Dopo una giusta pausa ripartiamo con il Palio, lo scorso anno dedicato alle tagliatelle al Ragù e vinto dal Ristorante LA RANA, quest’anno, con formula diversa, cercheremo di scegliere il “miglior ristorante” sulla base di una formula già sperimentata, cercando di giudicare il locale in base a LOCATION+SERVIZIO+MENU+PREZZO.
Il punto ZERO si concentra in una cena conviviale al Ristorante San Pellegrino di Spilamberto cui partecipano, in ordine alfabetico: GI, IL POVERO MARCO, MARA, MARTORA, MAURIG, NORBY, REGINALULU, SCANNA, TATA e TESTAPELATA.
Ad accompagnare la cena, diverse bottiglie di lambrusco grasparossa Monovitigno della Fattoria Moretto, oserei dire cinque.
Partiamo con un “antipastino” di tre pezzi di gnocco fritto sormontati da una fetta di prosciutto stagionato, così da fare un tutt’uno, come in tutte le compagnie qualcuno rimane “fuori dal coro”, ed abbiamo Norby che si intrattiene con una triste insalata mista e Scanna che si orienta su un piatto di tortellini in brodo che non riesce a terminare e mi costringe a dare il colpo di grazia (mio giudizio personale sui tortellini: ottimi).
A quel punto si presenta l’affabile gestore con un pantagruelico carrello dei bolliti dove c’è “di tutto”, da un puré arricchito con mozzarella ad una tagliata di cavallo condita con olio caldo da standing ovation, e poi, definito “il paradiso”, abbiamo, in ordine sparso: lingua, sottolingua, nervetti, zampetti, testina, ripieno, arrostino, zampone, cotechino e sicuramente qualcosa, fra le chiacchiere ed i fumi dell’alcol, ho dimenticato.
Sicuramente un carrello dei bolliti servito da un grande artista, come lo ha definito Maurizio Riguzzi in arte Maurig!
L’accompagnamento con cipolline e diverse salse (verde, giardiniera, cren, rossa) ha creato un concentrato di sapori sempre meno noti ma che dovrebbero essere salvaguardati come patrimonio dell’umanità.
Per la cronaca c’erano anche alcuni piattini di ottime patate al forno.
Concludiamo anche con pasticceria secca (?), crostata, amaretti, cantucci, accompagnata da un discreto Zibibbo.
Per non farci mancare nulla abbiamo aggiunto qualche dolce al cucchiaio: mascarpone con torta barozzi, zuppa Inglese ed alcuni caffè preparati con una Faema E61 che qualcuno (sempre quello) ha definito “la migliore macchina da caffè”.
Prima delle ultime chiacchiere ci dilettiamo a giudicare il ristorante in base alle caratteristiche di cui si è parlato e di cui Norby ci darà comunicazione ufficiale nei commenti a questa recensione.
A mio parere personale questo Palio 2019/2020 ci porterà a conoscere diversi locali interessanti ma soprattutto a consolidare amicizie nate “quasi per gioco” che proseguono nel tempo con una caratteristica da cui non si può transigere e che condenserei in un “PIEDI SOTTO IL TAVOLO”.
Riguardo al mio giudizio personale mi nascondo dietro un “imperdibile” che riassume tutto lo spirito della serata passata in piacevolissima compagnia.
Imperdibile!!!
[PIPPI]
06/04/2019