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Domenica sera sono tornata in questo bel ristorante insieme a mio marito e a una coppia di amici. L'ambiente è sempre molto bello, elegante e curato. Appena arrivati ci hanno fatto accomodare (avevo prenotato) a un tavolo apparecchiato con cura; c'eravamo solo noi e altri sei ospiti che dovevano conoscere bene la proprietaria, che si sedeva spesso al loro tavolo.
Come prima cosa, la proprietaria, che si ricordava benissimo di me e mio marito, ci offre un bicchiere di vino, un frizzantino bianco gradevole, ci porta i menù e un cestino di pane. Stavolta, al posto del pane fatto con diverse farine come l'altra volta, ci sono pezzi di pizza col pomodoro e focaccia con le olive, molto saporite, ma preferivo il pane precedente. Tutti e 4 ordiniamo un primo a testa, poi chiediamo consigli per la carne (l'altra volta non ero riuscita ad assaggiarla ed essendo il loro piatto forte mi ero ripromessa di farlo stavolta) e optiamo per dividerci una bella fiorentina da 1 kilo e mezzo. I nostri amici vogliono assaggiare anche l'antipasto del pellegrino, da me decantato, ma chiedo alla signora di stare leggera" cioè di diminuire le portate per permettere di gustare il resto. Come bevande, un litro di acqua gasata e un vino rosso, Montepulciano.
Arrivano gli antipasti, suddivisi in ciotoline con 4 pezzetti di ogni genere di cibo, in modo che tutti e 4 potessimo assaggiare. Ci sono arancini di riso, crocchette di patate, bruschette con pomodoro fresco, rotolini di frittata e verdure e timballi di riso, nient'altro appunto per non esagerare. Tutto molto buono nella sua semplicità di sapori.
Dopo una giusta attesa, riempita dalle chiacchiere, arrivano i primi: tre tortelloni di radicchio e ricotta con verdure e un piatto di tortelli di zucca al ragù per mio marito.
Tutti e 4 i piatti sono presentati in una cornucopia di formaggio con erbette, davvero scenografico. Qui cominciano le note dolenti. La mia amica appena assaggiato il parmigiano dice che è vecchio, stantio. Lo assaggio anch'io, in effetti non è fresco e la volta scorsa era migliore. Mi rifaccio coi tortelli che in compenso sono buonissimi. Sono fatti appunto col radicchio, e da qui il colore rosa della pasta, la ricotta e sono avvolti da pezzettini di verdure gustosissime. Anche i tortelli di mio marito a suo dire sono molto buoni: si sentiva molto bene il sapore della zucca, che dava il giusto tocco di dolcezza, non esagerato perchè privi di amaretto come piace a lui; ragù ricco e ottimo.
Dopo i primi, ci fanno spazio sulla tavola per portare un gran tagliere di legno con sopra la fiorentina, tagliata in 4 pezzi, di cui due ben cotti per noi femminucce che non amiamo la carne al sangue (chiedo venia agli estimatori della fiorentina "quasi cruda"!). In aggiunta, due cuberol messi dal cuoco per compensare l'osso della fiorentina che ovviamente portava via peso commestibile. Un pensiero davvero gentile! Accanto, verdure e porcinelli grigliati, il tutto accompagnato da due tipi di mostarda fatti in casa. A dire il vero avevavamo chiesto anche patate al forno per accompagnare la carne, si vede che se ne son dimenticati, ma abbiamo fatto finto di nulla in quanto già sazi.
La carne della fiorentina è buonissima, e lo dice una che non ama molto la carne, tenera e succosa, cotta benissimo (il mio pezzo era rosa all'interno ma senza sangue come avevo chiesto). Anche i cuberol sono teneri, saporiti. Buone anche le verdure e i funghi, non ho assaggiato la mostarda, che non mi piace, mentre la mia amica l'ha apprezzata e ha svuotato i due vasetti.
Dopo tanto ben di Dio, siamo pienissimi ma ci facciamo convincere dalla gentile signora a concederci l'ultimo peccato di gola, cantucci con vin santo. La proprietaria li loda e dice che li ha fatti lei, mentre il vino l'avrebbe scelto un sommelier e ha aperto la bottiglia per noi, credo fosse un derivato del Chianti. E qui c'è l'altra nota dolente. Da soli i biscotti sono passabili, nulla di eccezionale ma mangiabili, così come il vino, sorseggiato, ha un gusto particolare, direi strano, ma non sgradevole. Invece ci siamo accorti tutti e 4 che una volta immersi nel vino, i cantucci sapevano... di pesce! Inspiegabile! La proprietaria, che nel frattempo assaggiava per conto suo, si è accorta anche lei della stranezze ed è subito venuta a chiedere il nostro parere. Sentita la risposta, ha ammesso che anche a lei sembrava di mangiare del tonno, ha incolpato il sommelier per la scelta del vino (non so se questa strana alchimia si debba imputare ai cantucci o alla bevanda) e ha chiesto scusa. Per rimediare non ci metterà i dolci in conto e ci porta un piattino di biscotti al cioccolato, questi sì assai graditi da una golosona come la sottoscritta!
Per finire, un caffè e la bottiglia del famoso liquore al cioccolato e peperoncino, lasciata a disposizione sul tavolo, superlativo per profumo e gusto!
E' quasi mezzanotte, siamo solo noi in sala, ma nessuno ci fa fretta. Decidiamo comunque di andarcene per permettere di chiudere il locale (e perchè il giorno dopo si lavora!) e chiediamo il conto. 140 euro in tutto, 35 euro a testa, così suddivisi:
6 euro i 4 coperti, davvero poco visto il locale
13 euro il vino
1,5 l'acqua, più che giusto
l'antipasto del pellegrino dovrebbe costare 13 euro ma avendolo ridotto e avendo offerto a tutti e 4 un assaggio ha optato per segnare due antipasti dal prezzo di 20 euro in totale
32 euro i 4 tortelloni
60 euro la fiorentina, comprensiva del cuberol
10 euro le verdure, queste forse un po' care
1 euro il caffè.
Sulla ricevuta leggo pure 3,5 euro di sconto e come dicevo non sono stati messi in conto i dolci, visto lo scarso gradimento (spero che per la degustazione di stasera cambi qualcosa), insomma ci ha trattati bene.
Per tutta la cena il servizio è stato rapido e cortese, la signora è molto gentile e amichevole, le si può perdonare i peccatucci della cena. Per questo motivo assegno 4 cappelli, il tutto sarebbe da 5 tranne che per la cornucopia e i dolci.

Consigliatissimo!!