori ed incivili dello stare insieme, con il litigio ciliegina sulla torta, dal “fratello grande” ai “famosi sulle isole”. Nemmeno la politica, il cui compito fondamentale sarebbe quello di progettare il bene comune fornendo buon esempio, si sottrae allo scempio, dando continuamente “spettacolo” con dibattiti in cui i protagonisti parlano contemporaneamente alzando sempre più il tono della propria voce per coprire le parole dell'altro.
Non a caso negli ultimi anni è stata coniata la parola “spazzatura” per ricomprendere in un'unica categoria tutto ciò, senza per questo scoraggiare i protagonisti negativi del fenomeno. Ecco, se vogliamo dare un volto a questi valori condivisi, di cui ho parlato in precedenza, mi accontenterei di poco, definendoli come tutto ciò che non è maleducazione, sopraffazione, contrapposizione strumentale, arroganza, denigrazione e quanto altro vi venga in mente che venga evocato dalla parola “spazzatura”.
La quasi totalità delle persone che frequentano il sito, a mio parere, non ha nemmeno avuto bisogno di approfondire questo aspetto, e di sicuro ha letto come cosa scontata i principi di buon comportamento indicati nelle linee guida delle recensioni. Anzi fa molto di più, premiando di fatto la scelta qualitativa operata in tal senso dal sito, e spesso ci rivolgiamo gli uni agli altri utilizzando la parola “caro”, “grande” etc…
Non è un modo mieloso o ipocrita di rapportarsi, basta venire agli incontri di GustaModena per sentire in modo netto e concreto questo bisogno comune di stare bene insieme, di esprimere stima reciproca, di valorizzare il buono che c'è in ciascuno di noi, lasciando fuori dalla porta la “spazzatura”. Una magia che ogni volta si compie e per la quale non possiamo non rendere merito a Luigi Guaitoli.
Sarebbe stato ben più facile non mettere paletti, meno lavoro e più clamore al motto: non è importante che parlino bene o male, l'importante è che parlino di te! Il forum ha scelto una strada più difficile, per questo e non solo per questo mi auguro che tutto questo lavoro venga presto ancor più premiato: perché ha il grande merito, nel suo piccolo, di dire basta. E così nella mia immaginazione “I have had enough” sostituisce il più propagandistico, recente e famoso “We can”.
Credo sia opportuno riportare alcuni passaggi delle linee guida:
“…Qui su gustamodena non c'è bisogno di alzare la voce, non c'è bisogno di offendere, non c'è bisogno di attaccare gli altri per dimostrare le proprie ragioni…”
“…Gustamodena non ti obbliga a scrivere le recensioni…”
“…Se lo fai significa che ti piace il progetto e desideri apportare il tuo contributo. E il tuo contributo può essere molto prezioso. Sicuramente lo è per gli utenti che leggono, e potresti anche scoprire che ti fa bene partecipare ad un progetto come questo, potresti incontrare altre persone interessanti come te.
Se quello che ti piace fare è provocare, mettere zizzania, litigare, alzare la voce, offendere, accomodati
pure in altri forum, troverai sicuramente
pane per i tuoi denti…”
Il punto di arrivo delle mie riflessioni è tutto qui: chi legge tutto questo?
La risposta è semplice: chi scrive le recensioni!
Recentemente è sorta una piccola discussione a proposito di un commento apparso ai più piuttosto “greve”, toni peraltro per fortuna ritirati, che hanno ispirato la proposta di GROG di impedire di commentare una recensione a chi non ne ha mai scritta una.
Naturalmente tutti sono stati contrari, ed anche io lo sono, sebbene comprenda tutta l'ansia di GROG nel cercare di prevenire i commenti che suscitano polemiche o attacchi personali e che in passato in più di un'occasione si sono verificati.
La mia proposta recupera la parte che io considero giusta dell'idea di GROG è la formulerei così:
Perché non immettere in automatico, al primo commento che si inserisce o come benvenuto appena registrati, una pagina che riporta i principi generali “di buon comportamento” contenuti nelle linee guida?
E' vero che al momento della registrazione già c'è qualcosa dei principi che ispirano il forum, ma solo in modo sintetico.
Naturalmente non si tratta di un'ipersoluzione, ma almeno forniamo uno strumento utile per orientarsi a chi si è appena registrato ed evitiamo i commenti di chi, alle proteste che sottolineano di non gradire i toni usati, tira inopportunamente fuori la libertà di espressione, confondento il metodo col merito.
Recentemente abbiamo dovuto anche assistere al triste rincorrersi di chi interpreta, contro ogni evidenza, la critica alle modalità di relazione come una censura non scritta che impedisce di parlar male dei locali!!
Come sapete esiste su internet un galateo delle buone maniere, detto Netiquette, parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e quello di
lingua francese étiquette (buona educazione).
Si tratta di un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente Internet nel rapportarsi agli altri utenti all'interno di blog, forum, newsgroup etc… Completerei la mia proposta chiedendo a gi di inserire, in quelle che io definirei le linee guida generali di partecipazione, il seguente principio internazionale di galateo della rete, riconosciuto anche nei paesi anglosassoni, notoriamente avanti in questa materia:
1.Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in un forum, è buona norma leggere i messaggi che vi circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in giro: in tale modo ci si rende conto dell'argomento e del metodo con cui lo si tratta in tale comunità (principio guida internazionale).
2. Se non hai mai letto una recensione e/o lo svolgersi dei commenti fallo, se frequenti il forum da poco approfondisci la sua conoscenza, se li condividi familiarizza con i toni e i criteri di relazione usati: il tuo contributo sarà ancora più apprezzato e troverai tanti nuovi amici pronti ad accoglierti.
3. Se sei in cerca di un palcoscenico dove sitemare il tuo piedistallo, allora compra un biglietto per l'ultima fila di un teatro, non avrai mai speso tanto poco per fare del bene a te e agli altri.
4. Stai per entrare a far parte di una comunità dove tutti hanno uguale diritto di espressione, anche l'ultimo arrivato come te. Un contributo è possibile e gradito, ma è statisticamente improbabile che tutti stiano aspettando te per comprendere quali debbano essere le regole da seguire ed i valori da condividere.
Ecco il mio sogno: una comunità con valori condivisi, dove il condizionale, il dubbio, la delicatezza del proprio parere trovi anche nelle opinioni degli altri una nuova ricchezza. Tutto ciò già capita spesso, e nemmeno pretendo che accada sempre, ma sarei felice se l'identità di GustaModena diventasse sempre più una realtà riconosciuta anche per questo.
[coste66]
07/12/2008
Trovo sia giusto che a questo mondo ci siano le regole e anche quelli che fanno qualche cosa perchè esse vengano rispettate meglio, sarebbe un casino altrimenti, passeremmo tutti con il rosso se non ci fossero i semafori.
Hai ragione zio purtroppo, ci sono anche quelli che le regole non le vogliono....
ps Semaforicamente parlando però, i photored mi stanno propio sulle p...e!!