Effettivamente se avessimo letto le recensioni di GM probabilmente ne saremmo stati lontani, ma in fondo siamo dei tradizionalisti, e tutto sommato anche le segnalazioni di amici e conoscenti hanno ancora un loro perchè...
Chi avrà voglia di andare a vedre cosa NON ci piace, capirà il perchè questo locale non aveva assolutamente possibilità di entrare nei nostri preferiti.
Sala di medie dimensioni, un po' rumorosa se è piena, con luci al neon un po' piatte... ma la cosa che salta agli occhi sono le paste fatte in casa, adagiate su un tavolino in disparte, ma che l'occhio allenato ha saputo scovare immediatamente.
Speranzosi ci buttiamo su dei particolarissimi tortelloni di cioccolato con verdure, cestino di parmigiano con tagliolini zucchini e bresola, ed il famoso risotto all'aceto balsamico. Essendo usciti più per la stanchezza di cucinare, ed essendo in vena di semplicità, prendiamo una caraffa di vino bianco frizzante. già consci non non avere una strafame, per secondo ordiniamo tigelle per una persona.
Primi: quasi indistinguibili gli uni dagli altri, con un unico grnde tema dominante... la panna!
Il tanto declamato risotto, era quasi un brodo di panna e parmigiano, cun un riso bollito affogato dentro, ed una passata di aceto balsamico (probabilmente NON tradizionale, ma è dura dirlo). Poteva essere buona l'idea dei pinoli che si intravedevano in mezzo, se solo si fossero sentiti.
I tortelloni non si distinguevano veramente da tutto il resto.
Peccato per i tagliolini, che per ingredienti, qualità della pasta,ed abbinamento promettevano molto. Il cestino di parmigiano era piuttosto pesante e poco gradevole.
Le tigelle assomigliavano piuttosto a due ostie convesse appoggiate l'una sull'altra, tanto erano sottili e vuote. A molti piacciono così, ma purtroppo noi subiamo un'influenza culturale maggiormente montanara, quindi... anche qui pollice verso!
Salumi molto buoni, in particolare il prosciutto (quasi sicuramente un Modena dop).
Rimaniamo a chiacchierare a lungo, facendoci accompagnare prima da due nocini, e poi da due grappe.
Conto finale 50 € in due, un po' caro, in relazione alla quantità, .
Un cappello perchè comunque le paste erano fatte in casa (fatto che in sè sarebbe un aggravante: come si fa a rovinarle così?), il prosciutto buono, e comunque nessuno ci ha fatto cenno di andarcene, nonostante quando ci siamo alzati tutti gli altri tavoli fossero ormai vuoti e rassettati.
Poteva andare meglio..