mi ero ripromesso di non fare la recensione di questo locale, perchè conosco il proprietario e so che interpreta la cucina esattamente nel senso in cui la interpreto io:
materie prime di qualità associate a preparazioni un po' fuori dal comune. Per cui la mia valutazione è necessariamente alta.
Ma tutto sommato l'esperienza di venerdì sera è la testimonianza più diretta e più vera del perchè sia maledettamente complicato proporre una cucina creativa senza scadere nell'ovvio, senza presentare riproposizioni forzate di melodie composte da altri e slegata dalle ricette della tradizione pur mantenendo nel prodotto del territorio di stagione una via per la qualità ad un prezzo accettabile.
Siamo a cena in 4, ci portano il menù che propone 3 menù degustazione:
- carne 35€
- pesce 40€
- emilia 25€
tutti ovviamente bevande escluse.
io scelgo degli abbinamenti un po' curiosi, quasi incoerenti tra loro:
- tartare di cavallo alle 3 maionesi aromatizzate
- gamberoni saltati e gazpacho andaluso
la tartare alla fine la prende anche un mio amico, mentre una delle 2 donzelle salta l'antipasto, l'altra prende un po' di affettati misti.
primo commento: le presentazioni dei piatti sono assolutamente perfette, elaborate ben disegnate ma non barocche, non alla ricerca ostinata del colore e dell'effetto a sorpresa.
le materie prime freschissime ed ottime
la preparazione perfetta nelle consistenze, anche se la maionese al lime (una delle 3 presenti nella tartare) è un po' troppo liquida e salata per i miei gusti.
il piatto di salumi sembra un girasole, davvero bello ed abbondante e infatti per finirlo la mia amica va un po' in crisi.
io salto il primo, mentre i miei amici prendono tutti e 3 dei cannelloni.
Questo è il segnale che testimonia come tra tanti piatti complessi ed inusuali, con materie prime non scontate la prima scelta sia un piatto della tradizione (credo che la motivazione principale stia nel non voler rischiare)
io prendo come secondo delle costolette di agnello avvolte in semi di sesamo (il taglio sebrava simile al carrè) con un misto di verdure saltate, ma credo rifinite in forno, tra cui spiccano delle melanzane davvero ottime.
con gli antipasti prendiamo un rosè locale e con i primi ed il secondo un rosso greco di cui non ricordo il nome, davvwero con un profumo ed un'aroma molto accattivanti (in un vino molto giovane e non eccessivamente strutturato).
a chiudere 3 dolci
- tarte tatin ottima
- tre cioccolate superba
- un altro dolce che non ricordo

2 whisky torbati, un paio di caffè.

prezzo pagato 170€ (42.5€ a testa)

commento finale:
cena davvero ottima
tutte le preparazioni rigorosamente espresse (per cui è naturale attendere tra una portata e l'altra)
vini di eccellenza, la cantina che in un'altra occasione avevo avuto modo di addocchiare è davvero ottima.
Credo che se si può fare un appunto è mancato un po' di entusiasmo nella spiegazione dei piatti:
per chi non è avezzo a preparazioni particolari, penso che la prima spinta verso una scelta dipenda molto da chi ti racconta il piatto, da chi con poche parole riesce a fartelo immaginare nel colore, nel profumo e nel sapore
la presenza di un nutrito elenco di piatti della tradizione testimonia della difficoltà che c'è nel proporre piatti alternativi, ed è chiaro che tutto sommato non credo valga la pena venire fino a qui per mangiare dei tortellini....
Questo per me rimane uno dei locali che in assoluto prerferisco nel panorama modenese, per filosofia qualità e prezzo.
4 cappelli assolutamente strameritati

Consigliatissimo!!