C'è qualche mamma da festeggiare in famiglia, quindi undici persone volenterose e affamate si ritrovano, in un caldo mezzogiorno di Maggio, in questo ristorante della prima collina sassolese.
Una volta era un ristorante specialità gnocco e tigelle (si chiamava "zibibbo" dal vecchio nome di montegibbio, cioè mons zebeti o mons zibuti) adesso ci si va per la carne.
Appena si entra il grande camino sulla sinistra è un'ulteriore prova della specialità della casa.
Iniziamo con un bis di primi:
Tortelloni burro e salvia di dimensioni notevoli con ottima cottura ed un altrettanto ottimo ripieno di ricotta.
Gramigna alla salsiccia che sarebbe stata lodevole se alla cucina non fosse scappata la cottura, decisamente troppo papposa.
Poi passiamo al pezzo da novanta che per me rimane la tagliata, sottilissima adagiata su un letto di olio di oliva con rosmarino ed un pò di limone, ne facciamo portare veramente tanta.
Prendiamo anche diverse grigliate, ottima la salsiccia, ed una bella fiorentina tagliata in pezzoni da assaggiare (non era morbidissima). Contorno di verdure grigliate (laurea ad honorem per i funghi conditi) e patate arrosto, purtroppo molto salate.
Da bere due bottiglie di grasparossa, un pignoletto ed un refosco; dell'acqua ho veramente perso il conto di bottiglie ordinate.
Concludiamo con sorbetto e caffè per tutti.
Servizio veloce ma migliorabile in professionalità (ragazze molto giovani, diamogli tempo no problem).
Alla cassa fanno 36 euro a testa.
A questo punto il caldo era veramente tremendo, complice anche il caminetto, quindi faccio una passeggiata nei dintorni rimirando quelle piccole valli che vanno dal "passo stretto" alle salse di Nirano e che sono sconosciute all'occhio del turista più distratto; passeggiando, passeggiando mi sovviene sempre più la convinzione che i cappelli che si attibuiscono a questo locale siano dovuti solamente al gradimento che si ha per la sua particolare tagliata.
Alla prossima.
Consigliatissimo!!